Lasciamo da parte il masochismo azzurro e non alimentiamo i litigi tra Lavezziani e Cavaniani. Ma porca miseria, si gioca ancora una volta alle 20.45 e a qualcosa di serio si deve pure pensare! Nell’attesa di Atalanta Napoli, riporto la sintesi di una discussione infinita di una pausa pranzo settimanale e svelo la traccia del tema di maturità qui proposto. “I due attaccanti del Napoli, Cavani e Lavezzi, sono contesi dai grandi club di tutto il mondo. Data per scontata la loro incedibilità, individui il tifoso il valore di mercato di entrambi, motivando la propria opinione con riferimenti scientifici”. Il discorso è più semplice di quanto la traccia faccia capire (come al solito). Chi vale di più? Sì, d’accordo, De Laurentiis non li deve vendere ecc. ecc., evitiamo commenti inutili. Ma se proprio fossimo costretti a cedere il più “costoso” dei due, chi daremmo via? Ho letto di offerte milionarie, proprio del Manchester, per Cavani (chissà se sono vere). La dottrina è spaccata esattamente a metà. Riassumo con le virgolette. “Il pallone è di chi butta la palla dentro. Cavani vale almeno il doppio del Pocho”. “Il Matador, senza gli assist di Lavezzi, farebbe tre gol all’anno. Vale molto di più l’argentino”. Non voglio scomodare il direttore Gallo e nemmeno svegliare l’opinionista in sonno Maurelli ma il tema è suggestivo. Chi scrive, col passare degli anni, ha cambiato radicalmente idea. Prima preferivo il palleggiatore di classe e il funambolo del dribbling. Quel diavolo di Pippo Inzaghi, che a volte ti dà l’impressione di non saper stoppare la palla, mi ha fatto cambiare idea. Centinaia di gol, grappoli di reti. Entra negli ultimi dieci minuti e realizza una doppietta. Se lo scopo del calcio è segnare almeno un gol più dell’avversario, Cavani vale almeno dieci milioni più di Lavezzi. E per il momento non parliamo di Hamsik. Spero segua il dibattito.
Giuseppe Pedersoli