Oggi i ragazzi, ma anche i bambini, sono dei piccoli geni. Quando li vedi smanettare sui loro diabolici congegni infernali, ti viene il dubbio che siano dei piccoli ossessi. Ai nostri tempi, i più “tecnologici” al massimo giocavano a flipper. Poi c’erano i “retrogradi”, che si divertivano a calciobalilla. Io, modestamente, già allora non ci sfessecheavo molto con la tecnologia avanzata, e preferivo appunto il calciobalilla, altrimenti detto bigliardino. Ero un vero campione. I miei amici, per accettare le mie sfide, pretendevano un piccolo vantaggio: per vincere dovevano segnare solo tre gol, io ne dovevo segnare sei. Oggi si chiamerebbe handicap, allora si diceva “tre palle annanze”. E’ quello che ha fatto il Napoli con la Juve. Evidentemente la dirigenza bianconera, dopo aver avanzato richiesta dello scudetto del 2006 e il risarcimento per 443 milioni di danni post calciopoli (Mogg-Carneade, chi era costui?), avrà “pettramente” ottenuto le “tre palle annanze”, memore delle ultime batoste subite col Napoli. Restiamo in attesa dell’istanza per l’annullamento del gol di Calori nel diluvio di Perugia, e la conferma del fuorigioco di Turone nel campionato 80/81: nun se po’ mai sapè!
Martedì sera Tagliavento non poteva non concedere quel rigore. Ma, dopo aver indicato il centrocampo, quindi convalidato la rete, qualcuno gli avrà ricordato via etere il nuovo regolamento pro-juve: rigore da ripetere, perché due giocatori erano entrati in area. Non sto qui a dire che con questo criterio andrebbero ripetuti il 99 % dei rigori, ma anche sulla seconda battuta un bianconero è entrato in area. Di poco, ma è entrato. Se mi becco una contravvenzione perché imbocco una strada a senso vietato, non è che il vigile mi viene incontro se invece di 2 km, percorro solo 200 metri. L’infrazione è la stessa. E anche la multa. Ma l’inflessibile Tagliavento, che si era guadagnato fama appunto di inflessibilità, “espulgendo” tempo fa due giocatori dell’Inter contro la Samp a S.Siro, non se l’è sentito di buttare fuori Bonucci per un fallo su Inleral limite dell’area, tanto plateale quanto provvidenziale. Anzi, non ha neanche fischiato il fallo, altrimenti il secondo cartellino sarebbe scattato automaticamente. Geniale! Come è stato geniale nel non fischiare altri falli su bianconeri già ammoniti. Ha centellinato le ammonizioni sugli juventini “vergini”. Galliani dovrà tirare fuori tutta la sua classe per strappare questo scudetto risarcitorio alla Juve. I tifosi bianconeri ieri sera hanno saltato il cineforum e si sono rituffati nel calcio infrasettimanale: un’emozione che avevano dimenticato. Ma qualcun altro al S.Paolo è stato colpito da amnesie. C’era bisogno di una ripassata al paragrafo “ Come ci si difende a venti minuti dalla fine con due reti di vantaggio”. Oppure, in occasione del pareggio di Pepe, andava riletta la pagina: “Quando si ricorre al fallo tattico per frenare una pericolosa azione avversaria”. Non so se ci si doveva difendere a tre, a quattro o a diciotto, so solo che se vuoi tenere il risultato, al posto di un attaccante fai entrare un difensore, o al massimo un centrocampista. Mazzarri al posto dell’incredibile Pandev, non ha fatto entrare né l’uno né l’altro. Anzi, non ha fatto entrare neanche un calciatore. Perché l’attuale Santana (e forse non solo quello attuale) non si può neanche definire tale. Vivaddio, rafforza quella ca… di fascia destra, magari arretrando Maggio, e cerca di frenare quella specie di invasato sudamericano dal nome impronunciabile che imperversava in quella zona del campo, perché se è vero che in campo ci vanno i calciatori, come diceva Lapalisse, ex tecnico della nazionale francese, chi li mette in campo è l’allenatore.
Un caro saluto a tutti da
PASQUALE DI FENZO