Al termine di questa giornata non restano che queste parole: allucinante e vergognosa la campagna orchestrata contro Morgan De Sanctis, reo di aver allargato le braccia al quarto gol del Napoli contro il Lecce. Reazione comprensibilissima per chi conosca minimamente il mondo del calcio e sappia cosa voglia dire sprecare tante occasioni e farsi rimontare. Ma il punto è un altro: se vuoi fare del giornalismo devi attenerti a delle minime regole. Per quel che mi riguarda, la provocazione è fondamentale in questo lavoro, il mondo delle idee va perlustrato in ogni suo meandro. Ma mestare nel torbido dolosamente no, è un altro discorso.
Questo video non andava mostrato in tivvù, se non con una voce fuori campo che spiegava cosa poteva essere accaduto. È stata invece montata una cagnara vergognosa. Il mio augurio è che il nostro portiere non ne resti turbato e non cambi il suo modo di vivere la partita. Purtroppo il sensazionalismo si è impadronito di questo lavoro e pur di poter gridare allo scoop, sia pure solo per trenta secondi, emittenti e quotidiani farebbero di tutto. Mi dispiace che Sky si sia prestata a un simile siparietto, sconcertante per chi conosca le minime regole di questo lavoro. Stavolta sì che ci sarebbe da montare un casino, caro presidente De Laurentiis. E magari anche una parolina del veltroniano ct della Nazionale Cesare Prandelli non ci starebbe male.
Massimiliano Gallo
Una vergogna il processo a De Sanctis. Stavolta sì che De Laurentiis dovrebbe alzare la voce
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