Questo Napoli non molla mai e non mollerà a Londra

Con rabbia, con grinta, con cuore il Napoli rovescia il gol preso a freddo e ne fa tre. Ne avrebbe potuto fare altri due, uno sfuggito a Lavezzi, un altro salvato sulla linea da Cole. Battuto il Chelsea (3-1) al San Paolo nel match di andata degli ottavi di Champions. La qualificazione resta in piedi. […]

Con rabbia, con grinta, con cuore il Napoli rovescia il gol preso a freddo e ne fa tre. Ne avrebbe potuto fare altri due, uno sfuggito a Lavezzi, un altro salvato sulla linea da Cole. Battuto il Chelsea (3-1) al San Paolo nel match di andata degli ottavi di Champions. La qualificazione resta in piedi. Quanto peserà la rete di Mata lo vedremo allo Stamford Bridge. Il Chelsea dovrà pur venire avanti e un Napoli in salute potrebbe gelarlo ancora, in contropiede. Nel “ritorno” agli azzurri basterà comunque anche un pareggio.

Comincia bene la partita del Napoli, subito ardimentoso, subito in avanti, ma Cech sventa la palla-gol di Cavani (9’) e poi quella di Maggio (19’). Il Chelsea prende a giocare con lanci lunghi che allarmano la difesa azzurra. Zuniga deve ripiegare perché sul suo lato avanza Invanovic e si muove Sturridge. Anche sull’altra fascia, Maggio deve fare un doppio lavoro, di contenimento su Ashley Cole che viene avanti e su Malouda che gravita a sinistra. E c’è anche Mata sullo stesso lato. Gli esterni della difesa azzurra hanno bisogno di aiuto. Il Napoli sembra perdere il senso del gioco. Hamsik non trova la posizione e a centrocampo si soffre. Il Napoli si fa schiacciare e prende anche un gol malandrino. Sul cross di Sturridge, il rimbalzo falso del pallone tradisce Cannavaro e Mata, a tu per tu con De Sanctis, mette dentro (26’).

Non ci poteva essere mazzata peggiore e anche ingiusta dopo le due occasioni sfuggite. Il Chelsea cresceva come squadra. Il Napoli si batteva con i denti, ma era in chiarissima difficoltà. L’offensiva del Chelsea era rapida, gli azzurri non riuscivano a tenere palla e avevano l’avversario sempre addosso. Non c’era filtro a centrocampo. Più lesti Meireles e Ramires a mettere in azione gli attaccanti. Mata se ne andava dovunque ed era difficile braccarlo. Drogba faceva pressione su Cannavaro. I difensori del Chelsea sapevano come cercare i compagni. Quelli del Napoli, in grande ambascia, liberavano alla meglio. Così il Napoli non riusciva mai a costruire gioco. Mancava Hamsik, mentre Inler e Gargano dovevano tamponare l’offensiva inglese.

Quando tutto sembrava compromesso, Cavani da sinistra invitava Lavezzi al tiro. Il Pocho in posizione centrale s’avventava per il suo primo gol in Champions (38’). Il Sul pareggio il Napoli prendeva coraggio. Su un paio di corner, Luiz e Ramires sfioravano il bersaglio (36’ e 40’). Ma il pareggio acquietava l’ansia azzurra. Nel secondo minuto di recupero, il raddoppio era una benedizione. Magico lancio lungo di Inler, superato Invanovic dalla traiettorie, e Cavani di petto faceva schizzare la palla in rete (45+2’).

Il Napoli riacciuffava risultato e speranze. Nella ripresa ancora il Chelsea giocava meglio, ma gli azzurri avevano tanta grinta e voglia. De Sanctis doveva parare tiri innocui. La difesa inglese confermava i suoi disagi. Giocando troppo alta, lasciava spazio. Lavezzi era tutto solo a sinistra, nell’area inglese, sull’assist di Cavani ma incrociava largo il tiro (55’). Il Pocho si rifaceva dieci minuti dopo. Ecco Cavani che ha la meglio in un contrasto in area con Luiz, esce Cech a porre riparo e gli va male, perché il Matador allunga la palla a Lavezzi sul lato sinistro, tutto solo. A porta vuota è gol (65’). Tre a uno è un bel vantaggio. Ma ora non bisogna prendere altri gol.

Villas-Boas cerca di vivacizzare il centrocampo con Essien per Meireles e Lampard per Malouda (70’). Frustalupi (Mazzarri squalificato) inserisce Dzemaili per Lavezzi (74’) puntando ad avere più intensità a centrocampo. Il finale è tutta una sofferenza per gli azzurri. Ma è ancora e solo il Napoli a sfiorare il gol (sarebbe stato un 4-1 difficilmente rimediabile dal Chelsea al “ritorno”). Penetrazione di Hamsik a sinistra nei sedici metri del Chelsea, mucchio nell’area piccola, tocco di Marekiaro dalla linea di fondo, si avventa Maggio per il gol sicuro, ma sulla linea Ashley Cole respinge l’insidia (81’). Entra Pandev per Hamsik (82’). Il Napoli resiste sull’ultima offensiva del Chelsea, un vero e proprio assedio.

Cavani, Gargano, Inler, Zuniga, Lavezzi si sono distinti nella serata molto difficile. Maggio ha fatto un gran lavoro, difendendo e attaccando. La difesa si è ripresa nel secondo tempo. Si andrà allo Stamford Bridge con una certezza: questo Napoli non molla mai e non mollerà a Londra.

Mimmo Carratelli

NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Inler, Gargano, Zuniga; Lavezzi (74’ Dzemaili), Hamsik (82’ Pandev); Cavani.

CHELSEA (4-3-3): Cech; Ivanovic, Cahill, Luiz, Bosingwa (12’ Cole); Ramires, Meireles (70’ Essien), Malouda (70’ Lampard); Sturridge, Drogba, Mata.

ARBITRO: Carballo (Spagna)

RETI: 26’ Mata, 38’ Lavezzi, 45+2’ Cavani, 65’ Lavezzi.

CHAMPIONS LEAGUE. Ottavi (andata).

3-1 Napoli-Chelsea (ritorno 14 marzo)

1-1 Cska Mosca-Real Madrid (14 marzo)

Mercoledì 22: Marsiglia-Inter (13 marzo)

Mercoledì 22: Basilea-Bayern (13 marzo)

1-0 Lione-Apoel (7 marzo)

4-0 Milan-Arsenal (6 marzo)

1-3 Bayer Leverkusen-Barcellona (7 marzo)

3-2 Zenit-Benfica (6 marzo)

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