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Non tutto mi è piaciuto, ma questo Napoli ha fiammate che fanno male

Picchi, certezze ed incognite volteggiano nella mia mente dopo il netto 3-0 a Palermo di ieri sera. Il tutto che si mescola a un sogno. Il rotondo risultato di certo pone, sopra ogni cosa, quelli che sono gli aspetti positivi che giá si erano potuti ammirare nelle amichevoli estive che però storicamente lasciano sempre il tempo che trovano. Tra i migliori inserirei di diritto i 3 goleador, nello stesso ordine di realizzazione: Hamsik, lucido, attento, a tratti sublime e finalmente nel vivo del gioco offensivo con continuità. Una prestazione arricchita poi da ricami di alta sartoria, tipo il gol o soprattutto l’assist mancino per il nostro laterale destro in occasione del secondo gol che ho applaudito per almeno un quarto d’ora; Maggio che già corre il triplo dei suoi dirimpettai e compagni, che se avesse un piede leggermente più calibrato sarebbe uno dei migliori sul globo in quel ruolo e Cavani che già migliora la media dello scorso anno in cui, all’esordio, si divorò un paio di occasioni, mentre stavolta, oltre a travestirsi solo per un attimo nel Condor Agostini tirando nella traversa da mezzo metro, sigilla il risultato tornando a mettere i panni del Matador implacabile. Ormai i suoi gol non fanno più notizia, un po’ come i suoi recuperi nella nostra area di rigore.

Subito dietro, tra le conferme positive, inserirei lo svizzero con la puzzola gialla sul cranio. Valon ha infatti dimostrato di entrare subito nei meccanismi e nello spirito di questa squadra. Un cagnaccio instancabile che, oltre a mangiare le caviglie degli avversari,  cerca volentieri di dare il suo apporto in fase di possesso palla. A me piace perché di lui non si dirà “dobbiamo aspettarlo”, lui giá c’è ora.

Conferme in negativo invece arrivano dal pacchetto arretrato. Non mi riferisco ai movimenti o a cappellate che hanno un po’ contraddistinto la seconda meta del campionato scorso, ma di una specifica situazione, nostro tallone d’Achille atavico. Ad ogni calcio d’angolo o tiro da fermo degli avversari, non sono mai tranquillo e anche ieri, nonostante le polveri bagnate degli avanti siciliani e nonostante non si siano subiti pericoli rilevanti e gol, si è rischiato di compromettere un risultato che sul campo non aveva avuto storia. Da rivedere sicuramente la solidità in queste situazioni.

Sulle incognite poi, ho idee confuse. Non mi raccapezzo. Ad ogni partita mi chiedo se Inler sia un bidone o meno. A volte è bello, elegante e dà l’impressione di salire in cattedra, poi, alla fine della partita, mi rendo conto che sono più gli errori che le cose positive. È l’inizio, gli alibi ci sono tutti, ma lo svizzero ancora non ho capito se sia lì lì per esplodere o è effettivamente quello visto sinora. Non brillantissimo nella interdizione ed assai impreciso nella rifinitura. Di certo, tutti i soldi spesi per acquistarlo non si sono ancora visti sul campo. Il nuovo modulo dovrebbe aiutarlo. Sta di fatto che ieri, né il modulo, né lui sono cambiati.

Altra incognita o speranza è Britos. I suoi centimetri nemmeno ieri si sono notati specie, come detto, sui calci piazzati. Ed ancora c’è da migliorare la posizione quando c’è da affrontare brevilinei. Mazzarri punta tantissimo sul fenicottero uruguaiano che ha anche potuto svolgere l’intera preparazione estiva e io mi auguro che tolga definitivamente il posto all’onesto e più affidabile, per ora, Aronica. Totò ha invece svolto il suo lavoro con diligenza e sagacia in un ruolo che sempre più raramente gli si affida. E proprio su quella corsia ho le mie più grandi perplessità. Sento parlare in questi giorni che la società sia intenzionata a prendere un esterno destro che faccia da vice Maggio. Sinceramente, sussulto. Il sostituto di Christian giá lo abbiamo. Ciò che manca, ed ai miei occhi è palese, è invece un laterale di sinistra titolare. Non voglio nemmeno immaginare che una squadra che lotti per il vertice debba ancora fare affidamento su di un calciatore adattato (Zuniga) o un altro che è, sì volenteroso e grintoso, ma è anche discontinuo e troppo falloso (Dossena). Sogno per questo Armero.

Altre perplessità le ho, a dirla tutta, anche sulla panchina e sullo stesso portiere, ma oggi mi sentirei un ingeneroso ad esprimerle.

Infine, la scommessa più che un’incognita. Lorenzo a me piace ed è piaciuto ieri prima di tutto per la personalità, più delle indubbie capacità tecniche. Mi piace per l’approccio con cui sta affrontando questa difficile avventura, e non solo nella partita di ieri. Non ha inciso nelle azioni più pericolose, ma ho apprezzato la semplicità, il suo modo di calarsi in questo ruolo e in questo gruppo e la freddezza di non cercare ad ogni costo il numero da circo che tutti vorremmo vedergli fare da subito. Diciamo che per ora, al fumo di Edu, preferiamo l’arrosto di Lorenzo. Anche se, sempre per ora, l’assist di Vargas per il terzo gol di Cavani è stato una delle prelibatezze della giornata. Insigne ha tutto e deve prendersi il suo tempo, così come sta facendo. Edu è invece per me indecifrabile. Non ho capito bene cosa abbia, vorrebbe spaccare il mondo senza riuscirvi e non vorrei che il suo tempo sia giá scaduto.

Detto questo, oltre il risultato ed i tre punti ottenuti, ciò che mi ha confortato, così come era accaduto nell’occasione del ratto di Pechino, è lo spirito e l’atteggiamento della squadra. Sorniona, a volte lenta ed attendista, ma capace di fiammate improvvise, spesso spettacolari, che senza ansia e con cinismo gli hanno permesso di offrire una prestazione convincente e soprattutto di ottenere la vittoria. Mi conforta anche che l’uomo più in forma del momento, super Goran, fosse assente e che non avremo in futuro l’assillo succhia energie della Champions. Mi conforta infine che in giro, a parte una o due squadre, non vedo corazzate a noi superiori e che, già così, siamo altamente competitivi. L’esordio è stato molto positivo. La squadra mi è piaciuta e per le cose sulle quali migliorare c’è tempo. La strada è sicuramente quella giusta. Continuiamo a percorrerla possibilmente senza voltarci indietro e tappandoci le orecchie.

Perchè, in fondo, se continuassimo così, se spendessimo un po’ dei denari pervenuti dalla Gallia per puntellare definitivamente il gruppo, se non dovessero esserci altre farse stile Mazzoleni e se qualche se ed incognita si trasformasse in certezza, allora sì, sì che ci sarebbe consentito sognare. Esattamente come ieri al Barbera.

Buon campionato a tutti.

Forza Napoli Sempre

La 10 non si tocca

NO agli sceicchi.

Gianluigi Trapani

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