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Un grande Insigne nella Nazionale che non brilla

Niente bell’Italia neanche contro Malta a Modena (2-0), secondo match del girone di qualificazione mondiale (azzurri in testa con la Bulgaria a quota 4). Altro che goleada contro la squadra-materasso del gruppo. Decidono un gol di Destro (in fuorigioco di mezzo metro) dopo cinque minuti, raddoppio di Peluso al secondo dei tre minuti di recupero. Tutto il resto è stato noia. Salvo il debutto nel secondo tempo di Insigne (per Diamanti).Il ragazzo napoletano ha acceso la partita, incitato a gran voce dal pubblico modenese. Ha dato profondità, è stato sempre vincente nell’uno contro uno (unico azzurro a saltare l’avversario), è stato al centro di tredici azioni (76’ assist-gol per Pazzini che concludeva a lato), ha fatto impazzire sia Borg che Agius, ha fatto ammonire Schembri che lo tratteneva vistosamente in una fuga sull’out sinistro. Canta Napoli a Modena.

Insigne è stato la migliore novità nell’afosa serata modenese in cui l’Italia ha denunciato gambe pesanti, come a Sofia contro la Bulgaria. Schembri, marcandolo a uomo, ha cancellato Pirlo che si è visto solo nelle battute dei corner. Il gioco passava per Marchisio e Nocerina con lanci imprecisi. Venivano avanti gli esterni della difesa a quattro (Cassani e Peluso), ma erano prevedibili. Osvaldo è stato bloccato dai due centrali maltesi.

Malta ha giocato per evitare la goleada. Squadra tutta dietro la linea del pallone, il solo piccolo Mitsud in avanti, lasciato alla mercè di Bonucci e Barzagli. Buffon ha dovuto compiere una sola parata su un tiro dalla distanza di Briffa (32’). Il portiere maltese si è distinto in alcune coraggiose uscite a pugni su Osvaldo (54’) e su destro (57’). Ordinata nella fase difensiva, Malta (allenata dal veneziano Ghedin) è mancata in attacco per l’imprecisione dei giocatori che dovevano rifinire l’azione. Ha dato spazio a Bonucci, Marchisio e Nocerino nell’impostare il gioco dell’Italia, ma poi chiudeva in massa al limite della propria area. Giocando sotto ritmo, l’Italia ha favorito la tattica difensiva dei maltesi, mai travolti.

Prandelli dice che di questi tempi le condizioni dei giocatori azzurri sono ancora insoddisfacenti. Ma c’era pur Malta di fronte, non un grande avversario. Senza velocità e profondità (fino all’ingresso di Insigne), è mancato il gioco. Abbandonato il 3-5-2 di Sofia, Prandelli ha disposto la squadra col 4-3-1-2. Diamanti trequartista doveva essere il fulcro del gioco. Il bolognese ha fallito la prova per troppa foga. Muovendosi su tutto il fronte dell’attacco è piaciuto Destro, non grandi cose, a parte il gol, ma almeno movimento e voglia di lottare.

Con l’ingresso di Insigne nella ripresa, l’Italia è passata a tre punte (Destro, Osvaldo, Insigne). Ma, a parte la vivacità del giocatore napoletano, la squadra azzurra non ritrovava il filo del gioco. Insigne martellava continuamente il lato destro della difesa maltese, mettendolo in crisi, ma i suoi cross si perdevano per l’inefficace presenza dei compagni nell’area di Hogg. Nei sedici metri, comunque, i maltesi facevano una doppia barriera.

Sono venuti i primi tre punti, dopo il pari in Bulgaria. Sicuramente, l’incerta condizione fisica degli azzurri ha appannato, a Sofia e a Modena, la prestazione della squadra, mai brillante, piuttosto monotona a Modena con una manovra macchinosa e al piccolo trotto. A Malta è riuscito di contenere il punteggio prendendo un gol in fuorigioco e il secondo nel recupero. Per tutta la partita la squadra maltese è stata ben viva, vittoriosa nei contrasti, prima sulla palla in ogni zona del campo tranne che sul fronte offensivo.

Il gol di Destro dopo cinque minuti (diagonale da destra sul lancio di Marchisio) non ha prodotto la “partita facile” che l’immediato vantaggio sull’avversario modesto faceva pensare. L’Italia andava al passo, senza brio, senza genio. Lente e prevedibile le discese di Cassani e Peluso. Condizionato Pirlo da un’altra serata non felice sotto la marcatura di Schembri. Diamanti non trovava la posizione e le punte azzurre restavano senza utili palloni da giocare. Il portiere Hogg era impegnato solo da una conclusione di Diamanti (12’). Battevano a lato malamente dalla distanza Bonucci (36’) e Pirlo (38’). Malta aveva buon gioco a frenare le iniziative azzurre mai veloci.

Insigne, nella ripresa, assicurava una maggiore vivacità. Il ragazzo rientrava, si proponeva, saltava l’uomo, ma non c’era mai un compagno che ne sfruttasse gli inviti. Malta reggeva bene anche alle tre punte. L’Italia acquistava pericolosità con l’ingresso di Pazzini (69’ per il deludente Osvaldo). Il neo milanista si faceva valere nel gioco alto andando vicino al gol due volte, la prima volta sull’invitante cross di Insigne (76’), la seconda sul corner battuto da Pirlo (86’). Negli ultimi dieci minuti entrava Giovinco (81’ per Destro), ma lo juventino incideva poco, frenato nelle iniziative dalla marcatura degli avversari. Per arrotondare il punteggio, la squadra azzurra doveva aspettare i tre minuti di recupero. Svettava la testa di Peluso sul corner di Pirlo (92’) e finiva così. Si riprende ad ottobre contro Armenia e Danimarca.

Mimmo Carratelli
ITALIA (4-3-1-2): Buffon; Cassani, Barzagli, Bonucci, Peluso; Nocerino, Pirlo, Marchisio; Diamanti (46’Insigne); Destro (81’ Giovinco), Osvaldo (69’ Pazzini).

MALTA (4-4-1-1): Hogg; Borg, Dimech, Agius, Muscat (85’ Camilleri); Herrera, Sciberras, Briffa, Bogdanovic (69’ Cohen); Schembri; Mifsud.

ARBITRO: Manukka (Finalndia).

RETI: 5’ Destro, 92’ Peluso.

QUALIFICAZIONI MONDIALI.

Italia-Malta 2-0

Bulgaria-Armenia 1-0

CLASSIFICA: Italia 4 punti (4-2), Bulgaria 4 (3-2), Armenia 3 (1-1), Danimarca 1 (0-0), Repubblica ceca 1 (0-0), Malta 0 (0-3).

PROSSIMO TURNO. 12 ottobre: Armenia-Italia, Repubblica ceca-Malta, Bulgaria-Danimarca. 16 ottobre: Italia-Danimarca, Repubblica ceca-Bulgaria.

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