Genitori senza l’affidamento dei figli o genitori non sposati restano fuori dalla Tribuna Family dello stadio San Paolo. Per acquistare i biglietti a prezzo scontato c’è bisogno dello stato di famiglia che loro non hanno. Il Napoli ha istituito il settore dello stadio per agevolare le famiglie ed avvicinare i ragazzini al calcio, ma ha dimenticato la varietà dei nuclei familiari moderni. «Rimedieremo», spiega Alessandro Formisano, direttore commerciale e marketing della società azzurra.
Per un genitore che non ha l’affidamento del figlio/a o per un genitore non sposato che vuole portare il figlio/a a vedere una partita del Napoli, la disponibilità dei posti a sedere nella Tribuna Family del San Paolo è — per il momento — affidata alla discrezionalità dei rivenditori dei biglietti. C’è un vuoto nel regolamento della Ssc Napoli che istituisce questo settore riservato alle famiglie. Un vuoto che crea non poche difficoltà e imbarazzi tra chi compra ma anche tra chi vende i biglietti della neonata Tribuna Family. I tagliandi sono disponibili per le famiglie tradizionali che possono acquistare i biglietti a prezzi ridotti se esibiscono il certificato con lo stato di famiglia. E chi è separato senza l’affido del minore? E chi non è sposato? Lo stato di famiglia così come previsto dal regolamento della Tribuna Family non ce l’ha. Niente stadio, allora? In attesa di colmare questa lacuna (la Tribuna Family debutta domenica per la gara contro il Pescara) l’accesso al settore dello stadio riservato alle famiglie è disciplinato dal buon senso e dalla flessibilità, criteri che la società sportiva stessa ha suggerito ai rivenditori.
Il caso è stato raccontato da decine di papà ai telefoni di Radio Kiss Kiss Napoli. E merita un approfondimento. Alessandro Formisano, direttore commerciale e marketing del Napoli spiega: «Effettivamente ci sono situazioni familiari che non abbiamo preso in considerazione. In attesa di regolamentare fin nei dettagli la disciplina d’ingresso alla Tribuna Family abbiamo già suggerito ai rivenditori di agire secondo buon senso ed una certa elasticità che consenta l’ingresso in quel settore dello stadio. Vogliamo incentivare la frequentazione dello stadio da parte delle famiglie ma anche limitare la possibilità di abusi». È chiaro che criteri di buon senso ed elasticità suggeriti agli operatori di Lottomatica (l’azienda che vende i biglietti del Napoli) non possono sostituire regole precise e chiare. Per questo la società farà bene a regolamentare presto l’ingresso alla Tribuna Family anche a beneficio di chi quello stato di famiglia tradizionale non può esibirlo all’atto dell’acquisto dei tagliandi. In attesa che ciò avvenga, diamo conto dei numeri di questa iniziativa predisposta dal Napoli per le famiglie. Per la gara di domenica con il Pescara (ore 12.30) sono già stati venduti tutti i mille biglietti disponibili di Tribuna Family messi in vendita al prezzo di 10 euro (adulto) e 5 euro (bambino). «Per la gara con il Psv Eindhoven del prossimo 6 dicembre — aggiunge Formisano — i prezzi saranno ancora leggermente più bassi». Naturalmente il costo dei tagliandi varierà con l’importanza della partita. Ma in ogni caso il prezzo di vendita degli ingressi alla Tribuna Family sarà sempre di favore rispetto a quello per gli altri settori dello stadio. E dunque come entrarci? I papà separati e quelli in coppia di fatto — in attesa del regolamento perfezionato dal Napoli — potranno autocertificare la loro condizione o andare a comprare i biglietti portandosi dietro un certificato di nascita del figlio dal quale risulti la paternità. A conti fatti — e considerando che per uno sconto sul biglietto un tifoso autocertificherebbe qualsiasi cosa — ai papà consigliamo di andare ad acquistare il biglietto con l’atto di nascita del figlio in tasca. Il resto lo farà il Napoli.
Carmine Festa (corrieredelmezzogiorno.it)