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Le pagelle di Napoli-Torino. Ilaria vs. Mimmo

PAGELLE NAPOLI-TORINO. Ilaria vs Mimmo. DE SANCTIS 6 – Gran parata sulla deviazione volante di testa di Bianchi. Un’uscita a vuoto su corner. Un malinteso con Dossena. Attento sui tiri dalla distanza. Può fare poco contro Sansone che lo dribbla sul pari. Mannaggia a Sansone e a tutti i filistei. Mi infastidisce essere d’accordo con te al primo voto – 6 CAMPAGNARO 6 – E’ il difensore che si sgancia continuamente. Dalla sua rimessa laterale nasce il gol azzurro. Tampona le incursioni di Sgrigna, raddoppia su Vives, non si lascia mai superare. Mi irrita doverti dare ragione per la seconda volta al secondo voto – 6 CANNAVARO 6 – Con la squadra in difficoltà a centrocampo salta la zona con lunghi lanci (ne sbaglia solo uno), un paio arrivano a destinazione per Cavani e Insigne. Non ha problemi in fase difensiva. Bianchi gira al largo. Però non c’è al centro su Sansone nell’azione del pareggio torinese. Imprevedibile comunque l’errore grossolano di Aronica che taglia fuori tutta la difesa. Nel darti ragione per la terza volta al terzo voto sono ormai incazzata nera. Fai il tirato di manica per mettermi in difficoltà? Eccheccazz… – 6 GAMBERINI 6,5 – E’ il difensore che si stacca di meno e va quasi sempre sulla prima punta avversaria. Raddoppia costantemente contro Cerci che sfugge a Dossena. Un paio di eccellenti salvataggi. Per non darti ragione per la quarta volta al quarto voto cambio. In peggio – 6 MAGGIO 5 – Comincia bene, costringe Vives a giocare basso, impegna il difensore D’Ambrosio. Cala alla distanza come tutta la squadra. Non è più incisivo come una volta. Non vince un dribbling e nei contrasti perde palla. Io amo Maggio. Per questo non gli perdono di essere diventato niente più che un tiepido Novembre – 4 BEHRAMI 5 – Svolge prevalentemente un lavoro di copertura, fa pressing, contrasta, patisce anche lui la stanchezza e alla distanza rende meno, diventa falloso, viene ammonito. Come ha detto la mia amica Rosaria, è già tanto che non ci fa rimpiangere Gargano, che ieri sera mi ha dato il mal di stomaco – 6 DZEMAILI 4,5 – Impreciso. Si impegna nel portare avanti il pallone, ma sbaglia il passaggio. Ammonito (19’). Morbido nei contrasti. Conclude fuori (32’) e batte altissima una punizione (65’). E’ visibilmente stanco. Esce al 77’. Impegnarsi senza risultato equivale a una bocciatura – 4 INLER s.v. – Entra per Dzemaili, ma non entra in partita contro il palleggio dei centrocampisti del Torino. Protegge poco e non si vede mai nell’impostazione del gioco. Non mi sono neanche accorta che è entrato – s.v. DOSSENA 3,5 – Appare decisamente un giocatore che non dà più niente. Cerci non è irresistibile come al solito, ma lui lo patisce dall’inizio alla fine. Imbrocca appena un cross. Pasticcia su una palla in area, non si intende con De Sanctis ed è costretto a liberare precipitosamente in corner. Sostituito all’86’. Ho deciso che Cerci me lo compro al Fantacalcio alla riapertura del mercato, a gennaio. Dossena, invece, quando ce lo vendiamo? – 3 ARONICA 2 – Regala il pari al Torino con uno sciagurato retropassaggio corto che lancia Sansone in gol. Era entrato per sostituire Dossena in difficoltà contro Cerci e per dar man forte alla difesa azzurra a protezione dell’1-0! Non sparate sul pianista. Strappategli direttamente il cuore a morsi – 1 HAMSIK 6,5 – Sarebbe stato da 8 per tre quarti di partita e per avere facilitato il gol di Cavani. Ma sciupa il raddoppio a porta vuota dopo avere dribblato Gillet. Sul mancato 2-0, il Napoli prenderà il pari. E’ però l’unico azzurro in forma. Retrocede per conquistare palla e avviare l’offensiva. Salta gli avversari. Tira in porta (18’ e 52’ fuori, 53’ murato, 91’ conclusione alta). Cala nel finale. La mia professoressa, al liceo, diceva sempre che dare voti alti quando ti differenzi di poco nella mediocrità non aiuta. E c’aveva ragione. Un fenomeno deve sempre comportarsi da fenomeno. Perciò gli do mezzo voto in meno – 6 PANDEV 4,5 – Proprio non c’è. Non ha forza. Non è abile nelle giocate. Si sacrifica molto nel pressing sui centrocampisti del Torino, ma perde energie ed è nullo nella zona d’attacco. Si sposta da destra a sinistra nel secondo tempo ed effettua l’unica buona giocata (51’). Un debole colpo di testa parato (59’). Esce per far posto a Insigne. Che facciamo, ci ripuliamo tutti la testa dalla cenere di cui ci siamo cosparsi l’anno scorso o gli facciamo fare due mesi di panchina perché si ripigli? – 4 INSIGNE 6 – Entra per Pandev (61’). Efficace nel battere i corner (Cannavaro manca di un soffio il colpo di testa conclusivo). Lancia Hamsik per il 2-0 che Marekiaro fallisce (85’). Lancia ancora lo slovacco che conclude fuori bersaglio (91’). Si batte perdendo qualche contrasto, ma estrae dal suo repertorio i colpi di genio (i due assist ad Hamsik) che avrebbero potuto segnare la partita. Secondo me cresce – 6 CAVANI 6 – Rientra dopo due partite e va a segno sulla respinta di Gillet dopo la prodezza dal fondo di Hamsik. Non brillante in attacco, ma gioca a tutto campo con notevoli recuperi difensivi. E’ stanco anche lui e sbaglia in contropiede (68’ e 82’). Un alieno anche quando abita un pianeta pieno di buchi come il Napoli di oggi. Viene dall’infortunio e fisicamente nel primo tempo fa i numeri. Poi magari si stancherà pure, come dici tu, ma per me resta fenomenale – 7 MAZZARRI 6 – La squadra è stanca (e giovedì deve recuperare in Europa League contro il Dnipro). Schiera la formazione migliore. Impiega Insigne al momento giusto. Ma è sciagurata (non per colpa sua) la sostituzione di Dossena con Aronica. Se l’esterno aveva combinato niente, e la sostituzione era necessaria, l’impiego del difensore, col Napoli in difficoltà nella sua metà campo, era urgente. Purtroppo, Aronica ha segnato il match con una colossale topica. Non ha avuto da Dzemaili il rendimento che si aspettava. Forse tardiva la sostituzione con Inler. Gli ha dato poco anche Behrami, visibilmente affaticato. Espulso per proteste (89’) prima di incassare il pareggio. Solo un signore come te poteva definire la stratosferica cazzata fatta da Aronica una “colossale topica”. Ti dirò, non so che voto dare a Mazzarri. Per me è in un limbo. Finalmente mostra un po’ di sangue quando si fa espellere: erano settimane che vegetava esanime in panchina. Però mi fa arrabbiare, e tanto. Lo metterei spalle al muro nello spogliatoio e gli reciterei i passi più pieni di carica di tutti i libri e i film che conosco. Lo schiaffeggerei ripetutamente, gli metterei gli stuzzicadenti a tenergli aperti gli occhi per fargli rivedere tutte le volte che abbiamo vinto nella zona Mazzarri, due anni fa. Gli straccerei la giacca da dosso dopo averlo scosso per bene perché non motiva più la squadra, e perché il solo pensiero di Allegri sulla nostra panchina mi fa accapponare la pelle. Sono stufa di questo teatrino tra lui e il presidente in cui l’unico personaggio protagonista è lui, perché ormai il DeLa neppure gli risponde più. Tanto è una battaglia impari: De Laurentiis se lo fuma a colazione, a Mazzarri. Se proprio se ne deve andare che almeno lo facesse con stile: avanti con forza e tenacia fino a maggio, vinciamo qualcosa o prendiamoci la Champions di nuovo. Poi amici come prima, tu ti vendi meglio e noi ti saremo grati per sempre. Però non rompete più i maroni voi e lo straordinario feeling tra panchina e presidente a fine anno. Per pietà. Non ne posso davvero più – 5 MIMMO CARRATELLI  e ILARIA PUGLIA

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