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Mazzarri rappresenta le nostre colonne d’Ercole. Ma a De Laurentiis interessa scoprire l’America?

L”aspetto più avvilente è che tutto è già stato detto. Tutto è stato già scritto. Per fenomeni ben più rilevanti del nostro caro Napoli, ma anche per la nostra squadra. Ieri, mentre ero in fila per entrare allo stadio, due persone hanno dato vita al dialogo più frequente tra tifosi. Con uno che interpretava il ruolo del deluso e l’altro che gli rispondeva: “ma cosa pretendi? Che ha vinto il Napoli a parte l’era Maradona? Qualche Coppa Italia, non di più”.
E così mi sono mestamente avviato verso il San Paolo che ho trovato insolitamente e sufficientemente pieno. E subito dopo mi sono sorpreso nell’osservare una squadra finalmente disinvolta, almeno dalla cintola in su. Probabilmente sarà stato per l’incapacità dell’Atalanta, eppure ho pensato subito a un qualcosa che somigliasse tanto a un blocco psicologico. Il Napoli, come scritto altre volte, soffre di ansia da prestazione. Probabilmente dovuta al clima, al carattere dell’allenatore, all’esperienza comunque limitata del gruppo. Fatto sta che ogni qual volta siamo di fronte ALLA occasione, ce la lasciamo sfuggire. E quando invece giochiamo una partita senza particolare stress, ci ritroviamo. Altrimenti non sono spiegabili i primi venti minuti del primo tempo né la capacità di portarsi all’attacco anche dopo aver subito due gol balordi come quelli.
Il tema, però, non è di poco conto. E andrebbe affrontato. Certo, qui si ragiona nell’ottica del progressivo miglioramento e non in quella del galleggiamento, sia pure in acque alte. Ma se per caso al presidente De Laurentiis dovesse venire in mente di voler compiere il salto di qualità – ipotesi che trovo quantomeno irrealistica, per non dire fantascientifica – lavorerei tanto sul “blocco psicologico”. La cui origine Mario Sconcerti ha individuato nel nostro allenatore: «Mazzarri – scrive sul Corriere della Sera – ha reso il Napoli competitivo, oltre c’è qualcosa di troppo grande e ancora inesplorato. Quando passammo le colonne d’Ercole, il mondo cambiò, ebbe altri padroni. Questo è forse Mazzarri, un capitano di questi mari”.
Probabilmente è giusto. Ma il punto è un altro: davvero a De Laurentiis interessa scoprire l’America?
Massimiliano Gallo

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