REINA 6 – Un pasticcio iniziale contro Paloschi che gli ruba palla sul rinvio e per poco non segna. Ma l’arbitro comanda una punizione (inspiegabile) a favore del portiere azzurro. Ha preso due gol da distanza ravvicinata. Salvataggio in angolo arrivando sotto la traversa su un tiro rimpallato da un compagno. Siamo passati da uno che non usciva mai a uno che forse esce troppo. Mi piace il suo essere sanguigno e il fatto che è il sosia di Bruce Willis. Buon compleanno! (ma tieni le gambe chiuse!) – 6 MAGGIO 5,5 – Sul secondo gol di Paloschi non c’è, resta distante. Ha poca verve. Va avanti, ma sbaglia puntualmente il cross. Contro il Bologna aveva giocato meglio. Sembrano mancargli di nuovo i fondamentali. Ma il mister è Benitez, non Mazzarri e se lo lascia in campo dopo aver messo da parte Cannavaro un motivo ci sarà e una speranza pure. Però, mister, ricordiamoci che Armero non è morto, ma vive e lotta insieme a noi – 3 ALBIOL 6 – È il più sicuro della difesa azzurra ed esce bene dall’area per impostare il gioco. Imbattibile sui palloni alti. Stavolta, però, i due centrali della difesa non sono stati proprio una sicurezza. Paloschi, più di Théréau, è stato costantemente insidioso. Un bue in mezzo agli asini… – 6 BRITOS 5 – Ha sofferto Paloschi e gli ha consentito il primo gol. Valido nel gioco alto, qualche difficoltà con la palla a terra. Sul primo gol ho visto Benitez impugnare il taccuino e scrivere “Ricordati di buttare Britos FUORI DALLA ROSA”. Poi, quando ha salvato su Hetemaj, ha cancellato la scritta. Ma a un certo punto il taccuino lo abbiamo impugnato tutti noi… – 4 ZUNIGA 5 – Appannato, impreciso, rare volte vincente nelle proiezioni offensive. Una conclusione fuori di poco (69’). Poi due notevoli anticipi difensivi. Sul dribbling non ha mai trovato via libera. Lobotomizzato? – 4,5 BEHRAMI 5 – Smette la maschera del leone ed è irriconoscibile. Una prestazione “morbida”. Non il solito asfissiante pressing sugli avversari. Piuttosto frenato. Esce al 65’. Caro Valon, qua i voti non li diamo accussì, te li devi guadagnare – 4 (Eccheccazz) DZEMAILI 6 – Entra per Behrami e dà più ordine al centrocampo. Prima di Dzemaili non esisteva un centrocampo – 6 INLER 5,5 – Ancora un passo da lumaca, ancora non reattivo quando ha la palla per tirare dalla distanza. Soffre forse anche la giornata grigia di Behrami. Una conclusione fuori, un tiro deviato da Puggioni. Evidentemente ‘O Lion vuole essere solo lui. Con Behrami fuori è migliorato notevolmente – 5,5 INSIGNE 7,5 – È tra gli azzurri più vivaci, in campo dal primo minuto e subito insidioso, un assist per Higuain e l’assist per la prima rete di Hamsik. Rientra, difende, cerca il varco in tandem con Zuniga, ma il colombiano ha il piede “addormentato”. Si batte anche nei recuperi. Serve a Higuain la palla del 4-2. Conclude un paio di volte fuori bersaglio. Ha forza e talento. Mai stata una sostenitrice sfegatata di Lorenzo (tanto da arrivare, una volta, a dimenticare addirittura di dargli il voto, cosa che Zambardino non mi perdonerà mai), ma stavolta mi è piaciuto. Sì, è stato altalenante, sì, ha iniziato a giocare meglio nel secondo tempo, ma non l’ho trovato inutile neanche un secondo. E neppure Sannino, visto che gli ha raddoppiato la pressione addosso. Ma ciò a cui do il voto stasera è l’assist a Higuain: si è spostato da sinistra a destra, si è smarcato, si è fermato ad aspettare Gonzalo e gli ha servito una pennellata degna di un quadro di Mirò. Io l’ho trovato un momento altissimo – 7,5 HAMSIK 7 – Non il migliore Marek che scompare un po’ dopo venti minuti e si riprende a fatica nella ripresa. Ma, accidenti, segna due gol con un istinto naturale a trovarsi nella giusta posizione per concludere. E sono già quattro segnature nelle prime due giornate di campionato. È alla sesta “doppietta” in carriera, un gran merito per un giocatore che non è proprio un attaccante. Soffre la marcatura di Rigoni. Esce al 72’. Grande, grande e grande. Cuore, stomaco, testa e muscoli. E quella rabbia meravigliosa che in partite così aiuta a vincere. Straordinario. Il miglior acquisto del Napoli: ce l’abbiamo solo noi – 8 PANDEV 6 – Non fa granché, ma è sempre una “bella” presenza in campo. Gran tiro sul cross di Zuniga, ma Puggioni gli nega il gol. Lorenzinho gli ha negato il partitone. A me va bene così – 6 CALLEJON 7 – Conferma la gran partita giocata contro il Bologna. È un lottatore. Attacca e difende. Puntuale in zona gol, alla seconda marcatura in due gare. Regge da solo la fascia destra avendo alle spalle l’“ombra” di Maggio. Si accentra per il pressing alto, rubare palla e far ripartire la squadra. Un talento con tanta grinta. Il gol è stato merito dello straordinario assist di Higuain, certo, ma Josè Marìa per me resterà sempre nella storia per una frase che ha detto in un’intervista al CorMez: “La vittoria è nella testa”. Pensiamoci, tanto tanto intensamente. Vamos! – 7,5 HIGUAIN 8 – Una grande “presenza”, un uomo-squadra, un trascinatore. Dà a Callejon la palla del secondo gol azzurro, va a segno nel finale dopo una partita a tutto campo, lottatore tenace, grande tecnica. E non è ancora al meglio della forma. Fa attacco da solo per il senso della posizione, i movimenti, il pressing. Con Hamsik leggermente in ombra, ha fatto anche la parte di Marek retrocedendo a centrocampo, conquistando palloni. Un giocatore straordinario. Classe, potenza, e fa dei movimenti che sono uno spettacolo. Ha superato lo “scoglio” del primo gol in azzurro e sta pure benissimo senza barba. Sto – 8 BENITEZ 7 – Un solo cambio rispetto alla partita d’esordio contro il Bologna: Insigne dal primo minuto anziché Pandev. Si gode un Napoli sontuoso nei primi venti minuti, poi la squadra molla andando in inferiorità a centrocampo, ma si riprende e alla fine vince largamente. Qualche errore difensivo lo impensierisce, forse due “alti” come centrali di difesa non sono il migliore assortimento. Ma vede un Higuain in grande crescita ed ha una solida conferma da Callejon. L’impiego di Insigne dall’inizio è una mossa azzeccata perché il ragazzo regge per lunghi tratti la manovra offensiva. Prova anche Dzemaili e Armero nel finale. Mi piace. Mi piace quando parla ai microfoni e riconosce gli errori, mi piace quando dice “abbiamo dominato”, mi piacciono le sue schiocche, il suo incedere lento, il suo prendere appunti, il suo sorridere. Mi piace tutto di lui. L’unico neo? Non aver tirato fuori Maggio quando è stato evidente a tutti che proprio non ce n’era. Ma Benitez mi dà fiducia. Se ha tolto il posto fisso a Cannavaro vuol dire che per lui i giocatori utili non sono solo undici, e con la Champions alle porte mi dà sicurezza. Se Christian è ancora in campo vuol dire che lui intravede un nuovo futuro per il nostro numero 11. Insomma, Rafael, io ti seguo, mi affido. Chiedi a DeLa un difensore uno che sia fortissimo e vinciamo. Vamos! – 8 MIMMO CARRATELLI e ILARIA PUGLIA
Behrami irriconoscibile, che partita di Higuain
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