Caro Ciuccio, caro Napolista, sono parzialmente, ma solo parzialmente fuori tema se vi dico quel che ho nel cuore da qualche giorno. Che siamo sempre esagerati. Mi spiego: c’è chi trova che si debba giudicare Benitez come si fa per l’atletica: il tuo avversario ha saltato 6,20. Se tu non salti 6,21 non hai fatto meglio. E questo è l’aspetto arido di quelle discipline, che non a caso, pur bellissime e nobilissime, non attirano le grandi masse (ho scritto di atletica per 13 anni). E poi ci sono quelli che, magari attribuendo l’atteggiamento a noi Rafaisti come vorrete chiamarci, parlano già di un Napoli da storia del calcio, fortissimo ecc ecc… Vorrei umilmente dire che noi siamo seguaci del principio di realtà. Abbiamo fiducia nella guida tecnica, ci piace il gioco espresso e siamo ottimisti. Ma siamo tifosi di una squadra che finora ha giocato numero 4 partite ufficiali. E quindi, pur fermi nel nostro Rafaismo, non ci lasciamo andare né al fescennino acido né al Peana. Però di quest’ultimo genere stiamo molto studiando, perché, grattandoci in modo maleducatissimo, riteniamo di volerne presto fare l’esercizio. E chi ha occhi per leggere legga.
Vittorio Zambardino
Noi, Rafaisti ortodossi, non dimentichiamo che abbiamo finora giocato quattro partite
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