Le pagelle di Parma-Napoli 0-1 REINA 6 – Battuto, e forse coperto, dal tiro angolato di Cassano. Vola a deviare in corner una sventola dalla distanza di Parolo. Para un altro tiro del centrocampista emiliano. Graziato da Sansone e da Felipe che mancavano due nitidissime palle-gol. Graziato. Continuo a pensare che un portiere può essere pure un mammasantissima, ma deve avere davanti a lui una difesa che difenda – 5,5 MAGGIO 4,5 – Non ha più forza nelle gambe, non azzecca i cross e spesso ci rinuncia passando la palla indietro. Gobbi lo ha tenuto in soggezione e patisce visibilmente nella fase difensiva. Fascia di capitano poco onorata. Buttatelofuoripercarità – 3 ALBIOL 5,5 – Senza errori, ma anche lui senza un lampo, una intuizione, una rifinitura felice portandosi in avanti. Di rilievo un intervento a stroncare un pericoloso contropiede di Sansone. Triste come la nebbia della pianura padana – 5 BRITOS 5 – Ha lasciato a Cassano tutto lo spazio utile per concludere la palla decisiva, incapace di affrontarlo e retrocedendo mentre l’asso barese veniva avanti indisturbato. Due, tre buoni interventi difensivi. Ammonito per un fallo su Cassano sul quale andava spesso a chiudere fuori area. Non l’ha fatto nell’azione decisiva. Incapace di – 4,5 ARMERO 6 – Buon primo tempo, prima in difficoltà contro la velocità di Biabiany, poi si spinge in avanti, unico azzurro ad avere iniziativa e sprint. Se ne va alla grande al 31’, ma Callejon non raccoglie il suo invito al gol. Cala nella ripresa. Nel primo tempo era quasi irriconoscibile, rispetto alle ultime partite, andava benissimo. Poi è tornato in sé – 5 BEHRAMI 5,5 – Ben presente a centrocampo opponendosi spesso a Parolo, qualche volta a Cassano. Trascinato in avanti dalla squadra protesa in attacco si è trovato in difficoltà nei disimpegni e nel passaggio a venti metri dall’area del Parma. Porqué, porqué, porqué? – 5 INLER 5 – Gioca un’infinità di palloni, calibra male i lanci, perde qualche contrasto per eccessiva sufficienza. Non ha la grinta per imprimere una svolta al match. Non tira mai dalla distanza, evenienza necessaria visto il muro del Parma negli ultimi venti metri. Esce all’87’. Io a volte veramente lo prenderei a paccheri – 4 ZAPATA s.v. – Entra per Inler nel tentativo disperato di Benitez di dare peso all’attacco per acciuffare almeno il pareggio. In una occasione si muove bene in area, ma poi viene chiuso da tre del Parma mentre cercava un compagno utile per il passaggio. Il suo ingresso in campo è stato solo un disperato tentativo – sv CALLEJON 4,5 – Continua il suo momento grigio. Non ha più forza fisica, non scatta, non si propone tempestivamente alla conclusione. Non aggancia nell’area del Parma alcuni palloni utili. Spreca un contropiede innescato da Armero. Conclude una sola volta (fuori) con un tiro approssimativo. Ma come fa uno a perdere la forza fisica a soli tre mesi dall’inizio del campionato? Anzi, due, visto che il momentaccio di Callejon dura da un po’. Ma che, i calciatori vivono a scartamento ridotto? – 4 PANDEV 4,5 – Cerca di tenere palla, subisce cinque falli, ma anche lui non è lesto a velocizzare la manovra. Conclude alto (40’). Esce al 68’. Dio santo che pietà – 4 HAMSIK s.v. – Entra per Pandev, si muove, sembra promettere di dare velocità e un senso all’attacco azzurro. Riceve un pestone sul piede sinistro (e il destro chissà se era guarito) ed esce dopo nove minuti, al 77’. Mettere dentro un morto per un morto a partita già segnata: come inguaiarsi anche per il Borussia. Vabbè, tanto per quello che sta facendo Hamsik, dentro o fuori nessuna differenza – sv MERTENS 5 – Entra al posto di Hamsik. Il suo solito sprint si perde nella ragnatela difensiva del Parma. Scheggia la parte superiore della traversa su calcio di punizione (89’). Ci abbiamo sperato – 5 INSIGNE 5,5 – È il più attivo nel primo tempo, ma su di lui il Parma raddoppia la marcatura. Insegue il terzino Cassani che si spinge avanti. Quando tocca a lui andare all’assalto non sempre trova via libera. Duetta con Armero, ma il Parma chiude sempre. Si accentra, cerca la conclusione da fuori area, ma è sempre pressato e bloccato. Una punizione lenta dal limite, facile per il portiere Mirante. Gran numero al 61’ fra i difensori, ma Cassani lo smorza sull’ultimo tocco. Nella ripresa perde lucidità, ormai stanco. È l’unico ad essere dappertutto. Ma ora ha scocciato: quel tiro al centro non lo sai fare, N-O-N-L-O S-A-I-F-A-R-E. Gioca facile, porcaccia la miseria – 5 HIGUAIN 4,5 – Ha due opportunità nel primo tempo e non riesce a sfruttarle. Conclusioni ravvicinate, sventate da Mirante. Spesso solo e accerchiato in attacco. Arretra, cerca spazio, ma non incide mai. Si innervosisce e viene ammonito. Brutta serata. Lui si innervosisce, eh? E avrebbe dovuto vedere come giravano a noi! – 4 BENITEZ 5 – Certo, sono i giocatori a dover fare la partita. Ma, forse, la sosta e la libertà concessa agli azzurri, riducendone i ritiri, non hanno fatto bene alla squadra. Rinuncia in partenza ad Hamsik, poi lo impiega al posto di Pandev e lo perde per un pestone, e chissà se lo slovacco potrà esserci a Dortmund. Ripropone Britos al centro della difesa. Insiste su un Callejon deludente. Fa i cambi necessari, ma senza crederci molto perché tutta la squadra è giù di tono. Nessun riscatto dopo Torino e vigilia allarmante per il confronto decisivo in Champions contro il Borussia che cede in casa e nel finale contro un massiccio e cinico Bayern (0-3), ma è squadra irriducibile in uno stadio che è un muro giallo di grande passione. Il Borussia perde terreno in campionato (-7 dal Bayern) e si gioca in Champions la sua stagione. Punirà ogni errore azzurro e un Napoli che dovesse ripetere la gara grigia contro il Parma. Ma si può sperare in un Napoli da grande scena europea fra tre giorni? Si può sperare in un Napoli europeo, dici? E chi lo sa. Siamo nati per soffrire, dobbiamo buttare il sangue fino in fondo. Però con la libertà, le vacanze, i ritiri diradati, basta. Insomma, facciamo un po’ di becera morale, facciamo un po’ i bigotti. Questi guadagnano un sacco di soldi, che se io solo penso alla Tares che mi è piombata tra capo e collo li andrei a prendere uno a uno a casa per farla pagare a loro. Insomma, spenniamoli, santiddio. Mettiamoli sotto le fatiche, facciamoli allenare dalle 6 del mattino a notte fonda, trattiamoli come se fossero in miniera. Si stancano? E tanto piacere. ‘Ittat’o sang’ appress’a noi. Eccheccazz. Sin prisa però sticazzi (cit. Lina Miele). MIMMO CARRATELLI e ILARIA PUGLIA
Le pagelle – Callejòn è scomparso insieme con Higuain
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