Mentre la Juve che non fa un tiro in porta nel fango-neve di Istanbul, e il Galatasaray ne fa almeno due e il secondo lo mette dentro, e perciò ora, a Torino, se la prendono col loro beneamato ex Michel Platini, presidente dell’Uefa, che non doveva far giocare la partita alla Turk Arena, e la Juve resta fuori dalla Champions con 6 punti, mentre vanno avanti i turchi con 7 e, in un altro girone, lo Zenit con 6, e il Napoli va fuori con 12 punti, adesso è forse il caso di rimodellare la Champions.
Fatte salve le “fasce” e i “gironi della morte” in avvio, giusti i meriti e i demeriti di partenza, sarebbe il caso di ritoccare il passaggio agli ottavi di finale puntando a una classifica generale degli otto gironi di qualificazione premiando le squadre con i migliori risultati assoluti.
Prendendo spunto dai gironi appena conclusi, la classifica generale delle sedici squadre destinate agli ottavi confermerebbe 14 formazioni qualificate col regolamento in corso escludendone due (Galatasaray e Zenit) e recuperando Napoli e Benfica. Non sarebbe uno scandalo considerando la mediocre classifica con cui turchi e russi sono andati avanti.
La classifica generale con i maggiori punti conquistati e la differenza-reti dà questa graduatoria della prima fase della Champions appena conclusa.
16 punti Real Madrid (+15)
16 Atletico Madrid (+12)
15 Bayern (+12)
15 Manchester City (+8)
14 Manchester United (+9)
13 Barcellona (+11)
13 Paris Sain Germain (+11)
12 Chelsea (+9)
12 Borussia (+5)
12 Arsenal (+3)
12 Napoli (+1)
10 Olympiacos (+12)
10 Benfica (0, gol 8-8)
10 Shalke (0, gol 6-6)
10 Bayer Leverkusen (-1)
9 Milan (+3)
Sarebbe un criterio più obiettivo dei risultati raggiunti.
Il regolamento in vigore dà solo la possibilità di presentare nei sedicesimi di Europa League un maggior numero di squadre forti con quelle declassate dalla Champions tra cui, quest’anno, Shakhtar Donetz, Juventus, Benfica, Napoli, Porto, Ajax.
Puntando a una classifica generale si imporrebbe anche un maggiore impegno dei club che non dovrebbero più fare calcoli sui rispettivi gironi, ma misurarsi a distanza con le formazioni maggiori.
MIMMO CARRATELLI
Se la Champions avesse una classifica generale
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