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L’imparziale Enrico Fedele spiega in tv gli errori di Fernandez e Albiol

All’89’ di Bologna-Napoli, sull’1-2, Geri De Rosa chiede a Marocchi il nome dell’uomo Sky. “Lasciami ancora un minuto”, risponde l’ex centrocampista bolognese e juventino. Poi verranno il calcio d’angolo e il gol del 2-2 di Bianchi. “A questo punto il mio uomo partita Sky è Bianchi”. A casa mia si chiama seccia.

In settimana, per Napoli-Atalanta di Coppa Italia, grande esclusiva Rai, Cerqueti per descrivere un cross recupera dalle teche il verbo sfornare.

Sempre mercoledì sera, in studio Ubaldo Righetti avverte l’esigenze di fare chiarezza. “Al Napoli è Benitez che fa il mercato. Cioè: lui dà le indicazioni, i soldi li tira fuori il presidente”.

“Ho visto cose tatticamente molto molto interessanti: un mediano del Napoli che si defila per aprire l’Atalanta”. Aldo Dolcetti, seconda voce accanto a Cerqueti, si entusiasma per la Coppa Italia, grande esclusiva Rai.

Nel consueto clima di fervore che su Sky si palpa quando gioca la Juve, sabato sera Marocchi vede il gol di Llorente e dice che “per i vecchi tifosi della Juve è tornato Bettega”. Ora aspettiamo Moggi e Giraudo.

Una cosa è certa. Dalla telecronaca di Cerqueti di Coppa Italia, grande esclusiva Rai, e dal trasporto con cui accompagna le incursioni dell’Atalanta, si capisce che a Bergamo tutti pagano il canone.

Memorabile fuori onda al termine di Bologna-Napoli su Sky per chi aveva l’audio con la telecronaca del tifoso. Carlo Alvino saluta e ripone le cuffie, ma evidentemente il microfono rimane aperto. Arrivano maledizioni, improperi contro il torello e contro quelli che volevano “fare i ricchioncelli col pallone”.

Tweet di Ivan Zazzaroni dopo il lavali col fuoco dei suoi concittadini.”La mia Bologna è una cittá bella e dolce ma stanca, arresa. Purtroppo il Vesuvio ha bruciato da lontano i cervelli di alcuni tifosi rossoblù”. Voleva sicuramente essere un messaggio affettuoso. La prossima volta è consigliabile il silenzio. Gli riesce meglio.

Si riscatta lunedì sera negli studi di Canale 21, dove conduce Il Bello del Calcio. Apre la puntata rimettendo in onda la canzone di Dalla zittita dai suoi concittadini allo stadio.

Ospite al Processo del lunedì il professor Guido Trombetti. Si descrive come il visconte dimezzato di Calvino, metà soddisfatto e metà deluso. Poi butta via una delle due metà e dice che la distanza dalla Juventus non si ridurrà neppure l’anno prossimo.

A quel punto, sente il dovere di intervenire perfino Alessandro Moggi. Ricorda che in serie A quest’anno la Roma ha battuto il record italiano di vittorie consecutive, e che il record della Roma è stato battuto successivamente dalla Juve.

Lunedì sera, Canale 21. Enrico Fedele fa le pagelle. Dà 17 a Hamsik, definito un vero capitano. Agli altri mette tutti 2. Due anche a Canale 21 che non sa come si scrive Revéillère e sbaglia la grafica.

Fedele mostra alla moviola il primo gol preso dal Napoli non meno di dieci-dodici volte. Per dimostrare che non sbaglia solo Albiol (“Se non si conoscono i giocatori che si marcano…), ma pure Fernandez nel fare la diagonale. “Me lo ha detto Bacconi”. Fedele è il procuratore di Cannavaro.

“La diagonale di Fernandez è perfetta, l’ha detto Bacconi alla Domenica sportiva” (Gianluca Gifuni, a Il bello del calcio). “Al ristorante di Bologna i camerieri mi hanno abbracciato (Gianluca Gifuni). “Jorginho è il nuovo Falcao” (Gianluca Gifuni).

La soluzione per portare più centimetri nell’area di rigore napoletana, sotto il diluvio di Bologna, viene offerta dal comico Peppe Iodice. “Mettiamo Uvini. E’ corto? Ma con l’acqua ‘u vino s’allunga”.

Sventato poi da Zazzaroni il tentativo di Fedele di narrare in presa diretta vita e opere di Adriano Bacconi, come nasce, dove ha cominciato, come è stato scoperto. “Ma chi se ne frega?”.

Intanto, a Number Two, Canale 34, Gianluca Vigliotti balla con Anna Falchi. La quale a sua volta si sente un po’ come la Vanessa Incontrada di Zelig e dice: “Sono stanca, non ho dormito. Ho passato la notte in Bianchi…”. Risatone.

Debutta invece “In casa Napoli”, trasmissione sull’emittente irpina Piùenne a cui il Napoli garantisce un proprio calciatore come ospite ogni settimana. In collegamento c’è Marek Hamsik, che per 15 minuti si deve sorbire discussioni sulla sua cresta con la partecipazione di Gigi D’Alessio. “La cresta la farei anch’io, ma non tengo i capelli”.

Amici fuori Napoli mi dicono che lo streaming via web non era consentito per questioni legate ai diritti d’immagine dei calciatori.

“Io mi faccio attrarre dalla palla, non dall’allenatore” (Eziolino Capuano).

“Oggi basta un Bologna per mettere in difficoltà il Napoli. Che sia un cupio dissolvi?”. Al partito degli ottimisti, attraverso il Processo del lunedì, si iscrive anche Maurizio Costanzo. Sipario.
Nando Deguti

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