Per la semifinale di ritorno di Coppa Italia, grande esclusiva Rai, la Rai fa le cose in grande. Prima voce, seconda voce, e ben due opinionisti a bordo campo, siori e siore, ben due. Uno è Ubaldo Righetti, l’altro incredibilmente non ha mai giocato nella Roma: Pino Taglialatela.
Per indirizzare la serata nel modo giusto, a Pino Taglialatela vengono attribuite le vittorie di due Coppe Italia in carriera. In realtà la prima, quella 1986/87, l’ha vinta più da tifoso che da calciatore. Aveva 17 anni, era nella Primavera, e Maradona lo vedeva il giovedì. Dettagli.
Gianni Cerqueti: “Il guardalinee alza la bandierina, in realtà la posizione dell’attaccante romanista non è chiara”. Aldo Dolcetti, che non ha mai giocato con la Roma, fa chiarezza: “No, no. In realtà è proprio fuorigioco”.
La fortuna di avere un abbonamento Rai è quella di poter viaggiare nel tempo. Se il racconto di Cerqueti è questo, figurarsi l’imparzialità del De Bello Gallico.
“Il Napoli non sfrutta lo sbandamento giallorosso dopo l’1-0”. Tweet di Marco Mazzocchi nell’intervallo. A fine partita lo spernacchiano, pure perché aveva messo Torosidis fra i migliori. “Hai visto il tweet che ho mandato all’intervallo. Se leggi bene… Dai su…”. Daje.
Peraltro, la marginalità della Roma nella mappa del tifo in Italia è testimoniata dal fatto che Tele Lombardia, durante i suoi pomeriggi calcistici, fa collegamenti telefonici per Inter, Milan, Juventus e Napoli. Nessuna eccezione neppure per Lazio-Roma.
Per provare a testimoniare la presunta imparzialità della telecronaca, Mazzocchi tweetta proteste sia dei tifosi del Napoli sia dei tifosi della Roma. Così testimonia solo la coda di paglia.
Al raddoppio del Napoli, l’entusiasmo di Cerqueti è una perfetta imitazione dell’orgasmo a tavola di Meg Ryan in Harry ti presento Sally. Finto.
Mazzocchi non tweetta più nulla sul mancato sfruttamento dello sbandamento giallorosso. Anche perché dopo altri tre minuti è 3-0.
A mezz’ora dalla fine Cerqueti ci ricorda che alla Roma bastano due gol per andare ai tempi supplementari.
Scions. E’ la perfetta pronuncia di chance. Parola che Cerqueti pronuncia ogni volta che la Roma passa la metà campo.
A venti minuti dalla fine Cerqueti ci rammenta che alla Roma bastano due gol per andare ai tempi supplementari.
La stella d’argento è un altro dei grossi temi della telecronaca. Dicesi stella d’argento quella invenzione tutta mediaticamente romana del simbolo sulla maglia da mettere in caso di vittoria della decima Coppa Italia. Ne parlavano anche prima della finale con la Lazio del 2013. Non imparano niente.
A dieci minuti dalla fine Cerqueti ci ammonisce che con due gol della Roma si andrebbe ai tempi supplementari.
Su Twitter intanto si saldano gli sfottò dei napoletani, il sarcasmo degli juventini e la corrosività dei laziali. Cerqueti ha unito l’Italia meglio di Garibaldi.
A due minuti dalla fine Cerqueti ci scuote e ci avverte che alla Roma serve un miracolo sportivo per andare ai tempi supplementari.
“Carissimo Cerqueti, e fattelo un account twitter così te sfanculamo in due milioni”. (Stamattina su Twitter)
Cerqueti ci ricorda pure che il Napoli ha avuto un giorno in più per riposare. Il fatto che all’andata la Roma non avesse giocato la sua partita di campionato gli pare un dettaglio non degno di essere menzionato.
Poi la serata si infiamma quando inizia il dopo partita su Raisport. Sì, ma quando inizia?
La partita è terminata già da 30 minuti, quando i canali sportivi tematici in digitale della Rai ignorano che esista la Coppa Italia di calcio, grande esclusiva Rai. Su Raisport1 c’è la differita del pattinaggio su ghiaccio da Sochi di cui pure i non interessati (da Sasso Marconi in giù) conoscono il risultato. Su Raisport2 c’è l’avvincente Scandicci-Bolzano di serie A2 femminile di pallavolo (in differita, si capisce), di cui pure agli interessati non frega veramente niente.
Per tutto questo, un programma che si chiama Zona 11 pm andrà in onda alle 11,25 pm. La Rai ce lo comunica come si faceva ai tempi di Corrado. Con una strisciolina gialla che va in sovrimpressione.
Avanza il sospetto che in caso di vittoria della Roma, il programma avrebbe cambiato nome in Zona 10,59 pm e sarebbe andato in onda in diretta dal Circo Massimo.
Ma,come dice Obama, il meglio deve ancora venire.
Sono le 11.23 pm e Ivana Vaccari riepiloga un po’ carriera, vita e ambizioni di Armin Zoeggeler. Così, per tenerci svegli.
Significa che sono passati 53 minuti dalla fine della partita e non abbiamo ancora sentito parlare Benitez (e neppure Garcia).
Avanza il sospetto che qualora la Coppa Italia, grande esclusiva Rai, fosse stata su Sky o su Mediaset avremmo già sentito Benitez, Garcia, e forse pure Maradona.
Alle 11.25 pm, puntualissimi come un orologio svizzero che si è rotto, rinunciando probabilmente a un servizio sul campionato di serie A3 di Sette Pietre, su Raisport1 comincia Zona 11 pm.
Conduce Marco Lollobrigida, definito sulla sua pagina di wikipedia “uno dei telecronisti di punta della Rai”.
Subito collegamento dal San Paolo, dove ai microfoni di Andrea Antinelli c’è Walter Sabatini, direttore sportivo della Roma. Dopo l’analisi della partita, domande dallo studio. “Tu vedi Bastos più alto o più basso?”. Si segnala Alfredo Pedullà che parla di acquisti per la Roma del 2016, 2017, 2018 e 2019. Degli allenatori di Napoli e Roma neppure l’ombra.
Dopo 10 minuti di Sabatini, ecco ai microfoni Morgan De Sanctis. Nel dopo partita la Roma è già 2 a 0.
Marino Bartoletti riepiloga un po’ l’andamento della Roma nella Coppa Italia di un anno fa, quindi Marco Lollobrigida, uno dei telecronisti di punta della Sky, si rivolge a De Sanctis. “Morgan, vuole farti una domanda Daniele Franceschini, te lo ricordi?”. Perbacco, chi non ricorda Daniele Franceschini?
Sono le 11,46 pm, la partita è finita da 76 minuti, Andrea Antinelli dice che “paradossalmente” (dice proprio così paradossalmente) non ci sono più calciatori del Napoli negli spogliatoi. Sono andati a casa. Paradossalmente, 76 minuti dopo la partita, avevano qualche altra cosa da fare.
Sono le 11,51 pm, quando nel magnifico studio di Zona 11,51 pm viene voglia di parlare un po’ di Strootman. E perché proprio noi dovremmo impedirglielo? Mica paghiamo il canone.
L’intervista a Rafa Benitez, allenatore del Napoli finalista di Coppa Italia, grande esclusiva Rai, viene annunciata alle 11,58. Giusto un attimo prima che Cenerentola perda la scarpetta.
L’intervista è stata chiaramente registrata in precedenza. Dunque quattro domande e via, senza nessun altro intervento dallo studio.
Poiché Benitez alla vigilia della partita aveva annunciato che avrebbe invitato Garcia a cena, Marco Lollobrigida, uno dei telecronisti di punta della Rai, annuncia che Zona Tardissimo pm ha le immagini della cena. A quel punto Raisport1 manda in onda una scena di Bud Spencer e Terence Hill a tavola, dove il grande effetto comico deve risiedere probabilmente nel confronto fra la panza di Bud Spencer e quella di Rafa Benitez. Ilarità in studio, Lollobrigida ammicca che è tutto vero. Rutti e scoreggie ci sono evitati.
La Meccariello tweetta: “Non l’ho sognato, è successo davvero”.
In realtà succede di più. Stanchi di Napoli-Roma, a Zona Quello che è pm mandano in onda altre immagini sghignazzando. La testimonianza di un colloquio avvenuto con una fantomatica governante in casa di Maxi Lopez e Wanda Nara, o qualcosa del genere. E’ la scena tratta dal film Amici miei parte seconda, quella di “Parla puttana”. Chissà se prima di mandare in onda questo esilarante siparietto hanno consultato l’ufficio legale.
Però se stamattina la Roma segna due gol, si può sempre andare ai tempi supplementari.
Nando Deguti