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“Ma dove andiamo con questa società e questo 4-2-3-1?”. Napoli-Milan vista coi milanisti

Napoli-Milan, prepartita.
“Ma non possiamo giocare sempre e solo con il 4-2-3-1, senza alternative…”
“E poi non abbiamo i giocatori adatti a centrocampo”
“Questa difesa senza copertura fa acqua da tutte le parti”
“Si poteva rimediare nel mercato di gennaio, ma il presidente anche questa volta ha voluto risparmiare…”
“Il problema è che questo non ha esperienza come allenatore del campionato italiano”.

L’allenatore di cui si parla è Seedorf, la squadra è il Milan, il presidente è Berlusconi. A parlare sono Carlo, Claudia, Franco, tifosi del Milan ospiti a casa mia per vedere assieme la partita.
Seedorf è per ora accettato, con diffidenza. Gioca a suo favore l’aver sostituito Allegri, l’allenatore forse più odiato della storia del Milan, simpaticamente soprannominato dai milanisti “la capra” per aspetto somatico e quoziente di intelligenza.

Cosa vi aspettate dalla partita? Chiedo.
Franco “davano la vittoria del Napoli 3-1 a 14, non l’ho giocata perché da tifoso non scommetto mai sul Milan” (nota: Franco, il veggente! Ricordarmi di chiamarlo il sabato per avere qualche dritta)
Claudia: “noi siamo messi male, voi anche… difese colabrodo, magari finisce 2-2”
Carlo: “Balo, è la serata di Balo! Ha anche la figlia là vicino. E poi Seedorf comincia ad inquadrare la squadra. Lo dicevo io di mettere Abate più avanti” (nota: ricordarmi di NON seguire i pronostici di Carlo in futuro).

Comincia la partita, sembra un allenamento a una porta sola, attacco Napoli contro difesa Milan.
Amici tifosi milanisti muti ma poi… Taarabt percorre un’autostrada senza pedaggio con ai bordi spartitraffico gialli (Trabant?) e scatena un’indecente gazzarra a casa mia… Fortuna che ci pensa subito Inler…
Poi il resto del primo tempo è sofferenza. Dei miei ospiti che cercano di reggere agli spaventi e io che fingo un atteggiamento di signorile distacco davanti alle carrettate di goal mangiati, che crolla però al palo di Maggio nell’esplosione di un irrefrenabile “ma che m. che avete!”.

Intervallo confortato da un maccherone con pesce spada melanzane e cacio ricotta (anche lo spirito vuole la sua parte).

Poi nel secondo tempo Gonzalo, Gonzalo e le lacrime di Balotelli rimettono le cose nel loro ordine naturale.
Belle prove, tra gli altri, di Jorginho e Ghoulam, due calciatori che erano seguiti dal Milan (Claudia: “ma per comprarli bisognava pagare e allora…”)

Commenti del dopopartita:
Franco: “Per me è l’ambiente Milan che è marcio.
A Milanello si cazzeggia a cominciare dal non-presidente che quando si vince è merito suo e quando si perde è colpa degli altri, per passare dalla figlia che si trombava un dipendente, per continuare con il pelatone/geometra che segue tutti i giocatori del creato senza muoversi dal tavolo di Giannino e per finire con lo staff sanitario che non riesce a curare nessuno. Che esempi volete possano dare questi qua a dei ragazzini montati e milionari?”

Carlo: “Ora, voglio dire, va bene lasciare tempo a Seedorf, ma la mossa di mettere Abate sulla trequarti non l’avrebbe fatta neanche un cerebroleso depresso con tendenza all’autolesionismo !!”

Claudia: “…..e abbiamo perso anche questa……..
D’altronde ce lo potevamo aspettare.
Loro hanno una squadra………noi no.
Loro hanno un allenatore……..noi no.
Loro hanno un gioco…………..noi no.
Loro hanno un centravanti……noi no.”

Ah, questi tifosi del Milan, così ondivaghi e condizionati dall’ultimo risultato… Non come noi del Napoli, sempre sereni equilibrati e proiettati al futuro!
(un sentito ringraziamento a milannight.com)
Bruno Patierno

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