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Come si costruiscono i campioni del futuro (oggi Real-Napoli, ottavi di Champions junior)

Javier Muñoz Jimenez compie 18 fra pochi giorni. Ha segnato tre gol in sei partite, di cui due contro la Juventus nel girone. Gioca con il numero 8, un po’ regista e un po’ mezzapunta in questo Real Madrid giovanile che affronta il Napoli primavera negli ottavi della Youth League, la Champions League dei giovani. Il numero 10 è portato dal figlio di un algerino naturalizzato francese e di una donna spagnola. Di nome fa Enzo, perché Enzo Francescoli, l’uruguayano, era l’idolo del suo papà. Il papà è Zidane. Il ragazzino, fresco di convocazione nella nazionale under 21 di Francia, sui campi di calcio porta il cognome della madre: Fernandez. Poi c’è Marcos Llorente Moreno, figlio di Paco Llorente e nipote di Gento. E Francisco José Rodriguez, uno che a 18 anni sa giocare in difesa, a centrocampo e in attacco, al Real Madrid ancora non sanno cosa fare di lui, tanto lui sa fare tutto.

Sono tutti ragazzi cresciuti alla Ciudad Real Madrid, il centro sportivo poco lontano dall’aeroporto di Barajas. Una distesa di oltre un milione di metri quadri, 80 milioni di euro sono stati spesi per costruire 12 campi d’allenamento, gli studi della tv del club e uno stadio da seimila posti, intitolato ad Alfredo Di Stefano. Da qualche mese, il centro ospita anche abitazioni destinate ai calciatori. Altri sessanta appartamenti sono in via di costruzione per la prima squadra della sezione calcio e della sezione basket (il Real Madrid è una polisportiva). Arriverà poi una clinica per il completamento finale della cittadella.

È qui che i ragazzi del Napoli si giocano oggi alle 18 la qualificazione ai quarti di finale. Loro una cittadella non ce l’hanno. Lavorano in condizioni opposte. L’idea estiva di Benitez di far allenare la Primavera a Castelvolturno, a contatto con la prima squadra, è saltata prestissimo. Impossibile far convivere tante persone in quella struttura così come è. Sono pochi i campi a disposizione dell’area tecnica, insufficienti gli spogliatoi e per questi motivi il progetto è stato rinviato. I ragazzi del Napoli si sono divisi negli ultimi mesi fra Sant’Antimo, Aversa (per la Coppa) e il campo Kennedy di Napoli. Aversa era stata la loro casa la stagione scorsa. Pareva un approdo definitivo dopo le precedenti peregrinazioni fra Palma Campania, Marano, Frattamaggiore ed Ercolano. Tutto ciò a fronte dei sogni declamati su cantera e scugnizzeria. Milan, Inter e Juventus investono nei settori giovanili non meno di 5 milioni di euro l’anno, la stima degli investimenti del Napoli relativa al 2011 era di circa 400mila euro. Il confronto con la Ciudad Real Madrid, per ragazzi, staff e dirigenti, sarà impari. Ma si gioca in gara secca. Chi vince, passa. Perciò quelli del Real Madrid ad Aversa non verranno.
Il Ciuccio

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