Le pagelle di Napoli-Porto 2-2, a cura di Mimmo Carratelli e Ilaria Puglia REINA 6 – Niente da fare sui due gol dei portoghesi. Graziato da un colpo di testa di Eduardo fuori (58’) e dal palo spizzato da Defour (71’). Ha fatto il portiere e non il supereroe. Ha fatto il suo – 6 HENRIQUE 6 – Fuori posizione sul gol di Ghilas, ma è tutta la difesa che è scoperta, ingannata dal contrasto a centrocampo fra Behrami e Martinez. L’arbitro non assegnava la punizione ai portoghesi dando il vantaggio (Defour proseguiva l’azione e forniva l’assist del gol di Ghilas). Gioca al posto di Reveillere, tiene a fatica Quaresma, ma lo aiuta Behrami in seconda battuta. Si spinge spesso avanti. Una conclusione fuori. Specialista delle rimesse laterali a lunga gittata, ma nell’area del Porto stazionano difensori di alta statura. Gli tocca anche Varela nei cambi di lato dei due esterni portoghesi. Tosto sulla fascia. Benitez ci ha visto giusto – 7 FERNANDEZ 6,5 – Doma con le buone e con le cattive Martinez. Preciso in tutte le chiusure. Però non c’è nell’incursione centrale di Ghilas sul pareggio dei portoghesi. Assiste bene l’attacco avanzando. Un lancio azzeccato vanificato da Higuain (59’). Un colpo di testa centrale, parato da Fabiano (89’). Ha fatto una marea di lanci e ha sbagliato pochissimo. E quando ha messo Higuain davanti al portiere è stato fantastico. Sì, la cappellata sul gol di Ghilas ci sta, ma nessuno era in posizione. Federico si è fatto il mazzo a tarallo, insomma – 7 ALBIOL 6 – Anche lui assente sulla penetrazione centrale di Ghilas sull’uno a uno dei portoghesi. Buona partita, ma niente di più. Albiol il mazzo se l’è fatto meno a tarallo di Fernandez – 6 GHOULAM 5,5 – Gli tocca prima Varela, poi Quaresma, poi ancora Varela perché gli esterni portoghesi si scambiano spesso di lato. Avanzando guadagna un paio di corner. Un tiro a giro fuori. Un assist a Insigne (61’) che concludeva sul portiere. Però anche lui incerto sulla danza di Quaresma per il secondo gol del Porto. Incerto ma sufficiente – 6 BEHRAMI 5,5 – Ha la meglio su Eduardo, pressa su altri portoghesi, indeciso quando avanza. Assiste Henrique nella marcatura di Quaresma. Ammonito al 69’, era diffidato, salterà la prossima partita europea. Disorientato dalle finte di Quaresma che andava al raddoppio. Quello che l’anno scorso era il nostro riferimento a centrocampo, quest’anno esita, giochicchia, non aggredisce come una iena. Mi manca il guerriero – 5 INLER 6 – Molto combattivo con la fascia di capitano. Buone chiusure difensive e molta grinta a centrocampo contro Defour, ma andando anche a pressare su Fernando. Una conclusione alta. Un bel lancio per Insigne (86’). Anche lui resta spiazzato dai movimenti di Quaresma che si prepara al tiro del gol. Ripeto quanto già detto all’andata: ma Quaresma non era dato per spacciato? Facciamoci dire che cura gli hanno fatto e riproponiamola per un paio dei nostri – 6 MERTENS 6 – Gioca a destra con Callejon in panchina. Va spesso al tiro e una bella conclusione sfila poco oltre l’incrocio. Mette in difficoltà Ricardo che ha giocato al posto dello squalificato Alex Sandro. Esce all’83’. Opaco. Non avrebbe dovuto cedere quella punizione ad Insigne. Mai – 6 CALLEJON 5,5 – Entra per Mertens negli ultimi undici minuti (recupero compreso). Ma la qualificazione è ormai andata. Suo il cross per il pareggio di Zapata. Non è colpa sua se entra a qualificazione ormai persa – 5,5 PANDEV 6 – Comincia alla grande. Dalla trequarti portoghese lancia Higuian a sinistra, corre in area e riceve dall’argentino di ritorno l’assist al bacio. Salta il portiere con un pallonetto per l’1-0. Va a fare “velo” su Fernando che, all’andata, era stato l’ispiratore del gioco portoghese. Un colpo di testa parato. Si batte meglio che nelle ultime deludenti occasioni. Esce al 68’. Una fiera battaglia – 6 HAMSIK 5 – Entra per Pandev, si muove, ma non incide. Inizia l’azione del 2-2. È entrato e l’abbiamo acclamato tutti. Ma è entrato a testa bassa. Forse allora non era il momento di farlo entrare? Forse anche osannarlo gli dà pressione? Triste il fatto che in campo non sorrida – 5 INSIGNE 6 – Contro Danilo che scende spesso deve difendere e attaccare. Impegna Fabiano nel primo tempo. Offre un magnifico assist a Higuain che non controlla in area (17’). Il portiere gli esce addosso mentre sta per concludere (50’). In un’altra occasione favorevole si fa soffiare la palla da Fabiano (86’). Ci ha messo impegno, ma voler battere quella punizione è stato presuntuoso. Insigne è quello del vorrei ma non posso, anzi, del noi vorremmo ma lui non può. Dovremmo farcene una ragione. Io credo che a 23 anni uno debba crescere, e capire che in una squadra devi diventare indispensabile. Meno leziosità e più cafonaggine, buttarla dentro e non cercare la giocata di stile che non hai. E non sentirti migliore degli altri, soprattutto – 6 HIGUAIN 5,5 – È suo l’assist per il gol di Pandev, ma manca sotto porta quando tocca a lui concludere. Clamorosa l’occasione del 59’ quando in area, controllata di petto la palla sul lancio di Fernandez, si fa intercettare il tiro dal portiere e poi Danilo salva in corner. Ha giocato molto per la squadra, ma ha fallito come goleador. Esce al 78’. Ha le maniglie dell’amore: dalla mia posizione gliele ho viste nette sotto la maglietta. Sbaglia, sbaglia troppo. Non puoi divorare due occasioni nette come quelle che ha avuto sul piede. Sì, la squadra, va bene, ma se sei goleador ea’ segnà – 5,5 ZAPATA 6 – Entra per Higuain, fa valere il fisico, due volte chiuso da una doppia marcatura in area. Segna il gol del pareggio. E chi se lo credeva che Duvan avrebbe segnato? Mi è dispiaciuto perché il San Paolo, spezzato sulle gambe, non l’ha acclamato. Io, però, ho urlato il suo nome – 6 BENITEZ 6 – La squadra risponde bene nel primo tempo. Tutti i controlli a puntino. Velo di Pandev e raddoppio di Inler su Fernando che aveva spadroneggiato all’andata nel ruolo di Pirlo portoghese. Mertens e Insigne coprono e attaccano. Inler si batte bene e sono efficaci i contrasti di Behrami. Ottiene una buona prestazione anche da Henrique al posto di Reveillere. Fa riposare Callejon (in campo dall’83’) puntando dal primo minuto su Insigne. Higuain lo tradisce sotto porta. La difesa molto efficace cade sulla prima disattenzione: è scoperta sul gol di Ghilas. Poi in tre si fanno buggerare dai movimenti di Quaresma che segna il secondo gol. Schiera Pandev al posto di Hamsik e ottiene dal macedone una buona prestazione e un gol. I cambi finali non portano a nulla, però Zapata che sostituisce Higuain fa il gol del pareggio. Era il detentore dell’Europa League (col Chelsea), esce agli ottavi. Ha mollato. È stato quando ha tirato fuori Higuain, e ha cominciato a risparmiare tutti i pezzi da 90 che ho deciso che voto mettergli. Che è un voto di sentimento, chiariamoci, perché secondo me non ha sbagliato niente, a parte forse che avrebbe potuto rischiare Callejon un po’ prima. Ma se hai un bomber che non segna sotto porta e un attacco che ti tradisce proprio quando la difesa sembra tenere meglio non è che puoi scendere in campo al posto suo. La verità è che il gol del Porto ci ha spezzato le gambe. Anzi, le ha spezzate a loro, le ha spezzate al pubblico, a una parte di pubblico, su cui tornerò altrove, le ha spezzate a Rafa. E io da Rafa mi sarei aspettata il combattimento all’ultimo sangue fino al quarto minuto di recupero. Ecco, Rafa ieri mi ha un po’ delusa su questo, mi ha fatta sentire sola, in quei Distinti rimasti semideserti e brutti assai. Ma è solo un sentimento bambino: razionalmente so che ha fatto bene, perché adesso ci prendiamo il secondo posto e la Coppa Italia. E Forza Napoli. Sempre – 5 MIMMO CARRATELLI e ILARIA PUGLIA
Le pagelle / Fernandez il migliore. Insigne deve crescere
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