Quando mancano solo due partite casalinghe al termine del campionato, al netto della finale di coppa Italia ancora da disputare, è tempo di bilanci. Mentre il Napoli si interroga sull’utilità della terza posizione in classifica ormai acquisita, i tifosi azzurri si domandano quale sia il vantaggio che si ricava dall’acquisto, a scatola chiusa, prima dell’inizio della stagione, quando la campagna acquisti non si è ancora conclusa, dell’abbonamento per assistere alle gare interne. In particolare, alcuni tifosi delle curve, dopo aver effettuato alcuni semplici calcoli, avendo sommato i prezzi dei biglietti stabiliti per le singole gare e confrontato il risultato totale con il costo dell’abbonamento, hanno scoperto, con una certa amarezza mista ad una crescente irritazione, che, in effetti, il risparmio consisterebbe soltanto in una manciata di spiccioli che non sarebbero sufficienti nemmeno per pagare la sosta dell’auto o della moto all’esterno dello stadio San Paolo in occasione di una partita. In pratica, l’abbonamento è costato 275 euro mentre comprare, di volta in volta, il tagliando d’ingresso avrebbe richiesto, almeno fino a questo momento, non essendo ipotizzabili grossi stravolgimenti legati al prezzo del biglietto dell’ultima partita a Fuorigrotta contro il Verona, un esborso di 273 euro. Considerando che, come i calciatori, anche gli abbonati possono saltare una o più partite per accidenti vari, la conclusione inconfutabile è scontata: da un punto di vista prettamente economico, fare l’abbonamento in curva non conviene.
A questo dato incontrovertibile si possono preventivamente muovere tutta una serie di contestazioni dettate, naturalmente, da motivazioni di carattere generale: l’abbonamento si può rateizzare, non è necessario recarsi in ricevitoria prima di ogni partita, è garantito l’ingresso nei match di cartello quando è più arduo accaparrarsi il biglietto e si rischia concretamente di restare a casa davanti alla televisione, l’abbonamento dà diritto alla prelazione per l’acquisto dei tagliandi d’ingresso per le partite di Champions, Europa League o Tim Cup. Tutto vero. Così, com’è innegabile che, quando i risultati non sono all’altezza delle aspettative o delle previsioni, la Società è costretta ad abbassare i prezzi dei biglietti per favorire l’affluenza allo stadio. Però, alla Lubrano, alla fine della fiera, una domanda sorge più che spontanea: perché il Napoli non perde occasione per dimostrare una malcelata idiosincrasia nei confronti dei suoi abbonati?
Gianluca Spera
Ecco la distinta che circola su facebook
PREZZI BIGLIETTO CURVA B 2013/2014
Napoli-Bologna 8 euro
Napoli-Atalanta 8 euro
Napoli-Sassuolo 6 euro
Napoli-Livorno 8 euro
Napoli-Torino 14 euro
Napoli-Catania 12 euro
Napoli-Parma 15 euro
Napoli-Udinese 15 euro
Napoli-Inter 18 euro
Napoli-Sampdoria 15 euro
Napoli-Chievo 12 euro
Napoli-Milan 20 euro
Napoli-Genoa 15 euro
Napoli-Roma 25 euro
Napoli-Fiorentina 20 euro
Napoli-Juventus 30 euro
Napoli-Lazio 15 euro
Napoli-Cagliari 5 euro
Napoli-Verona ipotizzo anche 5 euro
Così verrebbe 266 euro. Vogliamo abbondare, euro più euro meno, facciamo 270 euro