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Il Governo guardi il fantoccio di De Santis, siamo alla vigilia di una guerra

Il Governo guardi il fantoccio di De Santis, siamo alla vigilia di una guerra

Al Rione Sanità è comparso un fantoccio impiccato che rappresenta Daniele De Santis, il nazista che ha sparato a Ciro e ad altri due napoletani la sera della finale di Coppa Italia. Acanto al fantoccio uno striscione con la scritta: «Ciro non faremo festa finché di Gastone non avremo la testa. Romano infame». Uno striscione disgustoso che ci fa comprendere quanto sia urgente un intervento drastico del Governo e delle società. Prima che il calcio sfugga definitivamente di mano alle istituzioni. Il prossimo campionato rischia di trasformarsi in una caccia all’uomo, in un campo di battaglia. I fatti di Roma, con l’introduzione della pistola, hanno creato un pericolosissimo precedente. L’unico obiettivo sarà la vendetta. Il calcio, come spesso accade quando parliamo di tifo organizzato, è un elemento residuale. Bisogna intervenire e subito. Leggiamo dal sito del Corriere del Mezzogiorno il commento della mamma di Ciro, Antonella Leardi: «Queste cose mi rattristano, Ciro è stato vittima di una violenza e vorrei che nessun altro vivesse ciò che lui sta patendo».

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