19 agosto 2004
Al fianco di Gaucci spunta un nuovo alleato, Enrico Preziosi, presidente del Genoa. Due anni prima aveva abbozzato una trattativa per comprare il Napoli. Dice: “Farò di tutto perché Gaucci abbia un Napoli competitivo in serie B”. Potrebbe girargli in prestito Bjelanovic, Marco Rossi, Carparelli e Mihalcea. Inoltre il Genoa sarà anche la prima avversaria in amichevole al San Paolo, il 24 agosto. La sfida immaginata con la nazionale libica di Gheddafi slitta nei progetti a settembre. In ritiro, al lavoro con Gregucci, c’è il terzino Toni Vidigal, fratello di José Luis.
Franco Carraro fa sapere che il giorno dopo sarà a Castelcapuano per incontrare i giudici e fare chiarezza sul fronte della proprietà e del titolo sportivo. La sua posizione non è cambiata: l’unica possibilità per il Napoli tra i professionisti è la serie C. Proprio per questo Gaucci si affretta a presentare un nuovo ricorso con cui chiede l’iscrizione della Napoli Sportiva alla serie B. “Sono io il legittimo proprietario del club azzurro perché ho investito tempo e danaro e mi batto per ottenere la serie B”. Le altre cordate che puntano al Lodo Petrucci? Gaucci le chiama “operazioni di sciacallaggio”. L’ultima offerta, quella di Pozzo, si ferma a 10 milioni. Intanto i giornali raccontano le rivelazioni di un alto funzionario del fisco, secondo cui Gaucci è in debito con lo Stato per 100 miliardi di lire. Dice: “Se Gaucci compra il Napoli manifestando un arricchimento, il fisco interviene e sequestra”.
Il Ciuccio