28 agosto 2004
Ancora un rinvio in tribunale. Slittano le attese sentenze del giudice Mungo su proprietà del titolo sportivo della Ssc Napoli e sulla categoria in cui una squadra di Napoli debba giocare. Al termine di un’udienza di 8 ore, dalle 11 e 30 alle 19 e 15, il giudice si riserva di decidere in 48 ore. Tutte le parti in causa escono dall’aula convinte di aver ragione. Una giornata che vive anche un risvolto grottesco: a metà mattinata si spegne il computer e sparisce il file su cui si stava verbalizzando l’udienza. È necessario così recuperare l’intera registrazione perduta.
Nonostante la tensione, Figc e Fallimentare riprendono comunque a discutere di una transazione per la C1. Giampaolo Pozzo rilancia e offre accanto ai 23 milioni per la C1 anche la manleva per eventuali ricorsi. Ma pone un ultimatum. “O si tutto entro il 30 agosto o mi ritiro”. Pierpaolo Marino, candidato a fare il presidente in caso di vittoria della cordata friulana, aggiunge: “Il mercato chiude il 31, dopo non c’è più tempo”. La Fallimentare non trema: “Libero di ritirarsi quando vuole”. Gaucci annuncia di essersi rivolto alla Procura della Repubblica e di aver denunciato Carraro per il Lodo Petrucci. In mattinata è ad Abbadia San Salvatore dalla squadra. Pranza con l’allenatore Gregucci e gli promette di chiedere una deroga in Lega per prolungare il mercato oltre il 31 agosto. Gregucci dimentica di porgli una domanda: sì, ma a quale Lega?
Il Ciuccio