Prendere il toro per le corna. Non siamo a Pamplona, ma Bilbao dista solo un centinaio di chilometri dalla città dei tori e al “San Mamés” si annuncia una corrida per il retour-match dei preliminari di Champions. Il Napoli deve avere corsa, fiato, coraggio, aggrappato all’1-1 dell’andata che non è da buttare via. Non sembra partita da zero a zero.
L’Athletic Bilbao è stato poco toro a Malaga, frenato nel primo tempo dal pensiero della gara col Napoli, quattro giorni dopo, furioso nella ripresa ma inchiodato alla sconfitta (0-1). E’ andato in gol a fine gara col portiere Iraizoz per il pareggio (colpo di testa nel mischione in area sulla punizione di Ibai Gomez), rete ingiustamente annullata. Ma a Napoli aveva giocato meglio.
Il Napoli può “copiare” il Malaga? Il Napoli ha sulle fasce (Callejon e Mertens) le stesse armi, se non di più, della squadra andalusa che ha tormentato l’Athletic con la pressione sugli esterni di Horta e Luis Alberto costringendo i terzini Iraola e Balenziaga sulla difensiva. Ha Higuain più vicino al gol di Santa Cruz (34 anni) che però, arretrando, ha rinforzato la zona mediana del campo, in pressing costante sul primo portatore di palla dei baschi.
Dove è necessario “copiare” il Malaga è a centrocampo, la zona dove gli andalusi hanno vinto il confronto contro il Bilbao. Un centrocampo di giovanissimi (Camacho 24 anni e Darder 20 davanti alla difesa, poi Horta 19, Luis Alberto 21, Juanmi 21) ha menato una danza continua, una banda di mutuo soccorso, pressing e raddoppi, attenti sulle linee dei passaggi, proteggendo una difesa che ha sbagliato pochissimo (diagonali puntuali). In questo modo sono andati in tilt Iturraspe e Susaeta, il solo Rico capace di creare gioco, vicinissimo due volte al gol, mentre Muniain, il piccolo diavolo, ha giostrato lontano dall’area con le sue serpentine irresistibili e gli assist, più rifinitore che realizzatore. Ma il centravanti Aduriz, due volte davanti al portiere, non riusciva a segnare e, nel complesso, era bloccato dallo stopper Sanchez.
Il Malaga ha tolto all’Athletic la supremazia sulle fasce e nella zona centrale, anche allo stremo delle forze nel finale, ha resistito mai mollando la presa sull’avversario.
Quale partita farà il centrocampo del Napoli? Forse tornerà ancora utile Gargano, forse Inler ha più personalità di Jorginho, ma Hamsik dovrà fare una gara di combattimento. L’Athletic è bravo a rubare palla, il disimpegno azzurro deve essere sempre preciso e mai in affanno. Soprattutto, il Napoli deve imporsi sulle corsie esterne come non gli è riuscito al San Paolo.
C’è la grinta di Higuain, che dovrà essere rifornito senza tregua, c’è la possibilità di farcela e, se il Napoli dovesse andare in gol subito, la qualificazione è a portata di mano. Il Napoli deve smontare il gioco dei baschi come ha fatto il Malaga pur subendo e soffrendo. Qui sta il succo del match.
MIMMO CARRATELLI (tratto dal Corriere dello Sport)