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Le pagelle / Higuain lo squalo bianco. Solo lui meglio di Gargano. Delude Callejon

Le pagelle / Higuain lo squalo bianco. Solo lui meglio di Gargano. Delude Callejon

Le pagelle di Napoli-Athletic Bilbao 1-1

RAFAEL 6 – Forse non è molto reattivo sul tiro-gol di Muniain, preciso ma non forte nell’angolino sinistro. Comincia con un’uscita avventurosa e prosegue dribblando Aduriz con grande incoscienza. Graziato dal colpo di testa a lato di Laporte su corner. Debole la palla-gol di testa di Aduriz raccogliendola facilmente. Non appare sicurissimo e non deve compiere prodigi.

Mi ha ricordato un’aguglia, di quelle che vivono felici nel mare limpido e non inquinato: ieri l’acqua, dalle sue parti, era piuttosto calma… – 6

MAGGIO 7 – Inesauribile, difende contro Muniain e attacca. È tra gli azzurri che gioca una partita piena, avanti e indietro, sino al recupero. Pressa Aduriz smorzandone il vigore nel colpo di testa destinato in gol e che invece lo spagnolo gioca debolmente.

Onnivoro come un “pesce chirurgo”: è solo che, spesso, come al pesce chirurgo, occorre offrirgli diversi tipi di cibo perché si decida a mangiare. Finalmente è tornato a sedersi a tavola, ed è pieno di fame – 7,5

ALBIOL 6 – Non c’è sul gol di Muniain che realizza da centravanti. Qualche difficoltà dirottandosi a destra contro Muniain e Susatea. Ma evita il naufragio dopo il vantaggio dei baschi.

Un mollusco, poco più di una seppia – 5,5

KOULIBALY 7 – Moltissimi interventi e appena un paio di errori. Non perde mai la calma. Copre, anticipa, esce con la palla al piede e la distribuisce bene. Costantemente attento. Sotto la pressione dei baschi, spazza l’area con vigore. Non gioca mai palloni “sporchi”. Una bella conferma.

Un incrocio tra un insidioso riccio marino e un granchio pronto a mozzicare – 8

BRITOS 4,5 – Inspiegabile, gioca al posto di Ghoulam. Comincia bene, poi si deconcentra. Perde sicurezza. In attacco non arriva di testa sulla punizione-cross di Callejon. Si fa tagliare fuori da De Marcos nell’azione del gol spagnolo. In leggera ripresa nel finale.

Come una bavosa – 4

JORGINHO 5 – Con Gargano che fa tutto a centrocampo, non gioca con la sicurezza e la rapidità necessarie. La sua è una regìa timida. Soffre la pressione dell’impegno. Dopo dieci minuti si fa ammonire per una trattenuta a Muniain che, a centrocampo, se la stava filando. Buona tecnica, poca grinta. È suo il magico assist che Insigne spreca in avvio di partita. Una presenza leggera, molti palloni ben giocati, però senza incidere sul match.

Un pesce cobra: grande nuotatore, spinge i piccoli pesci in un angolo, li risucchia e poi li ingoia. Voracissimo – 6,5

GARGANO 7,5 – È l’anima della squadra. Schierato a sorpresa al posto di Inler, è il migliore in campo per grinta, partecipazione, gioco e pressing a tutto campo. Non solo regista difensivo, spesso in posizione avanzata costruisce l’azione d’attacco. Non molla mai. Insegue, recupera, contrasta, prende palla e innesta gli attaccanti. Non pochi i lanci mirati sulle fasce. Riprende con grande anticipo la palla respinta dalla difesa basca e avvia l’azione del gol azzurro. Sino alla fine, lotta e dà luce al gioco del Napoli.

Due occhi, 7/8 tentacoli muniti di ventose e tre cuori. In campo li ha messi tutti e tre e ci ha messo forza, fisico, rabbia. E io mi sono arricreata – 10

CALLEJON 5 – Dopo il pareggio di Higuain, si divora una straordinaria palla-gol sull’assist di Gonzalo che lo metteva a tu per tu contro Iraizoz battendo a lato (70’). Non salta mai l’uomo ed è costretto ad inseguire Balenziaga che gli ruba l’iniziativa attaccando sul suo lato. Batte con poca efficacia più di un calcio di punizione. Difende strenuamente, ma non è la sua partita.

Un gambero. Lo lasci a fine campionato alla grandissima, e lo ritrovi ai preliminari come se fosse spompato da chissà quali fatiche – 5

HAMSIK 5,5 – Si spegne presto, pressato da Iturraspe e subendo il vigore fisico dei baschi. A luci intermittenti nella fase attiva, si sacrifica molto a centrocampo. Un colpo di testa alto e un tiro largo nei primi cinque minuti. Pochi colpi di genio ed è suo l’assist per il gol di Higuain. Esce al 77’.

La mia ostrica. Un gran primo tempo. È pronto per schiudersi e mostrare la perla – 6,5

MICHU 4,5 – Entra al posto di Hamsik. Clamorosa la palla-gol a centro-area che chiedeva solo di essere battuta in rete e sarebbe stato il sorpasso azzurro (80’): la passa invece a Callejon che ha un avversario addosso. Non è ancora in condizioni accettabili.

Un grandissimo pesce cofano cornuto – 3,5

INSIGNE 4,5 – Sovrastato da De Marcos che non gli concede mai l’uno contro uno. Lo spagnolo, anzi, attacca, costringendo Lorenzo ad arrancare all’inseguimento perdendosi il terzino spagnolo nell’azione del gol di Muniain. Perde spesso palla, debole nei contrasti. Ma soprattutto manca il gol in avvio sull’assist di Jorginho che avrebbe messo la partita su altri binari. Esce dopo un’ora di gioco. In tribuna c’era Conte a tenerlo d’occhio per la nazionale.

Un pesce pagliaccio, ma senza i suoi bellissimi colori. Inconsistente e vacuo. Ah, e urticante come una medusa – 4,5

MERTENS 7 – Subentra a Insigne e dà la scossa alla squadra. Altro ritmo, altra velocità, altra intensità di gioco. Tenta di sorprendere “a giro” Iraizoz, ma il portiere vola a deviare in angolo. Il suo inserimento trasforma l’attacco azzurro.   

Una stella di mare, un corallo, un’aragosta, una preziosissima cernia e un cavalluccio marino. La meraviglia del mare. Entra lui e l’acqua si fa limpida, fresca e bella. E naufragar m’è dolce in questo mare – 9,5

HIGUAIN 8 – Non riceve una palla giocabile per più di un’ora. Bloccate le ali azzurre, non gli arriva un pallone utile e il giovane Laporte (venti anni) lo anticipa nelle poche occasioni. Ma segna un gol strepitoso agganciando al volo la palla servitagli da Hamsik, “bevendosi” tre avversari e segnando da posizione “impossibile” sul palo lungo. Il portiere Iraizoz con una parata strepitosa d’istinto gli sventa il raddoppio (85’) che Gonzalo e il Napoli avrebbero meritato.

Il nostro splendido squalo bianco. Quando mozzeca è uno spettacolo. E mozzeca, sempre – 8

BENITEZ 6,5 – Azzecca l’impiego di Gargano lasciando in panchina Inler. Voleva un lottatore a centrocampo e trova nel piccolo, irriducibile Walter un lottatore a tutto campo, prezioso anche sul fronte offensivo. Più discutibile la scelta di Britos (Ghoulam in panchina). Proprio sulla corsia di Britos (e Insigne) l’Athletic Bilbao spinge e penetra con più facilità. Non ha ancora Higuain al cento per cento, ma l’argentino è decisivo sfiorando il successo dopo il pareggio. Buona conferma di Koulibaly. La squadra era meno pronta dei baschi che cominceranno il campionato domenica prossima. Nel match spigoloso, contro l’aggressività degli spagnoli (18 falli contro 8), perde l’apporto incisivo di Hamsik. Ma perde soprattutto il concorso attivo di Callejon e Insigne, bloccati e superati dagli esterni della difesa basca. Quando inserisce Mertens (per Insigne) è un’altra musica e il Napoli sfiora la vittoria. Michu, invece, non è ancora pronto.

Gioca con quello che ha e lo rende oro. Se quello che ha fosse oro lo renderebbe platino. Se quello che ha fosse platino ci sorprenderebbe con i colori di tutte le gemme del mondo. Se Insigne, Callejon e Michu si sono mangiati il plancton sotto porta evitando il bottino grosso non è certo imputabile a lui: a lui va il merito di aver loro insegnato ad arrivarci, sotto porta. E poi la fiducia riposta in Hamsik, che si vede gioca con gratitudine e riconoscenza. E il cuore di Gargano, entrato in campo con una motivazione che forse è anche un po’ merito di Rafa (il cuore no, è sempre stato il suo). Insomma, come al solito, nonostante le vacanze io sono ferma lì, a maggio dell’anno scorso: di Rafa mi fido e sono certa che con quello che ha farà tutto. Certo, potrebbe avere di più, dovrebbe avere di più. Ma nella vita bisogna sempre scegliere, anche che tipo di tifosi si vuole essere: io come quelli che negano che Gargano abbia giocato alla grande, ieri, solo perché vogliono il top player de’ mie’ maroni non vorrei mai essere. E neppure come quelli che vedono già il risultato scritto ancor prima di giocare. La differenza sta tutta lì – 8 (E Forza Napoli. Sempre).
MIMMO CARRATELLI e ILARIA PUGLIA

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