
Oggi alle 17.30, in piazza Dante, si svolgerà la manifestazione “Vogliamo verità e giustizia per Ciro Esposito – Basta false rappresentazioni di Napoli”, organizzata dai familiari del giovane ucciso dai colpi di pistola sparati da Daniele De Santis la sera della finale di Coppa Italia.
Questo l’appello della famiglia.
A quattro mesi dall’omicidio di Ciro Esposito per mano di Daniele De Santis, emergono nuove ricostruzioni dei fatti che capovolgono le realtà e come sempre offendono la verità, la città di Napoli, la sua tifoseria, i suoi cittadini. Le notizie su De Santis, che avrebbe sparato per legittima difesa e che sarebbe stato accoltellato prima dello sparo, con referti che escono a sorpresa dal bizzarro cilindro dell’ospedale Belcolle di Viterbo, dove attualmente l’ex ultras giallorosso si trova ricoverato, senza che si sappia nemmeno quali lesioni così gravi lo affliggano per non essere in galera, pubblicizzate a gran voce dai media nazionali, sono fantasiose versioni che hanno il chiaro obiettivo di trasformare il carnefice in vittima e rappresentano l’ennesimo attacco a Napoli, al popolo napoletano, a Ciro Esposito e alla sua famiglia. Era quello che temevamo fin dall’inizio: ancora una volta la Capitale del Sud e la sua gente rischiano di pagare le conseguenze dell’ennesima falsa rappresentazione dei fatti. Siamo indignati. E pretendiamo verità e giustizia. Chi copre Daniele De Santis? Di quale scomoda verità è depositario? Perché l’ex ultras della Roma legato all’estrema destra è ancora in ospedale a Viterbo e non in carcere? Perché non si conoscono i nomi dei quattro indagati che erano nel commando insieme a De Santis, notizia prima smentita e poi riconfermata dalle stesse autorità giudiziarie? Sono domande che riteniamo legittime e che pretendono risposte. Perché se a sparare fosse stato un napoletano, siamo certi che si sarebbero invocate punizioni pesanti contro il Napoli, Napoli e il suo popolo. Lanciamo quest’appello per dire basta: difendiamo la verità. Per Ciro, ma soprattutto per Napoli. Per la sua dignità e la sua identità. Per la sua gente.
Ecco, fin qui, chi ha aderito all’appello.
’A67, ’nto, 99 Posse, Guglielmo Allodi, Antonio Amato, Massimiliano Amato, Fe-lice Besostri, Aldo Bifulco, Lucio Bifulco, Francesco Barra, Alfredo Budillon, Giovanni Cerchia, Comitato napoletano “L’altra Europa”, Ciro Corona, Giuliana Coviello, Enzo Cuomo, Rosaria De Cicco, Peppe De Cristofaro, Paola De Vivo, Alberto De Rosa, Rosario Dello Iacovo, Raimondo Di Maio, Domenicale di Casoria, Achille Flora, Gino Fastidio, Mario Francese, Egidio Giordano, Giuseppe Giudice, Antonio Guarino, Identità insorgenti, Berardo Impegno, Laboratorio Occupato Insurgencia, Lorenzo Piccolo, Luciano Lobosco, Lucariello, Gianni Maddaloni, p. Aniello Manganiello, Ugo Marani, Bruno Miccio, Gennaro Migliore, Antonio Musella, Franco Nardi, Eddy Napoli, O’Iank, Salvatore Palandra, p. Mariano Palumbo, Lucilla Parlato, Vittorio Passeggio, Enzo Parziale, Ivo Poggiani, Maria Puddu, Pietro Rinaldi, Vincenzo Sansone, Nando Santoro, Daniele Sanzone, Gennaro Sanges, Simone Schettino, Rosa Schiano, Pino Smiraglia, Andrea Gaspare Sollazzo, Pietro Spaccaforno, Floriana Tortora, Enrico Rebeggiani, Ultimi per la legalità, Vittorio Vasquez, Alessio Viscardi, Giuseppe Zollo.