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Partita folle del Napoli che pareggia 3-3 col Palermo

Partita folle del Napoli che pareggia 3-3 col Palermo

Il Napoli si imbuca in una partita folle (tre volte in vantaggio) in cui fa di tutto per vincerla e per perderla. Alla fine pareggia col Palermo (3-3) in un San Paolo quasi deserto e da manicomio azzurro.

Intanto si comincia senza Higuain (è stanco! si ritira in panchina). Gioca Zapata e, per fortuna, San Gennaro dice di si. Rientra Ghoulam, strapazzato da Morganella, uno svizzero con la faccia bionda del profeta. Resiste Gargano in mediana e l’affianca il solito Inler, lento, mai incisivo. Sulla destra della difesa c’è Henrique che balla contro Vazquez. Dietro Zapata si ripresenta il trio delle meraviglie, Callejon, Hamsik e Mertens. Non c’è più turn-over, ma il risultato non cambia.

C’è l’ansia della partita da vincere dopo due sconfitte. Il Napoli esplode a sorpresa con un inizio di fuochi d’artificio. Subito veloce, determinato, incisivo. Manda in fumo il Palermo in dieci minuti. Perché Zapata comincia alla grande, tira, guadagna il corner e, sull’angolo di Calljon, Koulibaly infila di testa raccogliendo un premio meritato alle sue gare generose (2’). Pagherà il dono divino con alcuni errori in difesa.

Il Palermo è choccato. Il Napoli raddoppia. Hamsik, che è sempre nel cuore del gioco, danza in area tra Andelkovic e Bamba consegnando il pallone a Zapata che, coperto, insacca a giro (11’). Il Napoli in vantaggio con Koulibaly e Zapata! E’ la sera dei miracoli. Ma l’incendio azzurro si spegne. Sul corner di Barreto, ennesimo calcio piazzato letale: Belotti insacca di testa (17’).

Il Napoli ha l’occasione per allungare ancora ma l’arbitro Doveri nega a Zapata, spinto da Bamba in area, un rigore lampante. E qui, sul mancato 3-1, la partita del Napoli un po’ muore.

La squadra rallenta, fa poco movimento senza palla, subisce la qualità del centrocampo del Palermo. Dybala e Vazquez rientrano e scattano. Bellotti (21 anni) è un gran bel centravanti, fisico e tecnica. Morganella impazza sulla fascia di Ghoulam e supera quasi sempre l’algerino. Vazquez manda in tilt il lato destro della difesa azzurra (Henrique e Callejon). Gargano, ancora il migliore, deve dannarsi a tutto campo nel pressing, nelle rincorse e nell’ultimo contrasto vincente.

Iachini schiera un Palermo coraggioso. Assesta la difesa dopo il capogiro dei primi dieci minuti (anche cinque a difendere), raddoppia sui portatori di palla del Napoli, ma soprattutto schiera una grande orchestra a centrocampo con Rigoni centrale, Morganella e Vazquez sugli esterni, Barreto e Daprelà che difendono e attaccano, Dybala che guizza senza dare punti di riferimento, Bellotti prima punta notevole.

Guadagnando campo e con una migliore qualità del gioco, il Palermo pareggia i conti quando Morganella pianta ancora Ghoulam e crossa a centro area. Forse c’è un rinvio corto di Koulibaly in caduta, la palla finisce a Vazquez in solitudine (Henrique lontano) ed è il 2-2.

Quando a fine tempo il Napoli riemerge dopo che Hamsik non sfrutta due occasioni nell’area siciliana e, sul lancio di Gargano, Callejon guadagna il 3-2, la squadra va al riposo meno angosciata.

Ma il Napoli del secondo tempo cala. E’ lento, prevedibile, gioca in orizzontale favorendo il Palermo che si ricompatta dietro la linea della palla, non ha profondità. E’ un giro palla stucchevole che incoraggia l’avversario. Dybala va via a sinistra, crossa, c’è un liscio di Koulibaly a centro-area e Belotti insacca senza difficoltà (61’). Doppietta dell’ex attaccante dell’Albinoleffe e pareggio strameritato del Palermo.

I cambi non scuotono il Napoli. De Guzman per Hamsik (65’), Higuain per Zapata (70’), Insigne per Mertens (83’). Sulla fascia sinistra prima Mertens, poi Insigne sono stati sempre chiusi da uno straordinario Andelkovic. A destra, tramontava la verve di Callejon stremato dai recuperi difensivi. Higuain non incideva. C’era sempre Gargano che si batteva a tutto campo e tentava anche il passaggio decisivo. Il Napoli era una squadra di statuine. Non c’era più benzina, non c’era più lucidità. Tutti a giocare da fermo.

Il Palermo finiva ribaltando il fronte nei cinque minuti di recupero mentre i cross di Insigne e i corner di Callejon si spegnevano sui colpi di testa di Terzi (30 anni, nel Napoli della prima annata in serie C) e di Bamba, l’ivoriano al debutto (1,90).

I fischi finali erano inevitabili. Questo Napoli non sa più vincere e incassa troppi gol. La classifica geme. Lontana otto punti la vetta (Juve e Roma), gli azzurri galleggiano in compagnia di Atalanta, Cesena e Torino più verso il fondo che a centro-classifica.
Mimmo Carratelli

 

NAPOLI (4-2-3-1): Rafael; Henrique, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Gargano, Inler; Callejon, Hamsik (65’ De Guzman), Mertens (83’ Insigne); Zapata (70’ Higuain).

PALERMO (3-4-1-2): Sorrentino; Andelkovic, Terzi, Bamba; Morganella, Rigoni, Barreto (77’ Bolzoni), Daprelà (82’ Emerson); Vazquez; Dybala (62’ Joao Silva), Belotti.

ARBITRO: Doveri (Roma).

RETI: 2’ Koulibaly, 11’ Zapata, 17’ Belotti, 27’ Vazquez, 45’ Callejon, 61’ Belotti.

 

SERIE A – 4^ GIORNATA.

Empoli-Milan 2-2, Cagliari-Torino 1-2, Fiorentina-Sassuolo 0-0, Inter-Atalanta 2-0, Juventus-Cesena 3-0, Napoli-Palermo 3-3, Parma-Roma 1-2, Sampdoria-Chievo 2-1, Verona-Genoa 2-2. Giovedì 25: Lazio-Udinese.

CLASSIFICA: Juventus e Roma 12; Verona, Inter, Sampdoria 8; Milan 7; Udinese 6; Genoa e Fiorentina 5; Atalanta, Cesena, Napoli, Torino 4; Lazio, Parma, Palermo, Sassuolo, Chievo 3; Empoli 2; Cagliari 1.

Una partita in meno: Lazio e Udinese.

PROSSIMO TURNO. Sabato 27: Roma-Verona, Atalanta-Juventus. Domenica 28: Sassuolo-Napoli (ore 12,30), Cesena-Milan, Chievo-Empoli, Inter-Cagliari, Torino-Fiorentina, Genoa-Sampdoria (20,45). Lunedì 29: Udinese-Parma (ore 19), Palermo-Lazio (21).  

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