Così oggi il giornalista Paolo Ziliani scrive sul Fatto quotidiano. «Antonio Conte ha perso la causa: contro chi scrive e Il Fatto (difesi dall’avv. Malavenda). E il Tribunale di Torino – giudice Anna Castellino – lo ha anche condannato a pagare le spese di lite: 14 mila euro. Avevamo scritto solo cose vere, quindi, ai tempi della bufera-scommesse che lo aveva coinvolto a Bari e a Siena: e anche la patente di “Grande Babbeo” era giustificata. Un allenatore cui squalificano 20 giocatori (Bari) che per due anni gli vendono partite sotto il naso e che ha un vice, Stellini, che patteggia 5 anni per innumerevoli illeciti organizzati, come minimo babbeo lo è. D’altronde, il giudice ricorda che fu proprio Conte a dire alla Procura di Bari: “Io oggi me ne esco da qui con questa cosa: che sono un coglione”. Ecco: noi non ci eravamo permessi.»
Antonio Conte perde la causa contro il Fatto quotidiano che lo definì “grande babbeo” ai tempi del Bari delle scommesse
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