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La gufata di Napoli-Torino: 1-5, tripletta di Quagliarella

La gufata di Napoli-Torino: 1-5, tripletta di Quagliarella

Posticipo serale delle 20.45 per le due squadre reduci dalle fatiche di Europa League (in verità 4 perché in contemporanea si gioca anche Fiorentina – Inter), serata gradevole al San Paolo con temperatura che sfiora i 20° e 25 mila le presenze sugli spalti. Il Napoli è chiamato a scacciare la crisi di risultati che lo vede al momento a 11 punti dalla vetta per la roboante vittoria della Juventus sulla Roma per SETTE a ZERO.

Per l’ennesima volta Benitez stravolge tutte le possibili formazioni e schiera Michu al posto di Higuain e De Guzman al posto di Hamsik, rifiata anche Koulibaly sostituito da Henrique. Arbitra Davide Massa di Imperia.

Pronti, via. Batte il Torino che passa palla alla difesa, scambio Glick, Darmian, Peres, Darmian ancora e lancio lungo a scavalcare il centrocampo, spizza di testa El Kaddouri e palla al limite dell’area per Quagliarella, controllo col destro, aggira Henrique e lascia partire un rasoterra imprendibile nell’angolino lontano. Ventidue secondi di gioco, Rafael battuto ed uno a zero Torino. L’attaccante di origini partenopee non esulta. Benitez richiama i propri giocatori dalla panchina. Napoli frastornato. Il gioco riprende ma è sempre il Torino ad arrivare prima sul pallone ed al 13° Basha chiama all’intervento plastico Rafael su tiro dal limite. Calcio d’angolo e raddoppio del Torino, risolve Vives in mischia lasciato solo da Albiol. Col Torino sopra di 2 gol, al San Paolo piovono i primi fischi. Napoli in balia dell’avversario per le conclusioni di El Kaddouri al 25° e ancora Quagliarella al 29°. Benitez effettua il suo primo cambio al 32°, fuori Mertens, dolorante alla coscia sinistra, e dentro Insigne. Questa volta i fischi ricoprono sia l’uscita del belga che l’entrata di Lorenzo. Il Napoli ha un guizzo al 38°: Insigne salta due giocatori sulla fascia, arriva in area di rigore e sulla linea di fondo scarica dietro per De Guzman che calcia altissimo da buona posizione. 43° di gioco ed ancora gol Torino; su capovolgimento di azione da calcio d’angolo del Napoli, Glick spazza via dalla propria area e pesca Quagliarella che ingaggia un duello tutto corsa e fisicità con Albiol, lo spagnolo perde l’equilibrio e Quagliarella s’invola verso Rafael, finta a far sedere il portiere e gol facile facile. 3 a 0 all’intervallo e bordate di fischi che non si esauriscono neanche nei 15 minuti che dividono i due tempi di gioco. Destinatari della contestazione: la dirigenza e Benitez.

Sussulto d’orgoglio al 48°, Inler recupera un pallone con il Toro sbilanciato in attacco, verticalizza per Insigne che viene messo giù in aria di rigore da Darmian, ultimo uomo, espulsione e rigore per il Napoli. Da dischetto Michu segna il primo gol in campionato con la maglia azzurra. 1 a 3 ed il Napoli in superiorità numerica ma la doccia gelata è dietro l’angolo. 55° ripartenza Torino, palla sulla trequarti a Quagliarella che ha di fronte Albiol, l’attaccante vede Rafael avanzato dalla linea di porta e tenta la conclusione da 35 metri che si insacca alle spalle del portiere dopo aver sfiorato la traversa. Hat trick per il napoletano contro la sua ex squadra e applausi dagli spalti alla sua sostituzione un minuto dopo. A gara ormai chiusa, Benitez effettua una doppia sostituzione: fuori Henrique per Koulibaly e De Guzman per Duvan passando ad un 4-4-2. I cambi non sortiscono effetto e ancora in superiorità numerica il Napoli capitola definitivamente all’82°: questa volta è Amauri a beffare la retroguardia partenopea con un colpo di testa su cross di Sanchez. La partita non ha più nulla da dire dopo il gol dell’1 a 5 e tutti i calciatori azzurri sono oggetto di fischi da parte degli spettatori, Callejon, Zuniga e Maggio, su tutti, assenti ingiustificati.

Napoli in silenzio stampa, nessuno della società si presenta alle interviste post gara. Parte anche la contestazione fuori dallo stadio dove i tifosi aspettano la squadra e chiedono un incontro con la dirigenza e i calciatori. Higuain diventa un caso anche senza giocare: non segna in campionato da 175 giorni che la sosta porterà a 189.

Quagliarella ai microfoni Mediaset: “abbiamo fatto una buonissima partita, sono felice di aver portato a casa il pallone dell’incontro, mi spiace per i miei ex tifosi perché ho sempre il cuore azzurro… ma per fortuna hanno capito che non è stata una scelta mia quella di andar via, ora conoscono bene i piani della società ed il perché della mia scelta quattro anni fa”.
Alessandro Mastantuoni

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