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Pagelle severe, si salvano solo Hamsik, Zapata e Koulibaly

Pagelle severe, si salvano solo Hamsik, Zapata e Koulibaly

Le pagelle di Slovan Bratislava-Napoli, a cura di Mimmo Carratelli e Ilaria Puglia

RAFAEL 5,5 – Nel primo tempo sta a guardare. Nella ripresa respinge le due conclusioni di Milinkovic. Seconda partita senza prendere gol (incrocio dei pali dello Slovan nel finale). Continua a non trasmettere sicurezza. Sempre avventuroso nelle uscite e una volta Milinkovic lo grazia battendo fuori.

Impegnato solo una volta: dai commenti che leggo da ieri sera non mi pare se ne siano accorti in molti – 5,5

MAGGIO 4,5 – Rientra e non è un bel rientro. La corsa sulla destra è impacciata, il cross è sempre precario. Ferma in qualche modo Kubic e Peltier. Ma sul suo lato, lo Slovan punge poco.

La domanda è: perché lo facciamo rientrare? (trombiamolo!) – 4

BRITOS 5 – Buona partita. Se la cava contro Soumah. Risolve un errore di Inler. Un avventato passaggio a Rafael. Non è mai una sicurezza, neanche da centrale, il suo ruolo.

Se Britos ripara agli errori di Inler e non commette – mi pare – errori suoi, bisogna dargli almeno un voto in più. E poi non sono d’accordo: nel suo ruolo lo trovo molto più convincente – 6 

KOULIBALY 6,5 – Gran primo tempo. Palla al piede indirizza buoni lanci per l’attacco ed è suo il lancio per il vantaggio di Hamsik. Spazza l’area con decisione. Cala alla distanza quando la squadra si abbassa e lo Slovan preme di più.

Forse dovrebbe riposare un po’ anche lui, ma considerando che è il più forte della nostra difesa, lo preferisco anche un po’ calante nel secondo tempo – 6,5

GHOULAM 4 – Primo tempo tranquillo, poi l’ingresso di Milinkovic che sprinta sulla sua corsia lo manda in tilt. Apre voragini che lo Slovan non sfrutta. È anche vero che Mertens non rientra e lo lascia sempre solo.

Che si sia trattato del “polso di Achille”? perché da quando si è infortunato è irriconoscibile – 4

DAVID LOPEZ 5 – Senza infamia e senza gloria. Lui è solo un mediano che difende.

Una vita da mediano, che grande canzone di Ligabue – 5

INLER 5 – Dallo svizzero ci si aspetta sempre che faccia valere le sue doti tecniche. Rimane nel grigiore che è ormai una costante. Difende, costruisce poco, rallenta sempre il passaggio, non si libera mai al tiro dalla distanza.

Ora ditemi sinceramente se non barattereste le presunte doti tecniche di Inler con la grinta della da voi definita mezzacalzettatraditrice di Gargano. Io sì – 5

DE GUZMAN 4 – Gioca sulla destra al posto di Callejon, ma soprattutto rientra a centrocampo per tamponare la superiorità numerica (mai pericolosa) degli slovacchi. Contributo minimo, prestazione confusa. Un tiro parato (debole) e una conclusione alta. Sostituito al 64’.

Un’incognita (insufficiente) – 4 

CALLEJON 6 – Entra per De Guzman e dà un altro brio alla manovra azzurra contribuendo a far filtro a centrocampo.

Entra lui e il livello si alza – 6

HAMSIK 7,5 – Un gol e l’assist del raddoppio. Per un quarto d’ora è fuori partita, poi entra in gara da protagonista. L’attacco del Napoli trova un suggeritore magnifico che velocizza il gioco, che sa trovare i compagni. Tenta anche di concludere fino al colpo di testa vincente. Un gran ritorno a Bratislava contro la squadra che l’ha visto nascere da professionista. Ovazione all’uscita dal campo (79’).

L’autobus 150 (come lo ha definito Max Gallo) è finalmente passato. Potremmo proporre di giocare sempre a Bratislava: riavremmo Hamsik finalmente in campo a casa sua e neutralizzeremmo il San Paolo. Pensiamoci – 8

MESTO 5,5 – Entra per Hamsik, dà una mano alla difesa, salva su Peltier (81’) e va anche al tiro che Pernis respinge con i pugni (87’).

È stato bello ricordare che esiste – 5 

MERTENS 4 – Un giocatore smarrito. Non attacca e non difende. Tiene troppo la palla e la perde nei contrasti. Cerca la “mattonella” per il tiro, ma non riesce a trovarla. Spreca più di una ripartenza. È irriconoscibile. Resta inspiegabilmente in campo.

Abbiamo recuperato Hamsik (almeno per una sera) e ci siamo persi Mertens. Senza voglia in campo non si può vedere: l’unica cosa che contesto a Benitez è di non averlo sostituito con Insigne – 4 

ZAPATA 6,5 – Bene in partita. Sostiene da solo l’attacco. Una spettacolare fuga al 60’ che non sa concludere con un passaggio positivo e viene chiuso. Esce al 73’

Migliora in un modo incredibile. Qualche altro mese con Benitez (magari un altro anno) e pure se Higuain dovesse andare avremmo il rimpiazzo – 7

HIGUAIN 7 – Il peso della classe. Entra per Zapata e sigla il raddoppio di testa, il suo terzo gol europeo quest’anno.

Due tocchi e un bellissimo gol. Sul mio schermo, causa ritardo da streaming, un minuto dopo l’esultanza del palazzo intero. Ma è stato bellissimo – 7

BENITEZ 7 – Ottava formazione in otto partite, ma è il turn-over che vuole sia per gli impegni ravvicinati, sia per avere tutta la “rosa” competitiva. Fa rientrare Maggio lasciando Zuniga a Castelvolturno. Conferma Koulibaly. Sposta Britos centrale (per Albiol) e ripresenta un disastroso Ghoulam a sinistra. Fa riposare Gargano e impiega Inler sulla linea mediana con David Lopez. Ma lo svizzero non gli dà la qualità nell’impostazione del gioco. In panchina Callejon, inizia con De Guzman a destra più centrocampista che esterno, comunque una prestazione deludente. Risparmia Higuain per 70 minuti ed ha una buona risposta da Zapata. Insiste a tenere un irriconoscibile Mertens a sinistra. Forse poteva entrare Insigne. Ma ritrova Hamsik che decide la partita con un gol e l’assist del due a zero. Azzecca l’impiego finale del Pipita che segna il raddoppio. Brutta partita, ma vittoria meritata. Lo Slovan è poca cosa.

Brutta partita tranne qualche spiraglio di buon gioco, è vero. Ma due gol. Voglio dire che non è stata una vittoria risicata, non mi pare, almeno. Il problema è che noi qua non facciamo gli allenatori, non sappiamo come stanno i giocatori e cosa fanno vedere in allenamento e non dobbiamo combattere, come Benitez, con dei calciatori potenzialmente bellissimi e forti ma ridotti al lumicino da chissà quale patologia cerebrale che li ha attanagliati. Insomma, finché il turnover funziona e ci fa portare a casa i tre punti, nonostante il cattivo gioco, mi va benissimo. La convalescenza è lunga, ma si vince, e vincendo si spera di guarire prima o poi dalla malattia. Vincere è già guarigione se tre punti sono quando vittoria è in saccoccia. Per quanto mi riguarda sono ancora in modalità attesa, con la considerazione, però, che in EL siamo alla vetta della classifica a punteggio pieno. E per raggiungere la vetta non si deve giocare bene, ma vincere. Il campionato è un’altra cosa, il campionato c’è domenica, molti dicono che se vinciamo con il Torino sarà scongiurata la crisi. Io penso che se pure vinciamo con il Torino continueranno a massacrarci le scatole. E penso pure che il campionato sia ancora lungo. Comunque, se vinciamo con il Torino, io esulto come ieri. Me ne vedo bene. Sono – per dirla come Il Ciuccio ieri – una persona semplice, io – 6,5.
p.s. Complimenti a tutti per le probabili formazioni: ci avete preso ancora una volta;-)
Mimmo Carratelli

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