Quella prima e unica volta che è toccato al Napoli di incontrare lo Young Boys, la squadra di Berna prossimo avversario degli azzurri in Europa League, successe quasi mezzo secolo fa, una sera di giugno del 1966. Era il Napoli più allegro della storia con Sivori e Altafini, Orlando in prestito dal Torino, Cuman in porta, Titta Panzanato stopper magro come una acciuga e forte come un leone, Stenti e Zurlini che si disputavano il ruolo di libero, Adorni, Emoli, Vincenzino Montefusco, Gastone Bean e il bombardiere nero Canè. Non c’era Juliano convocato per i Mondiali in Inghilterra. Furono dieci giorni di partite e di mattane per la Coppa delle Alpi in Svizzera. C’era il presidente Fiore e Pesaola governava l’intera compagnia con la risata a salvadanaio e il muso duro con chi batteva la fiacca.
Al torneo, col Napoli, partecipavano la Juve di Cinesino e Del Sol, il Catania di Carmelo Di Bella, la Spal in cui giocavano un ventenne Fabio Capello e l’argentino Massei, e poi Basilea, Servette, Young Boys e una selezione Zurigo-Losanna.
Il Napoli battè 4-2 lo Young Boys con gol di Sivori, Bean, Gatti e un rigore di Canè. Il duello con la Juve infiammò il Napoli. L’ultimo turno diventò decisivo: Napoli contro Servette a Ginevra, Juve contro Selezione Zurigo-Losanna a Losanna.
Il Napoli batté la fiacca e andò sotto di un gol. Pesaola si fece amico l’uomo dei comunicati pubblicitari allo stadio e gli fece annunciare che, alla fine del primo tempo, la Juve stava vincendo la sua partita per 2-0. Quindi affrontò Sivori nell’intervallo e gli disse: “Bella figura che ci fai con Heriberto. Ma non era il tuo nemico alla Juve? Ti sta sfilando la coppa”.
Nel secondo tempo, Sivori entrò in campo come una furia. Pennellò coriandoli di lanci a Canè, Bean e Montefusco che andarono a segno. Napoli-Servette 3-1, risultato ribaltato. A fine gara, Pesaola, che aveva saputo il reale risultato della Juve, scoppiò in una risata: “Vi ho fregati”. Sivori, impaziente, chiese: “Come?”. E il petisso: “Non era vero il risultato del primo tempo della Juve. Me lo sono inventato per darvi una scossa. La Juve, la sua partita, l’ha perduta. Abbiamo vinto la coppa”.
La sera dell’ultima partita a Ginevra, il Napoli fece baldoria in un night. A Canè, che si sarebbe dovuto sposare, impedirono in ogni modo di intercettare ragazze. Scoppiò una rissa. Intervennero i gendarmi che, tra gli altri, ammanettarono Sivori portandolo in guardina. Pesaola riuscì a farlo liberare tre ore dopo. Trovò Omar che piangeva. Ecco, lo Young Boys ci rimanda a questi ricordi.
Mimmo Carratelli (tratto dal Corriere dello Sport del 21 ottobre)