L’infortunio di Lorenzo Insigne è senza dubbio una brutta notizia per il calciatore innanzitutto, ma anche per il Napoli visto l’eccellente stato di forma dell’attaccante napoletano e la sua maturazione tecnica e tattica nella squadra guidata da Benitez.
I tempi medio lunghi (4-6 mesi) di recupero che si prospettano per il giocatore classe ’91 imporranno un intervento a gennaio sul mercato perché diventa indispensabile aggiungere una pedina al reparto degli esterni offensivi al fine di garantire le opportune rotazioni della rosa, ma fino ad allora restano da giocare 5 gare di campionato, 2 di Europa League e la finale di Supercoppa Italiana. Come ovviare all’assenza di Insigne non rinunciando al turnover?
Sia ben chiaro, lo schieramento di base resterà il 4-2-3-1 con Mertens e Callejon esterni, sarà De Guzman ad alternarsi adattandosi sulla fascia, come ha dimostrato di poter fare in esperienze passate. Come prima alternativa tattica si potrebbe considerare quella del 4-3-3 che permetterebbe di sfruttare questi tre calciatori come ali d’attacco “pure”, un ruolo che tutti loro hanno ricoperto molto bene nelle squadre in cui hanno giocato (ricordiamo che De Guzman è esploso nel Feyenoord proprio come ala nel 4-3-3), Hamsik invece tornerebbe a fare la mezz’ala a centrocampo.
Si potrebbero altresì stringere Hamsik e Callejon (oppure De Guzman o Mertens) dietro la punta centrale per schierare un 4-3-2-1 aggiungendo un uomo a centrocampo, un modulo che presuppone una maggior spinta dei terzini sulle fasce (attitudine che i terzini azzurri hanno già) e al contempo una miglior copertura centrale del campo, si tratta del modulo che ha portato molti successi al Milan di Ancelotti e che sta adottando da qualche partita anche Allegri alla Juventus.
Qualora in alcune gare si volesse dare un’attitudine più difensiva alla squadra, si potrebbe trasformare il 4-2-3-1 in un modulo più simile al 4-4-2 facendo occupare una delle due fasce di centrocampo a Mertens o Callejon e l’altra ad un esterno più difensivo come Mesto o Ghoulam, sfruttando al contempo come terzini Henrique o Britos.
Un’altra opzione possibile ma meno probabile, perché comporterebbe un sostanziale cambio di gioco è quella di adottare il 4-3-1-2, riteniamo sia meno probabile perché si dovrebbero usare due punte di ruolo tra Higuain, Michu e Zapata, sviluppando la manovra prevalentemente per vie centrali, un sistema di gioco che quasi mai Benitez ha scelto per le sue squadre.
In conclusione si può dire che l’assenza di Insigne avrà certamente un peso per il prossimo mese e mezzo, ma che Benitez ha tutte le capacità e le possibilità di trovare con il lavoro del collettivo soluzioni che consentano di non abbassare il rendimento della squadra. Non sarà facile ma il tecnico madrileno ha tutta l’esperienza necessaria per gestire al meglio la situazione.