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Così abbiamo fondato il Napoli Supporter Trust, primo esempio in Italia

Così abbiamo fondato il Napoli Supporter Trust, primo esempio in Italia

Siamo tre soci della MPO Trustee spa, Mario Cerrito, Carmine Carlo e Simone Forte, società leader in Italia nel campo dei trust.

Il trust è la nostra passione e la nostra vita, così come il nostro amore per il Napoli.

L’idea di far nascere il Napoli Supporters Trust è venuta a Carmine Carlo il presidente della società che, vivendo tra Milano e Barcellona per lavoro, ha abbandonato Napoli da giovane e sentiva il desiderio di essere coinvolto maggiormente nelle vicende del calcio Napoli e comunque di sentirsi membro di una comunità con la stessa passione per la maglia azzurra così come avviene per i tifosi del Barcellona.

La scintilla è scoccata un anno fa, nell’estate 2013, quando circolarono le prime indiscrezioni a proposito di un possibile approdo di Ibraimovic a Napoli. Cominciammo a sognare di poter aiutare concretamente il Calcio Napoli ad acquistare i cosiddetti top player perché era evidente che la società non avrebbe mai avuto i mezzi per poterlo fare.

Ci ricordammo che anche Ferlaino, senza saperlo, quando acquistò Maradona usò un metodo estemporaneo vicino a quello del Napoli suppporters trust: in pratica si fece affiancare dall’associazione tifosi calcio Napoli i quali sottoscrissero un abbonamento pagando un sovrapprezzo che venne utilizzato anche per acquistare il Pibe de oro dal Barcellona.

Due, quindi, i presupposti che ci hanno spinto in quest’avventura: la passione per il Napoli e l’esperienza in materia di trust. Abbiamo così cominciato a studiare come funzionava all’estero e abbiamo scoperto che soprattutto in Germania ed Inghilterra i supporters trust sono diffusissimi e posseggono anche quote di maggioranza dei top club europei. Non tutti sanno ad esempio che oltre il 70% delle quote del Bayern Monaco appartiene a un supporters trust che ogni anno versa al club centinaia di milioni di euro e contribuisce in larga parte al suo finanziamento e al suo fatturato.

Abbiamo cercato di attingere dal meglio delle singole esperienze europee (Barcellona, Real Madrid, Manchester United, Bayern Monaco) adattandolo alla normativa italiana.

Così finalmente, dopo tanto lavoro, il 30 ottobre 2014, davanti al notaio Branca di Napoli abbiamo istituito il Napoli Suppporters Trust, il primo Supporters trust in Italia di un grande club calcistico.

Chi ama il Napoli immaginerà che la data prescelta per l’istituzione del Napoli Supporters Trust non è stata casuale: il compleanno di Diego Armando Maradona.

Anche la scelta dei primi sottoscrittori non è stata casuale: eravamo in 11 (come una squadra di calcio) e ognuno ha scelto un numero di sottoscrizione. Ovviamente abbiamo quasi litigato per chi dovesse prendere il numero 10 (alla fine la ha spuntata Carmine Carlo, il presidente della MPO trustee).

Ciascuno degli undici sottoscrittori del trust vive in diverse città europee ed italiane, a sottolineare come il progetto voglia coinvolgere i tifosi di tutto il mondo (Barcellona, Milano, Padova, La Spezia, Roma, Napoli). Non ci siamo fatti mancare nemmeno la quota rosa: era presente anche una donna.

La nostra aspettativa e la nostra speranza è che con il Napoli Supporters trust finalmente i tifosi del Napoli di tutto il mondo possano avere l’opportunità di poter dialogare direttamente con la società della squadra per cui fanno il tifo e anche esprimere un loro rappresentante all’interno del Consiglio d’amministrazione degli azzurri.

Perché l’iniziativa abbia successo sono necessarie una grande partecipazione ed adesione dei tifosi. Bisogna trovare almeno diecimila tifosi che credano nel progetto e versino un contributo minimo di 100 euro all’anno per aderire e far parte del Napoli supporter trust.

Vogliamo chiarire lo strumento del Supporters trust è differente dall’azionariato popolare con cui spesso il primo viene confuso dai non addetti ai lavori. Nell’azionariato popolare, infatti, i singoli tifosi possono acquistare personalmente le quote della società e diventarne soci.

Questa opzione in Italia è possibile soltanto per le società quotate in Borsa; poi, però, se le azioni scendono il tifoso subirà perdite economiche.

Con il supporter trust, invece, i tifosi versano la quota di adesione annuale al trust e i fondi raccolti sono destinati alle finalità scelte dagli stessi tifosi. Per cui la società che riceve i fondi è costretta a utilizzarli per quei determinati scopi.

L’obiettivo principale che si propone il Napoli Supporters Trust è quello di poter acquistare una piccola quota societaria del Calcio Napoli e poter avere un posto nel Cda della società per poter esprimere il proprio parere e farsi promotore delle esigenze e dei desideri dei tifosi direttamente con gli organi societari.

Così facendo finalmente i tifosi potranno avere un filo diretto con la società Calcio Napoli e aiutarla a migliorare negli aspetti in cui oggi è ancora molto carente.

Nel Napoli Supporters Trust vige un principio totalmente democratico per cui ogni tifoso che aderisce ha lo stesso potere di voto, a prescindere da quanti soldi abbia deciso di versare. Si evita così il pericolo che chi versa quote di adesione più alte possa avere più voce in capitolo.

In Italia siamo solo all’inizio, ma con grande orgoglio possiamo dire di essere stati i pionieri e speriamo che i tifosi aderiscano in massa per raggiungere nel più breve tempo possibile gli obiettivi previsti.

L’adesione al Napoli Supporters Trust sarà possibile versando al conto corrente del trust la quota di adesione di 100 euro e sottoscrivendo l’atto di trust in vi è inserito tutto il regolamento.

Ulteriori informazioni gli interessati potranno trovarle sulla pagina Facebook del Napoli Supporters Trust (Napoli Supporters Trust) o sul sito internet che presto comunicheremo sulla pagina Facebook. Forza Napoli.
Mario Cerrito, Carmine Carlo e Simone Forte

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