Le pagelle di Napoli-Roma 2-0, di Mimmo Carratelli e Ilaria Puglia.
RAFAEL 6,5 – Una sicura uscita di pugno, una sola vera parata sul suo palo e sul tiro ravvicinato di Florenzi, poi spettatore non pagante della partita.
È uscito tre volte e non abbiamo preso gol dalla Roma, che mi pare essere la squadra più forte e motivata del campionato. Che si fa? – 7
MAGGIO 6 – Gervinho quando gioca sul suo lato non lo spaventa anche perché sono almeno altri due gli azzurri che vanno a chiudere l’ivoriano in soccorso al terzino. Meno addomesticabile Florenzi che gli scappa qualche volta. In avanti, migliora nei cross. Grande penetrazione alla mezz’ora, messo già da Holebas.
Quando Rafael lo ha schiacciato in quell’uscita miracolosa e lui è uscito dal campo lasciandoci in dieci, gliel’ho urlato forte e chiaro: “Maggio, tu mo’ finalmente sei stato trombato, è vero, ma non è questo il momento di schiacciare i maroni a noi ed andartene, santa pace, mo’ devi restare qua”. Mi ha ascoltato – 7
ALBIOL 6 – Con Totti “falso nueve” non ha un avversario diretto da marcare. Gioca in completa tranquillità. Un solo errore, la palla consegnata a Pjanic.
In effetti, ora che ci penso, la vittoria vale doppio perché abbiamo vinto giocando in dieci con un uomo in meno in difesa. Vieni, Raùl, vieniti a pigliare il perdono – 6
KOULIBALY 7,5 – Dominatore assoluto della fase difensiva. Chiude Gervinho in area, ruba un pallone pericoloso a Pjanic, esce anche a marcare Totti, devia in corner due penetrazioni giallorosse insidiose. Ancora nel finale blocca Gervinho. E al 64’ vola d’impeto all’attacco, da ala destra, in un impeccabile contropiede, e serve a Callejon la palla-gol che lo spagnolo non sfrutta con un “cucchaio” troppo morbido.
The black wall. ‘O mur’ ner’. Era ovunque: colossale, monumentale, duro e spigoloso come una roccia ma anche agile come una gazzella. Un fisico spaziale e una cattiveria in faccia da farti mettere paura solo a incrociarlo sul rettangolo di gioco. Ho contato un solo errore nel ribattere una palla. Come dite? Ah sì, che mercato di merda che abbiamo fatto, eh!? Ma jatevenn! – 10
GHOULAM 6,5 – Funziona molto bene la corsia sinistra in tandem con Insigne. Fronteggia le discese di Torosidis, riduce la pericolosità di Gervinho quando l’ivoriano svaria sulla sua corsia, preciso e attento in difesa. Salvataggio con rovesciata acrobatica al 56’.
Una meraviglia l’intesa con Lorenzo. Difende, contrasta, riparte palla al piede. Bellissimo. Mimmo, eccheccazz, non essere così stitico nei voti! – 8
DAVID LOPEZ 6,5 – Inesauribile per quasi ottanta minuti. È un’autentica diga mobile a centrocampo. Pressa sui portatori di palla della Roma. Nainggolan perde il confronto. Esce nel finale per problemi muscolari.
Non è tanto quello che costruisce, ma quello che impedisce agli avversari di costruire. Il centrocampista perfetto per il modulo di Benitez. Sì, sì, come volete voi: un mercato da buttare nella monnezza, sì sì – 9
INLER 6 – Entra per David Lopez (79’), contrasta con efficacia, ma non deve fare molto.
Io gli voglio pure bene, a Gokhan, ma dopo David Lopez sembra un pulviscolo contro luce – s.v.
JORGINHO 7 – Puntuale, preciso. Spesso fa velo a Totti. Ma soprattutto imposta il gioco sganciando palloni filtranti per l’attacco, vanificati dai fuorigioco di Higuain. Copre bene nella fase difensiva. Un solo errore quando innesta una ripartenza di Gervinho (recupera Koulibaly).
Il centrocampo con lui e David Lopez è finalmente un centrocampo: un tandem bellissimo – 8
CALLEJON 7 – Salta spesso Holebas e copre bene la fascia di Maggio sia quando c’è Gervinho sia su Florenzi. Comincia la sua guerra col gol con un incrocio dei pali, sventola dal limite (12’). Arriva col minimo ritardo in scivolata sull’assist di Hamsik davanti alla porta di De Sanctis (40’). Tocca morbido il pallonetto con cui salta De Sanctis in uscita e Nainggolan può salvare sulla linea. Poi centra l’ottavo gol col raddoppio. Prezioso in ripiegamento anche nel finale quando toglie un pallone pericoloso a Gervinho. E sono otto i gol, capocannoniere del campionato.
Splendido gol e splendido lui, ma il cucchiaio, a un certo punto, glielo avrei ficcato in bocca – 8
HAMSIK 6 – Va spesso in marcatura su Keita. Grande assist per Callejon al 40’. Traversa al 43’ a porta spalancata. Cala nella ripresa ed esce dopo un gran lavoro a centrocampo.
Come dite? Gioca solo un tempo? È discontinuo?“Nun me ne fott ‘nu caz” (cit.) – 7
GARGANO 6,5 – Entra per Hamsik (64’). Gioca con una maschera sul viso per lo zigomo operato. Entra subito in partita con grande determinazione. Va a fondo campo e Nainggolan gli sventa in corner la discesa pericolosa. Poi strappa la palla a centrocampo avviando l’azione del raddoppio col passaggio in profondità per Higuain.
Ci voleva la sua grinta per creare le condizioni per far entrare finalmente quella maledetta palla in porta. Bentornato, Walter: stiamo giocando talmente bene che ci serve solo il tuo carattere per sfondare ogni “rezza” – 7
INSIGNE 7,5 – Gran primo tempo. Fa ballare continuamente Torosidis sul quale copre quando il terzino giallorosso avanza. De Sanctis gli sventa un tiro-gol, poi conclude a fil di palo, oltre il legno più lontano, un diagonale straordinario. Mette in mezzo la palla nell’occasione in cui nasce il gol di Higuain. Poi ancora un gran pallone per il Pipita nell’azione che si conclude con la traversa di Hamsik. Esce tra gli applausi al 72’.
No, mi rifiuto, Mimmo. 7,5 è un’eresia. Meriterebbe 25, un encomio in tutte le lingue e una carezza alla barba con scozzetto di incoraggiamento annesso. Mi limito a usare il massimo dei voti e a godere ancora a distanza di ore – 10 e lode
MERTENS 6 – Entra per Insigne. Morbida la punizione parata da de Sanctis. Corre per tutto il campo sul giro-palla della Roma. Si vede meglio in copertura.
Dopo un Insigne così, anche Mertens scompare, il che è quanto dire – 6,5
HIGUAIN 8 – Un gol in acrobazia e l’assist a Callejon per il raddoppio. Quinto gol di seguito. Grande pressione sui difensori della Roma. Nei contrasti deve subire la preponderanza di Mbiwa, ma lotta sempre, rientra, dà una mano al centrocampo. Evita De Sanctis sull’allungo di Insigne, perde il tempo e lo spazio per la battuta a rete e, allora, tocca ad Hamsik che colpisce la traversa. Il leone ha ruggito ancora.
Un gol che me lo sono sognato tutta la notte mentre gli angioletti mi carezzavano la fronte liberandola dai pensieri e dal ricordo delle facce dei tifosacci brutti che abbiamo. Però possiamo stare un po’ più attenti ai fuorigioco, per la miseria zozza infame e ladra? – 8
BENITEZ 8 – Ora ha il “suo” Napoli brillante e pimpante, coraggioso e capace di imporre l’iniziativa all’avversario. Ha preparato la partita al meglio. Squadra subito aggressiva, compatta, pressing alto, due tocchi a centrocampo. Schiera Jorginho e David Lopez ed è una coppia perfetta nei diversi compiti di regia per l’italo-brasiliano e di velo difensivo per lo spagnolo. Koulibaly esalta la tenuta difensiva. Puntuale nelle sostituzioni. Subito Gargano per Hamsik (64’) mentre la Roma accenna a svegliarsi e rinforza l’attacco con Destro e Iturbe. La solita staffetta Insigne-Mertens ed ora è chiaro che è il napoletano a dover giocare dall’inizio. Sostituisce David Lopez con Inler per problemi muscolari dello spagnolo inserito sempre meglio in squadra. Seconda vittoria contro Garcia al San Paolo (tre con la Coppa Italia). È felice e gli si arrossano le guance.
Un Napoli così, finora, non l’ho visto mai. Se non fosse stato per due o tre banalissime e inconsistenti imperfezioni, sarebbe stata la partita perfetta. Di certo, la partita dell’anno, per me, altro che Giang boys. Abbiamo perso una goleada, ma vincere col rischio di infarto continuo a trovarlo meravigliosamente bello. E mi dispiace, mi dispiace tanto per gli sboroni romanisti che ieri sera sono rimasti in silenzio e anche per i napoletani incapaci di godere, che pure loro ieri sera sono rimasti in silenzio. Rifatelo oggi, il sondaggio, se davvero trovate il coraggio e intervistate Behrami, che mi prudono ancora le mani – 10
Bigon – Da quando si fa espellere dal campo, urla e smanaccia contro l’arbitro e il quarto uomo, e da quando si fa intervistare al posto della squadra mi è diventato più simpatico. Ieri sera, però, con l’ironia e il vaffanculo sottinteso, ha superato se stesso. Anche io “ho una serie di jat a fanculo. Ma non ora. Ora mi godo il gioco di prima, le 10 azioni da gol pulite, i due pali, la chiesa in periferia e i sorrisi nostri. Ma mica mi dimentico chi adda j’ a fanculo” (Matteo Forte, La Bibbia, oggi) – 8
Mimmo Carratelli e Ilaria Puglia