ilNapolista

I fan del Newcastle vincono la battaglia, l’allenatore Pardew va al Crystal Palace. «Guai a far bene, i tifosi vorranno sempre di più»

I fan del Newcastle vincono la battaglia, l’allenatore Pardew va al Crystal Palace. «Guai a far bene, i tifosi vorranno sempre di più»

L’ufficialità è arrivata alle 10 di questa mattina, tramite Twitter il Newcastle ha confermato: Alan Pardew ha rescisso il suo contratto per diventare l’allenatore del Crystal Palace.

L’ormai ex tecnico dei Magpies, stanco delle continue contestazioni (qui vi avevamo raccontato della campagna Sack Pardew) e in previsione di un mercato invernale che si annunciava povero di acquisti e ricco di cessioni importanti, ha preferito andare altrove.

Per il calcio italiano sarebbe insolito il passaggio di un tecnico, nel corso della stagione, ad una diretta concorrente. In Premier non è il primo caso; solo per citarne uno, già nel 2010 Owen Coyle lasciò il Burnley per firmare con il Bolton.

In un’attenta analisi il Mirror spiega “perché Pardew è perfetto per il Crystal Palace e il Crystal Palace è perfetto per luiIl calcio è nulla senza emozioni. Questo probabilmente chiarisce perché Steven Parish (proprietario del Crystal Palace) ha ingaggiato l’uomo che una volta l’ha fatto piangere. Pardew è diventato un beniamino degli Eagles quando nel 1990 segnò il gol decisivo nella semifinale di FA Cup contro il Liverpool. Il suo colpo di testa, durante i supplementari, consentì al Crystal Palace di accedere, per la prima volta nella sua storia, in finale di coppa.”

A Londra il tecnico potrà contare, oltre ad pubblico finalmente amico, sul sostegno della sua famiglia che abita a Surrey, distante pochi chilometri dai campi d’allenamento del Palace. Certo non sarà una sfida semplice, “Super Al” (come fu ribattezzato dai tifosi) dovrà risollevare il Crystal Palace da una situazione di classifica molto complicata.

Sam Allardyce, tecnico del West Ham, ha detto che l’addio di Pardew è frutto di rabbia ed impazienza della vita moderna: «i tifosi di oggi sono fomentati dai cambiamenti della vita e da come loro reagiscono. Tutti i media hanno reso le persone meno pazienti, se c’è meno pazienza, ci si arrabbia più velocemente di prima, c’è più gente che dimostra la loro disapprovazione con pochi risultati. Alla fine, realisticamente, devi accettare che ci siano club economicamente più forti; molti economisti ritengono che queste squadre occuperanno posizioni di classifica in linea con la loro forza finanziaria. Ci sono casi eccezionali in cui raggiungi un risultato superiore alle attese, ma questi exploit possono diventare pericolosi. Se non continui a ottenere risultati eccezionali sarai oggetto di critiche da parte dei tifosi perché loro si aspettano sempre un risultato migliore della stagione precedente. Dobbiamo convivere con questo mondo che sta cambiando.”

In effetti i cambiamenti, a cavallo tra il boxing day e il nuovo anno, non sono stati pochi sulle panchine di Premier. Pardew al Crystal Palace sostituirà Neil Warnock, primo esonero stagionale. Lo stesso Warnock, che ha ammortizzato il colpo dicendo che avrà più tempo per guardare la serie Downton Abbey, era stato nominato allenatore verso la fine d’agosto quando Tony Pulis (vincitore del premio allenatore dell’anno) si era dimesso 48 ore prima dell’inizio del campionato per dissapori con la proprietà sulla campagna acquisti. Se ancora non avete i giramenti di testa, vi basterà sapere che lo stesso Pulis sostituirà Alan Irvine sulla panchina del West Bromwich.

Questa girandola, che ricorda il gioco delle sedie musicali, per ora lascia scoperta la panchina del Newcastle. La guida è stata affidata momentaneamente a John Carver che ha condotto la squadra nel pareggio casalingo contro il Burnely. L’ex allenatore in seconda si affida allo spirito di Bobby Robson, di cui è stato assistente, sicuro che veglierà su di lui. «Per qualche ragione – ha continuato Carver – questa settimana ho iniziato a leggere l’autobiografia di Sir Bobby, c’era un messaggio su una delle prime pagine del libro “Grazie per questi fantastici 5 anni, sarebbero dovuti essere più lunghi. Saluti Sir Bobby”».

La situazione a St. James Park è complicata. Kevin Garside dalle colonne dell’Independent, si chiede: “perché nessuno vuole lavorare al Newcastle? E’ una deprimente dimostrazione dello stato del calcio moderno, di cui la proprietà del Newcastle è un esempio. Mike Ashley (proprietario del Newcastle, nel frattempo in vacanza alle Barbados) non ha depauperato il patrimonio del Newcastle, piuttosto ha inaridito il suo cuore. Il club che Bobby Robson conosceva, che Alan Shearer ha preferito al Manchester United, non esiste più. L’acquisto per 134 milioni è stato completato sei anni fa. Il club era una parte dell’identità della città, come l’estrazione del carbone e la costruzione di navi. È stato costretto a fare i conti con una nuova realtà, Ashley ha distrutto il legame spirituale con la comunità attraverso un processo di mercificazione.”

All’Independent ha risposto in parte il direttore del Chronicle of Newcastle, Mark Douglas: “È impossibile lavorare al Newcastle? Quasi, ma era il modo in cui Pardew ha voluto farlo. Lavorare al Newcastle non è così negativo come si crede”.

Intanto gli ideatori della campagna “Sack Pardew” festeggiano, sia per il raggiungimento del loro obiettivo sia per i 3,5 milioni di sterline che finiranno nelle casse del Newcastle per il passaggio di Pardew al Crystal Palace. Ora il loro obiettivo è incoraggiare Ashley a nominare un manager per rendere più forte e più solida la squadra. Tra i nomi che sono circolati c’è anche quello di Rafa Benitez. Spiace deluderli, tène ’o cche fà.
Alfonso Noël Angrisani

ilnapolista © riproduzione riservata