Il St. Totterigham’s Day è il giorno della stagione in cui si ha la certezza che il Tottenham non potrà raggiungere l’Arsenal in classifica. Il 28 aprile 2014 si è celebrata per la diciannovesima volta consecutiva questa ricorrenza, per evitare l’onta del ventennale gli Spurs si affidano ad Harry Kane. Manca ancora molto al termine del campionato, ma a giudicare dall’ultimo North London derby il 7 febbraio scorso, il Tottenham sembra aver trovato finalmente quella determinazione che negli anni scorsi è mancata.
L’artefice di questo cambio di mentalità è in primis Mauricio Pochettino, il tecnico argentino grazie ad una dura preparazione estiva, ha instillato nella squadra fiducia e sicurezza. L’obiettivo di Pochettino è “rompere” i giocatori completamente e farli ricrescere più forti, anche utilizzando metodi non convenzionali. Come a Southampton dove faceva correre i giocatori sui carboni ardenti oppure colpire con delle frecce le loro clavicole, come test di forza mentale e fisica. Lambert ex attaccante del Southampton ai tempi di Pochettino, ora a Liverpool, commentando i metodi del tecnico ha dichiarato: era una sfida mentale, sapevi che nulla di peggio poteva accaderti durante la stagione”.
Non è un caso quindi che il Tottenham, con il Liverpool la squadra con il maggior numero di partite disputate tra le squadre di Premier League, sia in piena corsa per un posto in Champions League, finalista di Coppa di Lega ed ai sedicesimi di Europa League dove incontrerà la Fiorentina (una squadra, a detta di Pochettino, con un tipo di gioco molto spagnolo).
Paul Scholes, ex gloria dello United ed ora columnist per l’Independent, a proposito del tecnico argentino scrive: Pochettino penso sia il miglior giovane allenatore in circolazione. Quello che mi piace è il suo modo di mantenere il controllo, quello dei suoi giocatori e del loro modo di giocare. È sicuro senza essere arrogante e la sua squadra gioca con grande energia. Non aveva molti soldi da spendere, ma è stato coraggioso nello scegliere giocatori giovani a discapito dei più esperti Adebayor, Soldado e Paulinho. Riconosco che Sherwood (ex allenatore del Tottenham, da qualche giorno all’Aston Villa, ndr) ha dato a diversi giovani giocatori la loro prima chance e Pochettino ha dimostrato fiducia in loro”.
Uno dei ragazzi che ha tratto maggior vantaggio dalla cura-Pochettino è stato Harry Kane. “Non è stato un bel momento durante la preparazione estiva – ha dichiarato l’attaccante – c’erano doppie sedute di allenamento, momenti in cui spingevi te stesso al limite, ma lo stavi facendo per migliorarti”. Un duro impegno che si è tradotto in 13 gol in campionato, più della metà solo in questo inizio di 2015, non è un caso dunque che sia stato premiato come miglior giocatore del mese di gennaio. Basti pensare che prima della tripletta di Messi al Levante domenica pomeriggio, Kane condivideva con il talento argentino il maggior numero di reti siglate nel 2015. La stampa inglese si è dovuta quindi arrendere alle facili ironie sul perchè Harry Kane sia meglio di Leo Messi, ma non ad improbabili comparazioni (valide momentaneamente in termini statistici però fragili dal punto di vista qualitativo) tra l’attaccante degli Spurs e la BBC (Benzema, Bale e Ronaldo).
Dal punto di vista tecnico, Harry Kane è un attaccante moderno e completo nonostante sia alto 1,90 m. È chiaramente molto forte di testa, ma anche un ottimo destro. Non è la classica prima punta possente fisicamente ma statica, pur non essendo velocissimo svaria su tutto il fronte d’attacco per far salire la squadra. Il 1° gennaio contro il Chelsea ha messo in forte imbarazzo i centrali difensivi di Mourinho, dando un saggio del suo strapotere fisico e così subito soprannominato Hurricane (uragano in inglese con relativa clip) a causa dell’assonanza della pronuncia con il suo nome.
Come succede spesso a chi è giovane e con gran talento, i paragoni si sprecano. Paolo Di Canio, commentatore per Fox Sport, l’ha accostato a Preben Elkjaer Larsen, l’attaccante danese del Verona campione d’Italia che segnò alla Juventus senza scarpa. C’è chi come come l’attuale allenatore del Newcastle Carver ad Alan Shearer “Harry Kane è probabilmente la cosa più vicina che ho visto ad Alan Shearer, sta lavorando duramente e ha talento. Penso che sia preparato mentalmente, parla bene di fronte alle telecamere ed ha personalità, se continua così avrà un futuro luminoso.” Carver parla con cognizione di causa in quanto ex assistente di Bobby Robson proprio negli in cui Shearer era l’incubo di tutta la Premier.
Kane invece dichiarò di ispirarsi al suo idolo d’infanzia Teddy Sheringham: è stato un grande attaccante, molto bravo in area di rigore. Crescendo l’ho usato come modello e se potessi segnare molti gol come lui, non sarebbe male.”
Nell’ascesa di Harry Kane c’è sicuramente del talento e grandissima determinazione, tutti elementi che insieme alla giovane età, ha appena 21 anni, si sposano perfettamente con la filosofia di Pochettino. Infatti per il tecnico “Se si dispone di giocatori con potenziale di prima squadra, perché non dovrei farli giocare? Questa è la nostra identità. Dobbiamo dare a questi giocatori la possibilità di mostrare il loro valore. Forse noi siamo coraggiosi. Quando facciamo giocare un giocatore è perché è pronto. A volte si vince e a volte si perde, ma quando si ritiene che il giocatore è pronto, perché non dare loro l’opportunità di giocare? Nella prima stagione all’Espanyol abbiamo fatto esordire 25 giocatori dell’academy.” Pochettino ritiene che allenare giocatori giovani richieda pazienza. “È difficile, molto difficile. È più facile allenare giocatori più anziani perché sono già sviluppati. Devi essere paziente e penso che il mio staff ha questa qualità“.
Kane, pur giovanissimo, è già uno dei leader dello spogliatoio, il capitano Kaboul ed uno dei vice Adebayor sono stati scartati da Pochettino. Nelle ultime partite la fascia è sul braccio del portiere Lloris, che commentando i progressi di Kane, ha dichiarato: “Non sappiamo dove sia il suo limite. È la stessa cosa di Eriksen, lui ha talento e lavora duramente ogni giorno. Lavora prima per la squadra e poi pensa a se stesso. Questo è molto importante. C’è un grande spirito qui e si può avvertire ogni giorno, sia dentro che fuori dal campo”.
Harry Kane in questo momento è al centro dell’attenzione, i giornali si chiedono se finalmente l’Inghilterra abbia trovato il suo numero 9. Il ct inglese Hodgson lo sta monitorando e ha confermato che sarà prossimamente convocato dalla nazionale maggiore per le sfide contro Lituania ed Italia.
Anche David Beckham è intervenuto su Kane: “Vedere come sta giocando in questa stagione spiega perché tutti stanno tessendo le sue lodi. Ha 21 anni, sta lavorando duramente e sta dimostrando di avere la testa sulle spalle.” L’attaccante del Tottenham potrebbe esordire in nazionale alla stessa età di Beckahm “Ha già dimostrato di essere pronto – ha concluso l’ex centrocampista dello United – non importa che età hai, se sei abbastanza bravo dovresti giocare”.
Per ora Kane si gode il successo “limitandosi” a sovvertire le gerarchie nei derby di Londra, dopo aver abbattuto il Chelsea, è toccato a Wenger essere travolto dalla doppietta dell’uragano Kane. Si dice spesso che un derby valga mezza stagione e che gli dei del calcio siano vendicativi con chi si macchia di “hybris”. Hanno così voluto punire il tifoso dell’Arsenal che a margine della schiacciante vittoria contro l’Aston Villa, ed in vista del derby, spavaldo si chiedeva “Chi è Kane?”. Quello stesso tifoso al termine della partita era stato ripreso dalle telecamere con espressione basita, intervistato nel post-derby è apparso incredulo e balbettando ha accusato l’arbitro di non aver concesso un rigore all’Arsenal.
I tifosi del Tottenham sono entusiasti, uno dei migliori talenti del calcio inglese veste la loro maglia, ma sopratutto è uno di loro: He’s one of our own / He’s one of our own / Harry Kane, He’s one of our own. Già, perchè Harry Kane pur avendo qualche trascorso nell’Arsenal, è un prodotto del vivaio del Tottenham, quella tra l’attaccante e gli Spurs è una storia d’amore che ha raggiunto già 10 anni.“Avevo 11 anni quando mi sono iscritto al club, ho iniziato gli allenamenti a Middleton House, dove siamo ora (il nostro centro d’allenamento, Hotspur Way). Ero davvero felice di giocare per gli Spurs”.
Chiaramente l’attaccante inglese ha destato l’interesse di molte squadre, in particolare del Real Madrid che dopo Modric e Bale proverà a strappare al Tottenham un altro talento. Per ora Harry Kane prolungando fino al 2020 il contratto firmato in estate, ha giurato amore eterno agli Spurs, ma le promesse si sa, spesso le porta via il vento. O un uragano.
Alfonso Noël Angrisani