Chi ha seguito un po’ la rubrica sa che soffro di ansia Chievo (e non sono il solo), sa del Tavor, dello Xanax, delle paure, dell’insonnia. Ma tu vedi se uno non deve dormire per colpa del Chievo, come se non bastasse Britos a provocare l’insonnia. Ricorderete che il Chievo per me è il Real Madrid. Paloschi è Bale. Pellissier è Cristiano Ronaldo. Il portiere, chiunque giochi, è Casillas. Immaginate, dunque, la mia gioia quando ieri sera verso le otto ho scoperto della vittoria del Napoli. Il primo pensiero è stato: abbiamo espugnato il Bernabeu, finalmente. Ieri sera stavo a Milano, stamattina niente treno. Mi sono detto: guardiamoci questa Domenica Sportiva, per una volta. Mamma mia, che tristezza. E che uallera. Devo dire che Tardelli si difende bene. Civoli, invece, crede di essere un umorista, è lì che fa il figo, Zazzaroni lo guarda come a voler dire: “Guarda che il figo sono io”. No comment sulla Gandolfi, vabbè. E Mondonico? Che avrebbe voluto chiedere del perché Nocerino si fosse presentato, per l’intervista, in abiti civili. Ne vogliamo parlare? Alla fine mi sono scocciato, ho guardato due minuti di sintesi del Napoli su youtube e sono andato a dormire.
Apriamo il capitolo nuovo cornetto. Avevo anticipato, nell’articolo della scorsa settimana, che al più presto avremmo dovuto trovare il cornetto Strinic, non mi sbagliavo. Strinic ha giocato, ancora una volta, una splendida partita, ha fatto l’assist per il gol decisivo di Gabbiadini, si è quindi meritato il cornetto nominale, cornetto al pistacchio, gentilmente fornito dal Caffè Scala di Milano. Siccome non siamo a dieta, non possiamo non nominare un cornetto Gabbiadini, e infatti lo nominiamo. A Manolo, il migliore in campo, assegniamo il nuovissimo cornetto alla ricotta. Ripieno che si mette sullo stomaco dei portieri avversari. Tra pistacchio e ricotta sto a posto fino a stasera, il Napoli tutta la settimana. Peccato per il rimpallo del primo gol, quella splendida azione tra il Pipita e Gabbiadini avrebbe meritato una segnatura diretta, abbiamo dovuto aspettare il doppio turno o rimbalzo. Britos, che non riesce a non essere protagonista, si è messo d’accordo con Rafael: «Uè Rafi, ma pecché nun facimme nu doppio rimpallo pure nuje?». Rafael, che è un generoso, l’ha subito accontentato. In settimana tutti e due a grigliare, jamm’ bell’.
Ho trovato Zuniga, ho avvertito la redazione, Anna Trieste, eccetera. Ora dobbiamo trovare il modo di far arrivare la notizia in sede. Sappiate, però, che sarà difficile farlo tornare, Camilo si è messo nel commercio, vende le scarpe. Brutti modelli, devo dire, ma bisogna accettare la sua scelta, facciamocene una ragione. Addio Camilo, ricordati, però, che il commercio è difficile. Il negozio l’ha aperto a Milano, in via Torino. Che ognuno scelga la propria strada, noi le scarpe, però, andiamo a comprarcele da un’altra parte.
Behrami ieri si è alzato di ottimo umore, era felice. Figuriamoci, avrà pensato, giocano contro il Chievo, si intossicheranno la domenica. Verso le ventuno gli ho telefonato per sapere come stesse, ma il cellulare era staccato. Ho telefonato al suo amico Montero, che mi ha detto che nel tardo pomeriggio ha avuto un leggero malore ed è stato ricoverato al Cardarelli di Amburgo. Niente di grave, per fortuna. Valon, guarisci presto e accendi il cellulare.
Note a margine:
– Non dover comprare la Gazzetta è gioia pura
– A Milano, stamattina, il cielo è azzurro Napoli
– Tre vittorie di fila, rotazione dei giocatori, il metodo Rafa funziona (avvertite Skysport)
– L’abbiamo prenotata questa convergenza ai piedi di De Guzman?
Gianni Montieri