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Napoli-Sassuolo 2-0, le pagelle / Gargano, piccolo grande guerriero. La strana coppia si divide su Benitez

Napoli-Sassuolo 2-0, le pagelle / Gargano, piccolo grande guerriero. La strana coppia si divide su Benitez

Le pagelle di Napoli-Sassuolo 2-0, a cura di Mimmo Carratelli e Ilaria Puglia.

ANDUJAR 7 – Due partite in Europa, due in Coppa Italia ed ora il debutto in campionato. Rafael giocherà giovedì contro il Trabzonspor. Due gol incassati in cinque partite, quattro volte la porta imbattuta. Esperienza e sicurezza. Esce sollecitamente due volte fuori area e spazza di piede. Straordinaria parata all’incrocio sul gran sinistro di Magnanelli nel finale quando il Sassuolo tentava di accorciare le distanze e fare il colpo col Napoli in dieci (espulso Mertens).

Che dire… ho vissuto come un tradimento vederlo tra i pali, Dio non voglia che Rafael possa essere considerato bruciato, ma lo stesso Dio renda grazie per sempre ad Andujar – 7

MAGGIO 5,5 – Floro Flores arretra in copertura e l’azzurro può spingersi avanti con le solite indecisioni sul cross. Però ne infila uno magnifico per Zapata e poi, su corner, va a concludere alto di testa. Per correre, corre.

Io direi di considerare solo quel cross, sei d’accordo? – 6

ALBIOL 6,5 – Gioca molti palloni, avanza, tenta di imbeccare l’attacco. Zaza non lo impegna molto. Nella ripresa un paio di errori.

Abbiamo detto tante volte che Albiol era irriconoscibile, vogliamo parlare della zuppa di Zaza di ieri sera? Irriconoscibile. È la prima volta che schiero uno al Fantacalcio e prego che abbia 0 in pagella. Credo di esserci riuscita – 6,5

KOULIBALY 6,5 – Il più solido nelle retrovie. Due eccellenti chiusure, una su Berardi, l’altra su Zaza. Con Albiol che avanza, resta solo e sicuro a proteggere la metà campo azzurra. Un colpo di testa alto davanti alla porta di Consigli.

Una sicurezza là dietro. Impenetrabile. Bentornato Kouli – 6,5

GHOULAM 5 – Gli tocca Berardi, l’avversario più pericoloso. Resta spesso frenato. Quando avanza sbaglia i cross, fuori misura. Meglio nella ripresa quando ha una maggiore iniziativa. Strinic fuori per il mal di denti.

Non fa niente che sbaglia i cross. Salviamo però i denti di Strinich, sempre – 5

GARGANO 8 – Un piccolo, grande guerriero. Primo tempo da dominatore in una squadra troppo sbilanciata in attacco. Conquista palla e calibra più di un lancio al millimetro per Zapata e Callejon. Spazza l’area con decisione. Corre sul lato di Ghoulam dove il Sassuolo è più pericoloso con Berardi. Blocca anche Zaza. Nella ripresa accusa forse la stanchezza per il gran prodigarsi. Ammonito per un fallo su Magnanelli. Non si arrende mai. Recupera le energie e torna al suo fantastico livello nel finale. Offre una ennesima palla a Callejon che la spreca (87’).

Quello che ha di bello e grande è il cuore. Combatte, corre, spende tutto quello che ha e… sorride. Sì, sorride. Il sorriso di Gargano è immenso quanto il suo cuore. Che meraviglia la sua forza, che meraviglia poter dire “Grazie”. Che meraviglia vederlo lì al centro e pensare che sta facendo di tutto per ripagare la fiducia del mister. Perché di questo si tratta: Walter è il miglior prodotto della cura Benitez. Il lavoro paga, e riempie il cuore d’amore – 8

DAVID LOPEZ 5,5 – Ordinato, qualche spunto in attacco, ma scompare nel paragone con Gargano. Non è un lottatore. Gioca semplice, in difficoltà contro Magnanelli.

“Scompare nel paragone con Gargano”. Mimmo, ti voglio bene, tanto – 5,5

GABBIADINI 5 – Il piede sinistro fatato si blocca dopo quattro gol in cinque partite. Punge poco. Dovrebbe avere buon gioco contro Biondini che non è un vero difensore e accusa molto disagio. Si sposta da destra a sinistra, ma continua a incidere poco. Torna a destra nella ripresa. Un paio di giocate, un paio di punizioni “pennellate” ma non efficaci. Esce al 66’.

Perdonato. Sarà per la prossima volta. Mi basta avere Zapata che scassa tutto – 5

MERTENS 4 – Entra per Gabbiadini restituendo a Callejon la fascia destra. Sulla sua rimessa laterale (emulo di Ghoulam) Zapata difende palla in area toccandola per il raddoppio di Hamsik. Resta in campo cinque minuti, espulso per un fallaccio su Missiroli nella metà campo del Sassuolo. Forse soffre per non essere più titolare.

Cinque minuti di gioco. Ma che fallo idiota, santa pace. Espulsione esagerata, ma che fallo stupido che ha fatto, inutile. Ringraziamo il Padreterno che non ci ha penalizzati – 3

HAMSIK 6 – Dirige il gioco azzurro, si propone, porta palla avanti, ma spesso è impreciso e perde più di un pallone. I suoi lanci sono fuori misura. Però è suo l’assist per il gol di Zapata e poi va in gol a sua volta. Esce all’82’.

Gol, il suo gol. Grandezza divina, ha segnato un gol. Felicità – 6

DE GUZMAN 4,5 – Entra per Hamsik. Il Napoli è in dieci e c’è bisogna di una presenza più concreta a centrocampo. Una conclusione fuori (il gol resta sempre lontano) e un passaggio di ritorno sbagliato a Callejon, in un rapido favorevolissimo contropiede. Mediocre. Forse ha bisogno di giocare dal primo minuto per carburare.

Mio marito sostiene che si sia fumato tutte le sue cartucce nelle prime giornate di campionato e che ora non si ricordi neppure i fondamentali. E forse ha ragione – 4

CALLEJON 5 – Comincia a sinistra con Gabbiadini a destra. Poi i due si cambiano di lato. Continua a non incidere sulle partite. Appena un gol nel ritorno dopo che ne aveva segnati otto nelle prime dieci giornate. Esce negli ultimi minuti. Nel finale, imbeccato da un lancio di Gargano, mette fuori il diagonale da destra, oltre il palo più lontano.

Quel gol era il suo gol. Quanti ne ha segnati così? Come ha fatto a sbagliare?? Esce tra gli applausi, mentre scapuzzèa perché non se ne capacita neanche lui. Gli farà bene, lo sento – 5,5

MESTO s.v. – Entra per Callejon all’88’. Il Napoli in dieci deve difendere. Ma non ha modo di esibirsi, sostituzione tranquilla.

Quando Giandomenico è entrato in campo mio figlio ha chiesto se fosse un giocatore nuovo… ahahha! – s.v.

ZAPATA 7 – Comincia bisticciando col pallone, poi impone la sua fisicità (1,87) contro Acerbi (1,92). Fa salire la squadra, tosto nei contrasti, riesce a difendere palla, scatta. Sfiora il gol di testa, sul cross di Gabbiadini. Ne sfiora un altro, sempre di testa, ma era sulla linea di fondo sul cross di Maggio, la palla passa davanti alla porta, posizione impossibile. Col passare dei minuti, comincia a far sentire il suo peso. Va a segno sull’assist di Hamsik lottando contro tre difensori, riesce a non perdere palla e infine la calcia rasoterra, settimo gol stagionale, quinto in campionato. Si esalta e serve ad Hamsik la palla del raddoppio dopo averla difesa dalla pressione di Acerbi. Finisce in crescendo. Va via di forza ai difensori.

No, scusa, quello perde palla, la recupera con un rimpallo fortunato, si siede a terra, si rialza da seduto, che neanche a un grissino riesce con quella facilità, figuriamoci a uno della sua stazza, va in gol, uno straordinario gol, e tu gli metti solo 7? E no, Mimmo, non ci siamo proprio. Dice bene Antonio D’Ambrosio: “Ho visto gente infortunarsi solo guardandolo”. Io lo amo – 8

BENITEZ 5 – Stavolta la formazione, contro un Sassuolo agile e pericoloso, non sembra azzeccata, troppo sbilanciata in avanti con Gabbiadini, Callejon (a sinistra!), Hamsik, Zapata. Rinuncia a De Guzman, in panchina fino all’82’. Lo salva Gargano con una grandissima prestazione a centrocampo. L’inesauribile uruguayano regge da solo nella zona nevralgica. E la difesa tiene, salvo a sinistra dove Berardi è pericoloso (due palle-gol fuori). Inserisce Mertens per Gabbiadini e il belga si fa espellere subito. E’ possibile che Callejon e Mertens, non più sicuri di essere titolari, stiano mollando. Nel finale inserisce De Guzman e, negli ultimissimi minuti, Mesto. Squalificato Higuain, ottiene da Zapata i due palloni della vittoria (un gol e l’assist del raddoppio).

Non sono d’accordo con te. La formazione che ha messo in campo è stata dettata dal fatto che sapeva che dovevamo assolutamente segnare un gol in più. Non importa quanti ne avremmo presi, l’importante era segnarne uno in più e portare la vittoria a casa. Questa partita era come una finale di coppa, Mimmo, non raccontiamoci storielle. Non c’era il Sassuolo, dall’altra parte, c’erano in palio i tre punti dalla Roma e il villaggio al centro del nostro mirino e lui ha schierato un Napoli pericoloso, certo, sbilanciato, ma l’unico Napoli che poteva vincere, e così è stato. Eppure ha tradito Rafael. Non è da lui, non me lo aspettavo. Ma sono convinta che se ha deciso di lasciarlo in panchina non è stato perché non si fida di lui ma perché glielo ha chiesto Cabral. Sì, deve essere così. Perché Rafa non dimentica i suoi, non li brucia, non gli affossa la mente sotto palate di schifezze urlate al portiere dai tifosi. Rafa sa quello che fa e nessuno di noi è in grado di giudicare ciò che lui vede ogni giorno, ciò che lui sente, quello che dice. Rafa è fiducia, rispetto, lavoro, come nel caso di Gargano. Forza, Rafa, portaci lontano, verso il secondo posto, verso quelli lassù, che voglio rincorrere fino alla fine. Io ci credo, ci ho sempre creduto e mi sono giocata un paio di cene a fine campionato che voglio riscuotere Che grande Napoli, che bellezza. Oggi piove e mi sembra che ci sia l’arcobaleno. Una partita da rivedere ancora, non fosse che per guardare Zapata che si rialza senza lasciare la palla e che va in gol. Ci credono anche loro, non smettiamo di crederci, è troppo bello avere qualcosa in cui credere. È troppo bello essere rafaeliti. E Forza Napoli. Sempre – 7
Mimmo Carratelli e Ilaria Puglia

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