Le pagelle di Trabzonspor-Napoli 0-4, a cura di Mimmo Carratelli e Ilaria Puglia
ANDUJAR 6,5 – Un solo vero tiro in porta (47’ Zengin) e lo devia con una mano in corner. Un’altra parata in angolo di pugno. Sicuro nelle uscite basse (48’ su Cardozo), sicuro nelle prese alte. Parato un facile colpo di testa di Yilmaz. Seconda partita in Europa, dopo quella con lo Slovan Bratislava, porta imbattuta.
La veridad? Mi sta antipatico. No, perché mo’ tutti a inneggiare a Gianduia, qua. Ma quando ce lo siamo comprati era lo scarparo loro. Echlibrio, por favor, e salvate il soldato Rafael. Eccheccazz – 6
HENRIQUE 7 – Con Maggio in panchina, il brasiliano torna in squadra con una grande prestazione. Non solo il gol che apre la partita, attento nell’area turca a ribattere di testa in rete la respinta del portiere. Nel primo tempo è sul suo lato che il Trabzonspor cerca di sfondare. Lui blocca l’esterno sinistro svedese Zengin, Gabbiadini arretra per contrastare le discese del terzino Dogan. Poi spinge in continuazione, quasi un attaccante aggiunto alle spalle degli attaccanti di ruolo. Secondo gol in maglia azzurra.
Premessa: come spesso accade quando il Napoli gioca alle 19, non sono riuscita a vedere la fetente di partita con il fetente dello streaming. Ma dico io, tutti voi napoletani all’estero, come fate? Si blocca di continuo, non si vede niente, non si capisce chi segna e, soprattutto, si sente l’esultanza di chi ha Mediaset Premiun almeno 15 secondi prima che il monitor del pc ti faccia vedere il gol. Troppo stress. Come apprendere da te, Mimmo, che ieri in campo c’era Henrique. Ero convinta che il gol l’avesse segnato Maggio ed ero pronta a dargli sette. Uff – 7
ALBIOL 7 – Praticamente senza un avversario diretto. Il centravanti Cardozo, cannoniere del Trabzonspor, gira al largo. Allora avanza palla al piede e lancia per Gabbiadini (terzo gol). Una partita autoritaria contro i fantasmi dell’attacco turco.
A secondo tempo inoltrato mio figlio, il più piccolo, mi ha chiesto: “Ma non gioca Albiol?”. Ora, che tu gli abbia dato 7 e abbia definito la sua partita “autoritaria” mi fa dubitare su chi abbia ragione, se tu o mio figlio! – 7
KOULIBALY 6,5 – Si mangia un gol davanti ad Arikan (ma rimedia Henrique). Solido come sempre, imbattibile nel gioco alto. Spesso ultimo difensore. Meno propositivo di Albiol.
Albiol è stato più propositivo di Koulibaly? Parafrasando una serie tv degli anni ’80 mi viene da chiederti: “Che cavolo dici Willis?” https://www.youtube.com/watch?v=A6mHF-6wntY Davvero fai? – 6,5
GHOULAM 6 – Nella ripresa ha più lavoro quando Zengin si sposta sulle sua fascia in tandem con Atik. Se la cava senza strafare. Una rimessa lunga per Zapata (80’), ma il “giochino” stavolta non riesce.
Zengin, Atik, Trebisonda, Trabzonspor… santa pace, pare uno scherzo di Carnevale! – 6
GARGANO 6,5 – Preciso e instancabile. Gioca d’anticipo su Hurmaci. Non pressato, si diverte a dar palla e va anche al tiro (una buona conclusione bassa, deviata in corner). Esce a fine primo tempo.
Che peccato essermi persa Walterone che si diverte. Sono certa che sei stato stitico nel voto. Dici la verità, se io avessi visto la partita, secondo te gli avrei dato almeno 8? Sì? – 6,5
DAVID LOPEZ 6 – Sostituisce Gargano nella ripresa. Col Napoli che continua a fare la partita e con pochi problemi difensivi, si inserisce in attacco con buoni disimpegni.
Su Lopez dai sempre giudizi sottotono, opachi. Non ho capito se ti piace oppure no. Però mi rendo conto, anche dai commenti che sento in giro, che il suo essere rilevante senza essere appariscente lo penalizza. Avrebbe dovuto nascere vent’anni fa. Che ne pensi? – 6
INLER 5,5 – Accompagna il gioco a due tocchi del Napoli. Cala di concentrazione nella ripresa quando perde palla nella metà campo del Trabzonspor e due volte la consegna a un avversario. Si fa ammonire per uno stupido fallo di mano (64’), rischia il secondo “giallo” e l’espulsione per un’entrata su Zengin (68’). Fra le cose buone, un bel lancio a Callejon e un tiro (parato). Alla distanza, diventa incerto e confusionario davanti alla difesa.
Vabbuò, praticamente ‘nu guajo! – 5,5
GABBIADINI 8 – Callejon resta in panchina e tocca a Manolo far meraviglie. Grande classe, istinto puro di attaccante, segna il terzo gol con una prodezza personale. Ma copre anche la fascia contro le discese del terzino Dogan col Napoli che gioca col 4-4-1-1. Prima del gol, l’assist per il 2-0 di Higuain. Quarto gol consecutivo, debutto e prima rete in Europa. Deviata in corner da Arikan la punizione che batte da venti metri sotto la traversa. Sarà difficile confinarlo in panchina. E’ un mancino devastante. Si accentra spesso.
Arikan, manc’ e can – 8
DE GUZMAN 6,5 – Hamsik è in panchina, tocca all’olandese prenderne il posto. Nel primo tempo gioca quasi da seconda punta dietro Higuain. Ma poi spazia a tutto campo e gioca moltissimi palloni. Grande dinamismo. Esce al 70’.
Posso dire? Sono contenta che Hamsik sia stato una partita in panchina. Ne ignoro il motivo (non mi ricorso se si è fatto male o cosa) ma proviamo la cura del riposo, magari torna in sé al mille per mille. Comunque: De Guzman non si è mangiato neanche un gol?? Buono! – 6,5
CALLEJON 6 – Entra per De Guzman (proibito sostituire Gabbiadini). Gioca a destra e Gabbiadini fa il centrale dietro il Pipita. Ha più nerbo del solito. Impegna Arikan con un gran tiro nei minuti finali.
E certo che ha più nerbo: la cura della panchina fa sempre bene. Anche una partita intera fuori sarebbe buona. Anche se considero Callejon non sostituibile (quando gioca come sa) – 6
MERTENS 5 – Rientra per coprire la sua fascia, attacca con i soliti guizzi, ma i dribbling, che erano il suo forte, gli riescono raramente. Perde più di un pallone in attacco. Un tiro da posizione defilata respinta da Arikan, una conclusione a giro oltre il secondo palo. E il rigore, che s’era procurato, battuto a lato. Riconquista la fascia sinistra, ma ha perso molto della sua incisività.
Ho letto per caso la storia di Jason Padgett http://news.fidelityhouse.eu/salute/usa-da-playboy-genio-matematico-grazie-ad-una-botta-testa-92679.html, 44enne di Washington, tamarro e donnaiolo impenitente che, grazie a un trauma cerebrale, si è improvvisamente scoperto un genio. Pare sia uno dei pochissimi casi al mondo di “sindrome dell’idiota sapiente”. Abbiamo provato a chiedere a Mertens di risolvere equazioni multiple ultimamente? Hai visto mai… – 5
HIGUAIN 9 – Da tutto e di più. Riposerà lunedì in campionato contro il Sassuolo (squalifica) e vuole tutta la scena per lui a Trebisonda. Pressa, contrasta, rientra a centrocampo, conquista palla, travolge gli avversari. È il condottiero del Napoli come vuole Benitez. Instancabile. Segna un gol facile sull’assist di Gabbiadini e cerca costantemente il raddoppio. La traversa glielo nega. In forma strepitosa. Un guerriero di grande talento tecnico. Esce nel finale.
Oh, che meraviglia. Mi sto mangiando le mani per essermelo perso così in forma. Sono però contenta per tutti voi che ne avete goduto. Prendete, e mangiatene tutti, questa è la mia gioia, racchiusa in una coppa in palio – 9
ZAPATA 6,5 – Sostituisce Higuain (79’) ed entra in partita con grande determinazione. Lotta su ogni pallone. Perde e riconquista palla. Duetta con Callejon e Gabbiadini. Cerca il gol e lo trova nei minuti di recupero riprendendo una respinta corta di un difensore.
Per Zapaton il gol è sempre una passiòn – 6,5
BENITEZ 7,5 – Lancia il Napoli alla riscossa dopo la dormita di Palermo. Andujar è il portiere di coppa. Schiera Henrique per Maggio e affianca Gargano con Inler, deciso a recuperare lo svizzero alla forma migliore. Ritocca il 4-3-2-1 raccomandando a Gabbiadini e Mertens di rientrare per un 4-4-1-1 con De Guzman a supporto di Higuain. Ottiene dal Pipita una partita piena, intensa, a tutto campo, un gol e una traversa. Avrà un problema, in campionato, a trattenere Gabbiadini in panchina sempre efficace e puntuale nell’appuntamento col gol. Affida a De Guzman il ruolo di Hamsik che l’olandese ricopre con grande dinamismo giocando sia da seconda punta che da raccordo su tutto il fronte del centrocampo. Vuole un Napoli vincente e schiera una formazione offensiva. Dà ancora spazio a Zapata negli ultimi minuti e il colombiano segna il 4-0. Serata di gloria contro un avversario inconsistente che il Napoli ha devastato con Henrique e Albiol a sostenere l’attacco. Difesa solida con Koulibaly ma contro avversari-fantasma. Come sarà la musica in campionato?
Volutamente non ho ancora aperto il pc per leggere i soliti devastanti commenti che sono certa ci siano stati: “Abbiamo giocato a Trebisonda, mica a Barcellona!”, “Uaaaa, amm vint’ contro ‘na squadr’e muort!”, “Se mio nonno avesse avuto sette palle sarebbe stato un flipper!”. Roba così, insomma, ho preferito evitarla. Comunque, già dalle esultanze dei dirimpettai muniti di Mediaset, nei primi minuti, ho capito che sarebbe stata una goleada. Qualcuno la Trebisonda la doveva perdere, no? E l’hanno persa i turchi! Una volta tanto siamo stati premiati. Quando un “perdere la Trebisonda” vale più di un “mamma li turchi” è come quando la fantasia va al potere e i poveri diventano ricchi e carichi di meraviglia. Una bontà – 7,5
Ps Non avendo visto la partita, ho volutamente scelto di adottare i tuoi voti, Mimmo. L’unica eccezione è il mezzo voto in meno ad Andujar, per solidarietà con Rafael. Spero mi perdonerai la faziosità.
Mimmo Carratelli e Ilaria Puglia