“È una vergogna! Tavecchio non può perdere in questo modo la sua credibilità. Un arbitraggio non da Serie A che falsa il campionato. In Inghilterra questo non sarebbe successo”. Così twittava a caldo l’account ufficiale del Napoli ieri sera dopo la partita con l’Atalanta.
Forse sarebbe stato meglio che la società avesse risparmiato quei 42 caratteri finali e consultato preventivamente Benitez sul rapporto arbitri-squadre inglesi. Rafa forse avrebbe sfatato nuovamente il mito che vede l’Inghilterra l’Eldorado del calcio, sia sotto il punto di vista dell’ordine pubblico (per la cronaca, in Championship i tifosi del Blackpool si sono scontrati con quelli del Leeds all’interno dello stadio), sia per quanto riguarda la “perfezione” degli arbitri di nei campionati inglesi.
Il Napoli non è stato particolarmente fortunato nell’indicare, proprio questo fine settimana, come modello i fischietti inglesi. Gli arbitri infatti sono stati protagonisti di alcune decisioni molto discutibili.
In Manchester City – West Bromwich, l’arbitro Swarbrick ha espulso per errore il difensore dei Baggies McAuley, mentre come si vede da questo video, l’autore del fallo su Bony è Dawson. Un errore di persona piuttosto grave.
Sempre questo fine settimana, in Championship, durante Huddersfield Town – Fulham l’arbitro Richard Clark ha espulso l’attaccante dei Cottagers accusato di aver toccato la palla con la mano. Poco dopo, consultando il quarto uomo, Clark si è corretto e ha espulso il difensore Hutchinson.
Sono errori che capitano, ma negli ultimi tempi stanno diventando frequenti. Circa un mese fa durante Manchester United – Sunderland, l’arbitro Roger East ha commesso uno sbaglio simile: per il fallo (netto) su Falcao ha espulso il difensore dei Black Cats, Brown, al posto di O’Shea.
Dunque anche in Premier League si commettono errori grossolani. La differenza però è che se in Inghilterra un arbitro sbaglia, interviene la Professional Game Match Officials Board emettendo un comunicato ad appena due ore dalla partita: “Dalla sua posizione Roger East credeva di aver visto il contatto di John O’Shea e Wes Brown su Radamel Falcao. Così pensava che Brown avesse fatto su Falcao mentre stava per tirare. Dopo l’incidente l’arbitro si è consultato con i suoi assistenti, ma nessuno era in una posizione migliore per consigliarlo.”
Qualche giorno dopo una Commissione indipendente incaricata dalla FA ha tolto la squalifica a Brown.
Un qualcosa di simile probabilmente accadrà con Mc Auley. Intanto Swarbrick dopo la partita, sempre tramite la Professional Game Match Officials Board, si è scusato per quanto accaduto: “Al secondo minuto l’arbitro ha espulso McAuley per aver fatto fallo con chiara occasione dal gol. Swarbrick ha confermato che il fallo è stato commesso da un altro giocatore, si tratta di uno scambio d’identità. L’arbitro ha chiesto scusa per il suo errore.”
In effetti sì, è un altro mondo. Soprattutto se consideriamo che il capo degli arbitri italiani Nicchi, a più di dieci ore dal match, seraficamente dichiara: “L’episodio del gol di Pinilla non l’ho visto, ma mi è stato riferito che dovrebbe trattarsi di un errore”.
Sempre Nicchi ha detto che “le polemiche sono la cosa più bella del calcio italiano”. Possiamo offrirci volontari per una dettagliata rassegna stampa dei giornali inglesi, perché anche lì le polemiche sono di casa.
Sabato il tecnico del Leicester, Nigel Pearson (già al centro di contrasti per aver preso per il collo, pare solo per gioco, il centrocampista del Crystal Palace McArthur) ha contestato duramente l’arbitro Mike Dean, reo di aver esitato troppo prima di concedere un rigore al Tottenham sul 2-2 (la partita finirà 4-3). Nel post-partita Pearson non ha usato mezze misure: “Qual è il punto? Parlare con lui? È uno degli uomini più arroganti che abbia mai incontrato. Purtroppo ancora una volta si tratta di una decisione dubbia. L’arroganza dell’uomo a volte fa paura. Il tempo impiegato per decidere mi ha portato a credere che nessun’altra opinione è stata ascoltata.”
Le polemiche spesso sono sterili. Addirittura per la stampa inglese controproducenti, ve l’abbiamo raccontato a proposito del fallimento delle squadre inglesi nelle coppe europee, c’è chi ritiene che l’eccesso di polemica arbitrale sia una delle cause del naufragio.
Dunque, che fare? Il capo degli arbitri inglesi, Mike Riley, crede che la tecnologia vada implementata anche (grazie alla goal-line technology, i gol fantasma in Inghilterra non esistono più) per evitare casi come quelli dell’Etihad: “Abbiamo bisogno della tecnologia per rendere le decisioni arbitrali più accurate. Il calcio nel suo complesso deve guardare a questo. Tutto ciò che serve è la concentrazione per una frazione di secondo. Swarbrick ha avuto 4/5 elementi per giudicare in mezzo secondo ed è in quel tipo di situazione che serve la tecnologia. Possiamo pensare che con un rapido aiuto video, possa aiutarci a prendere la decisione giusta.”
L’ex capitano dell’Inghilterra, ora commentatore tv, Alan Shearer ritiene invece che gli arbitri dovrebbero migliorare la loro forma fisica “Devono essere più in forma per ridurre il rischio di errori, magari allenandosi con ex calciatori”.
Alfonso Noël Angrisani
Ps. Per molti magari non ha importanza, ma la BBC e il Mirror, che tutto sommato non dedicano grande spazio al calcio italiano, hanno trovato modo e tempo di parlare della prima espulsione in carriera di Rafa. Sull’interesse che tv, giornali e magazine esteri nutrono per il panda Benitez parleremo la prossima volta.
E non è onanismo da rafaeliti.