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Benitez: «In un processo di crescita ci sono anche gli incidenti. Equilibrio vuol dire che non possiamo essere un giorno fantastici e l’altro da buttare»

Benitez: «In un processo di crescita ci sono anche gli incidenti. Equilibrio vuol dire che non possiamo essere un giorno fantastici e l’altro da buttare»
Rafa Benitez ha risposto alle domande dei giornalisti russi e italiani in conferenza stampa che precede la gara di domani contro la Dinamo Mosca. Il tecnico spagnolo è apparso molto concentrato sulle sfide che attendono la squadra a partire da domani e nelle prossime settimane.

Considerato il 3-1 della gara d’andata giocherete in modo più difensivo domani?
“No, la nostra idea è giocare sempre per vincere e non cambierà neanche domani”.

Ha individuato quali sono i giocatori più pericolosi della Dinamo?
“Direi Kuranyi perché all’andata ci ha segnato, ma sono tanti i giocatori della Dinamo Mosca da tenere sotto controllo”.

Tre giorni dopo Verona, ha trovato qualche altra spiegazione alla prestazione insufficiente?
“È mia responsabilità analizzare tutte le partite, abbiamo commesso diversi errori che ci sono costati i gol, come anche a Torino ma dopo quella gara abbiamo avuto una forte reazione contro Lazio, Inter e Dinamo Mosca. Dobbiamo giocare più concentrati e con maggiore intensità per non commettere gli stessi errori”.

Rafa lei è un grande allenatore (a great manager), ha vinto la Champions League con il Liverpool e poi l’Europa League con Valencia e Chelsea, quanto è importante vincere domani?
“Per me è importante vincere ogni partita, domani è importante farlo per passare il turno”.

Ieri il presidente ha parlato in conference call con la squadra.
“Per fortuna il presidente non ha dovuto parlare spesso con la squadra in questi due anni perché la squadra ha fatto bene. Il suo messaggio è stato chiaro, motivare la squadra e sostenerla, esortandola a non dare peso alle tante critiche spesso immotivate che sono uscite in questi giorni. Lavoriamo per evitare errori e dare il 100%”.

Dopo le critiche rivolte alla squadra dopo la gara di Verona, sente ancora unito il gruppo?
“Ho un vantaggio su di voi e sul presidente, io sto con la squadra tutti i giorni. So quanto siamo arrabbiati io e loro quando non vinciamo, so quanto [i giocatori] sono determinati ad esprimere il livello di gioco che hanno mostrato finora. Prima della partita di Verona ho parlato con Higuain per dirgli che non avrebbe giocato, anche se poi ho letto cose strane sulla sua esclusione. Anche oggi ho parlato con Gonzalo e con altri ragazzi e da tutti ho avuto lo stesso messaggio: sono determinati a vincere ogni partita”. 

Dopo la prima gara ha messo meglio a fuoco il gioco della Dinamo?
“Guardiamo sempre le partite dei nostri avversari, ma ovviamente il mio staff ne analizza diverse per ogni avversario. Conosciamo sempre le squadre che affrontiamo, domani sarà una partita difficile dal punto di vista fisico e dal punto di vista tattico. Per essere sicuri di andare avanti dobbiamo fare una partita molto seria”.

Quando dici che volete vincere tutte le partite, rispetto al campionato a cosa ti riferisci, secondo o terzo posto? E sei soddisfatto dei risultati della squadra o questa striscia di sconfitta toglie un po’ di gratificazione al tuo lavoro?
“Da quando sono arrivato, io provo a inviare messaggi e qualche volta qualcuno li capisce e qualche volta no. Quando una squadra perde, l’allenatore è arrabbiato e di conseguenza lavoriamo per migliorare. Quando non vinciamo è perché abbiamo commesso degli errori. Quando dico “spalla a spalla”, “equilibrio”, “Sin prisa pero sin pausa”, lo dico perché sono venuto qui per far crescere la società e la squadra, in questi due anni abbiamo migliorato la posizione in Europa, siamo 15° nel ranking, è cresciuta la società da tutti i punti di vista e abbiamo fatto contenti i tifosi vincendo due titoli. Sono arrabbiato perché a volte non vinciamo e non mostriamo continuità, ma sono incidenti in un percorso di crescita. Equilibrio vuol dire che oggi mancano 11 gare di campionato, una partita di Europa League e una di Coppa Italia. Anche negli altri campionati europei i piazzamenti per la Champions sono in dubbio e coinvolgono molte squadre. Ma ci vuole equilibrio, non possiamo essere brutti ad agosto, fantastici a gennaio e male adesso perdendo la fiducia. Sono al 100% convinto che questa squadra può far meglio, ma i conti si fanno alla fine”.
(Andrea Iovene)

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