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Verona è una bella città, mica si merita certi tifosi

Verona è una bella città, mica si merita certi tifosi

Vi parlo dei miei cani, è meglio mi sa. Chi segue la rubrica sa che ne ho due e che ogni tanto mi predicono i risultati o fanno smorfie di giubilo in caso di gol fatti o mi voltano le schiene in caso di figure ‘e merda, il terzo caso è quello della partita di ieri. Certe partite non solo non andrebbero guardate ma nemmeno disputate, certa gente non dovrebbe essere autorizzata nemmeno a uscire di casa, figuriamoci ad andare allo Stadio. Parlo dei tifosi del Verona, una parte di quelli presenti al Bentegodi. Parlo dei calciatori del Napoli, che quando giocano così non dovremmo nemmeno farli salire sull’aereo, Gabbiadini a parte. Ma dicevamo dei cani. Abbiamo due femmine, Emma e Iole, vengono dal canile, qualcuno non le riteneva buone per la caccia, ma sono due cani meravigliosi. La caratteristica di Iole è quella di essere velocissima, quando parte non c’è altro cane in grado di prenderla. Ho visto Carlini (o Albiol), Bulldog (o Britos), Labrador (o Ghoulam), chiedere l’ossigeno dopo aver provato a starle dietro per qualche minuto. Il Verona sembrava Iole, non nella massima accelerazione, senza sforzo. L’altra si chiama Emma, non è veloce quanto Iole, ma è abbastanza veloce se vuole, quando vuole, ma nun ten’ genio. I calciatori del Napoli si sono trasformati in Emma. Ma che dobbiamo correre a fare, tanto mo’ viene, una coccola ce la fa, e un biscottino ce lo porta lo stesso. Emma ha ragione, i calciatori del Napoli no. A noi non piace azzeccare figure di merda, soprattutto a Verona. Ho guardato le immagini di fine partita, i calciatori del Napoli sembravano dei cani bastonati, e solo perché l’autista dell’autobus della società è una persona civile non li ha abbandonati tutti quanti lungo l’autostrada. Comunque paragonarli ai cani è fare loro un complimento, gli animali se la sarebbero giocata.

Stamattina ho dovuto mangiare 4/5 cornetti per dimenticare questa sconfitta. Mi conforta che Britos sia tornato a fare il Britos, ovvero il difensore scarso. Vorrei sottolineare, però, che molto della ciofeca che è Britos dipende da Albiol, che certe volte è proprio una chiavica. Vabbè sto scrivendo questo pezzo troppo incazzato, vado un momento di là a prendere un po’ d’ironia. C’è di buono che sto a Milano, niente treno stamattina, niente Gazzetta (settima settimana, sono fiero di me), e ieri non ho guardato la Domenica Sportiva. Qua bisogna dimenticare. Dalle immagini ho visto che Callejon ha azzeccato un tunnel a un difensore del Verona. Speriamo che sia il tunnel dal quale deve uscire. L’unica cosa che non sbaglia mai è la pettinatura, ma quanto spenderà in gel?

Verona è una bella città, mica si merita certi tifosi (vabbuò, nemmeno quel sindaco si merita), ho degli amici a Verona, gente in gamba, uno mi ha mandato un sms, dispiaciuto per i cori contro Benitez, ma contento per averci battuto. Ha ragione, hanno meritato.

Le nostre statistiche in campionato delle ultime giornate fanno un po’ paura, brutte come Behrami quando si sveglia. A proposito, chissà come sta, non ho più sue notizie, gli ho tolto la telecamera dal ciuffo. Per parlare d’altro: giovedì si è rivisto in campo Zuniga, mi ha telefonato mio nonno dall’altro mondo, dovete credermi, testualmente ha detto: «Uagliò, ma veramente è trasut’? No, perché noi da qua ce lo volevamo chiamare, ci manca sempre il quarto per il tressette, poi Rafel’ (te lo ricordi il mio barbiere?) ha detto: “Save’ ma lassamel’ ‘lla chill’ manc’ sape juca’ a carte”. E allora lo abbiamo fatto rientrare, mo’ dimenticati questa domenica, nun da retta uagliò.» Nonno, parli facile tu, a te che te ne importa, dove stai tu non c’è nemmeno Sky, stai in pace.

Emma e Iole se ne sono tornate a Venezia, qua è meglio che mi metta a leggere, mi devo togliere questa giornata di campionato dalla testa.

Note a margine

–  David Lopez tiene la faccia napoletana come Higuain, solo che è scarzulill’

–  Luca Toni l’ho sempre stimato come calciatore, a Mandorlini invece lo schifo.

–  L’ultima volta che avevamo perso a Verona i miei capelli erano tutti neri, Shakespeare era ancora vivo, Zuniga faceva il calciatore, Pompei era stata appena costruita.
Gianni Montieri

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