La Lazio, con un gol di Lulic nel finale, elimina il Napoli dalla Coppa Italia vincendo al San Paolo (1-0). Gli azzurri erano detentori del trofeo. Era finita 1-1 a Roma all’andata. Un salvataggio di Lulic sulla linea a pochi minuti dalla fine negava al Napoli l’ultima chance: il pareggio e i tempi supplementari. Formidabile l’affondo di Insigne.
Secondo obiettivo di Benitez che va in fumo. Pioli ha impostato una partita intelligente lasciando al Napoli il primo tempo. Ma, salvo il palo di Gabbiadini su punizione (28’), il Napoli ha fatto fatica a costruire gioco.
La Lazio era tutta rintanata nella sua metà campo per spegnere il contropiede degli azzurri. Era una Lazio organizzatissima in fase difensiva che raramente si allungava in contropiede anche perché il Napoli era attento a non farsi infilare in replica mantenendo le giuste distanze fra i reparti.
Il Napoli aveva raramente uno spunto vincente. Si afflosciava Hamsik dopo un inizio promettente. Non incidevano Gabbiadini e Mertens. In mezzo al campo, Gargano e Inler erano impegnati nei contrasti, nel recuperare palla, ma poi avevano difficoltà a costruire la manovra offensiva per limiti propri e anche per l’organizzazione difensiva della Lazio.
Fallito il colpo propizio sulla punizione di Gabbiadini, il Napoli ha arruffato gioco con la Lazio ben padrona del match anche se non irresistibile come nelle ultime partite di campionato.
Pioli voleva questo. Non prendere gol per tre quarti di partita e colpire nel finale. Gli è andata bene. E’ stato fortunato con l’inserimento di Lulic (67’ per Candreva). Il bosniaco non solo ha siglato il gol della vittoria, dopo essere stato il primo dei laziali a impegnare Andujar (75’), ma sullo spunto irresistibile di Insigne (dal 67’ per Mertens) salvava sulla linea la conclusione del napoletanino (87’) negando al Napoli il pareggio e i tempi supplementari.
Nel conteggio delle occasioni da gol, il Napoli è stato inutilmente superiore. Prima del vantaggio laziale, Higuain mancava due grosse opportunità (59’ davanti a Berisha falliva il controllo della palla e 68’ ancora davanti a Berisha favorito da un retropassaggio di Braafheid). Mancava il gol anche De Guzman davanti al portiere laziale (73’).
Troppe occasioni buttate al vento. Fortunata la Lazio a non andare sotto, ma imperdonabili gli errori degli azzurri sotto porta. Così, la partita l’ha vinta tatticamente la Lazio contenendo il Napoli, salvandosi nelle occasioni favorevoli agli azzurri e finendo col colpire.
Nel finale, Pioli aumentava la qualità offensiva della sua squadra inserendo prima Mauri per Cataldi (54’), poi Lulic per Candreva (67’). Con la Lazio che badava a controllare la partita, si vedeva poco il temutissimo Anderson, per giunta bloccato da Maggio (il migliore degli azzurri) nei pochi spunti offensivi. Ma poi il fenomeno brasiliano, passato da sinistra a destra giocava sul passo Ghoulam per il cross del gol di Lulic (79’ tocco nell’area piccola con Albiol alle spalle incapace di disturbarlo).
E’ stata una Lazio non spumeggiante, ma concreta, attenta a non lasciare i suoi ultimi trenta metri scoperti. Klose ha giocato quasi da centrocampista aggiunto, meno da attaccante. La Lazio giocava corta e compatta con un gran movimento dei centrocampisti e gli esterni (Candreva e Anderson) in ripiegamento. Così il Napoli ha avuto difficoltà a sfondare non avendo centrocampisti di qualità per le imbucate e i passaggi filtranti.
Benitez sta concludendo malissimo la stagione. Nel ritorno contro la Lazio sono mancati al Napoli il vigore, la velocità necessaria, la profondità (non la concedeva la Lazio rannicchiata a difendere), lo sfondamento sulle corsie esterne, la brillantezza dei singoli.
Poche le novità in campo azzurro. Britos (bravo a contenere Klose) e non Koulibaly in difesa, Ghoulam sull’esterno. In mezzo Gargano e Inler. Dietro Higuain il tridente con Gabbiadini, Hamsik e Mertens.
La Lazio concedeva ai centrali della difesa napoletana di giocare continuamente la palla, ma in orizzontale, aspettando che l’avversario si scoprisse. Poi non erano impeccabili nei lanci. Soprattutto nel primo tempo, l’azione offensiva la ispiravano Albiol e Britos con risultati negativi. Lento Ghoulam nelle sovrapposizioni a Mertens. Attivissimo sulla destra Maggio, ma Gabbiadini (che aveva segnato il pareggio all’Olimpico) faceva poco e niente dopo lo sfortunato calcio di punizione dai 25 metri.
In una partita difficile per l’assetto impeccabile della Lazio il Napoli può imprecare alla sfortuna per il palo di Manolo e le occasioni capitate a Higuain e De Guzman, ma per il resto la squadra azzurra non ha dato mai l’impressione di sovrastare l’avversario come, invece, era accaduto nella gara di andata.
Il Napoli ha giocato soprattutto di volontà, ma senza bagliori confermando il suo periodo grigio. Alla Lazio è bastato controllare il match e spolverare nel finale il devastante Lulic che dava alla sua squadra la vittoria e sventava la palla del pareggio di Insigne.
Il Napoli non sa più vincere. Stava per portare in porto lo 0-0 che l’avrebbe qualificato per la finale. Non è andata bene. Ancora una volta, l’attacco ha fatto cilecca con la serata mediocre di Gabbiadini e Mertens, con le due occasioni fallite da Higuain.
I cambi di Benitez risultavano opportuni con la Lazio che usciva dal guscio per colpire. Dentro De Guzman (67’ per Mertens) per rafforzare l centrocampo. Fuori Gabbiadini che copriva poco e dentro Callejon (72’). Indovinato, ma forse tardivo, l’inserimenti di Insigne (85’ per Gargano) perché con pochi guizzi Lorenzo portava il Napoli avanti per il pareggio. Spettacolare era la sua lunga fuga in contropiede e la conclusione col salvataggio di Lulic sulla linea.
E’ andata male. Si annunciano nuvoloni. E domenica c’è la Fiorentina al San Paolo per salvare qualcosa del campionato. Una sfida tra le due deluse della Coppa Italia, entrambe eliminate, la Fiorentina da una straordinaria Juventus, il Napoli da una Lazio accorta e fortunata nei cambi.
Mimmo Carratelli
NAPOLI (4-2-3-1): Andujar; Maggio, Albiol, Britos, Ghoulam; Gargano (85’ Insigne), Inler; Gabbiadini (72’ Callejon), Hamsik, Mertens (67’ De Guzman); Higuain.
LAZIO (4-3-3): Berisha; Basta, De Vrij, Mauricio, Braafheid (83’ Cavanda); Cataldi (54’ Mauri), Biglia, Parolo; Candreva (67’ Lulic), Klose, Felipe Anderson.
ARBITRO: Orsato (Schio).
RETI: 79’ Lulic.
COPPA ITALIA.
Semifinali. Ritorno.
Napoli-Lazio 0-1 (andata 1-1)
Fiorentina-Juventus 0-3 (2-1).
FINALE (Roma, 7 giugno):
Juventus-Lazio