Il mio Trabzonsburg – Napoli 1-4
– Ho visto e sentito cose turche ieri sera.
– Ho sentito Aldo Serena esordire così: l’importante è fare UN gol…
– Ho visto l’arbitro scambiare la telecamera per Belen e farle l’occhiolino.
– Ho visto Brivitos titolare. L’ho visto non farsi ammonire dopo 5 minuti.
– Ho visto le labbra di Mazzarri disegnate sulla bocca dell’allenatore tedesco.
– Ho sentito che il padre di Rodriguez è spagnolo, la madre è cilena, il nonno è scozzese, la zia è irachena, ha cugini samoani e lui, giustamente, è svizzero.
– Ho visto il primo gol di Gonzalone e non sono riuscito a saltare dalla sedia perché prima di esultare ha guardato il guardalinee e si è fermato. Ingannandomi.
– Ho rivisto in quel gol un mix tra Caceres, Tevez e Tagliavento.
– Ho visto l’addizionale che si è fatto i cazzi suoi.
– Ho visto pianeti allinearsi: ho visto un controllo di tacco riuscito e un passaggio di sinistro in mezzo a due avversari in un centimetro quadrato da parte di Maggio.
– Ho visto una perfetta rasoiata che ha affettato la difesa teutonica, un perfetto inserimento e un perfetto tiro. Il perfetto fattore H.
– Ho sentito la sedia scricchiolare dopo il mio zompo.
– Non ho visto il tanto declamato De Bruyne in campo, ma ho visto la sua faccia da undicenne.
– Ho visto ancora Brivitos intervenire di piede e di testa su due cross pericolosi.
– Ho visto Albiol spazzare in tribuna.
– Ho visto Albiol non avventurarsi in improbabili uscite con palla al piede.
– Ho visto Andujar salvare con le dita una bomba di Shurrle.
– Ho visto un portiere.
– Ho sentito il cuore in gola quando quel pallone ha toccato la traversa.
– Ho visto un pacchetto di sigarette svuotarsi.
– Ho visto Benaglio togliere a Gonzalone la gioia della doppietta.
– Ho visto entrare Bendtner. Ho visto un pacco verde.
– Ho visto uscire il gigante Dost e scoprire che si chiama Bas.
– Ho visto entrare Arnold e chiedermi se si chiamasse Alt.
– Ho visto Inler azzeccare 4 appoggi consecutivi.
– Ho visto la difesa del Trabzonsburg in perfetto stile Dante-David Luiz regalare il pallone a Calle per il terzo gol.
– Ho visto il capitano siglare un doppietta.
– Ho rivisto l’Hamsik di quasi due anni fa.
– Ho sentito il silenzio del suo agente.
– Ho visto entrare Insigne subito in partita. L’ho visto correre, rincorrere, fermarsi e ripartire.
– Ho visto un altro assist al bacio.
– Ho visto Gabbiaridi segnare al suo primo pallone toccato. L’ho visto addirittura sorridere.
– Ho visto Gabbiaridi cogliere la traversa al suo secondo pallone toccato.
– Ho visto un pacco verde segnare da due passi.
– Ho visto che il fattore H ha tre elementi quando è entrato Henrique e si è presentato con un tacco.
– Ho visto De Guzman in tribuna. Il migliore in assoluto.
– Ho visto una squadra corta, compatta, cattiva, perfetta.
– Ho visto le stelle.
– Ho sentito la gioia al triplice fischio.
– Ho pensato a Fonseca.
– Ho pensato a Brema.
– Ho pensato alla moglie/fidanzata/amante di Ghoulam quando si è mostrato con quei boxer osceni.
– Ho visto Rafa spegnere 55 candeline. Ho visto 55 scogli uscire dalle sue scarpe.
– Ho visto SkyJuve24 per qualche commento sulla partita e mi sono ritrovato Caressa in versione Emilio Fede a spiegarmi i motivi per i quali il rigore su Morata ci fosse. There may be.
– Ho visto che il Trabzonsburg farà la Champions l’anno prossimo…
– Ho visto cose talmente incredibili ieri sera che sembravano davvero turchi sti tedeschi.
– Ho visto che Varsavia non è poi così lontana.
Forza Napoli Sempre
La 10 non si tocca.
Gianluigi Trapani
Gianluigi Trapani
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