Piccola premessa: sono d’accordo, rigo dopo rigo, con l’articolo letto oggi dal titolo “Povero Bellavista, non riconosce più la sua Napoli”.
È anche il mio pensiero ed aggiungo che, agli amici, ai colleghi di lavoro, che criticano il Napoli usando gli stessi concetti da lei stigmatizzati nell’articolo, la mia risposta è sempre la stessa: “Meritate Naldi e Corbelli!!!”
E venendo al motivo della mia (che un po’ ha anche a che fare con la nostra storia calcistica e popolare), ricordando le tante piccole sfighe che da sempre accompagnano il Napoli (non dico le grandi, ma quelle piccole e malefiche combinazioni sfavorevoli che ti rendono la vita un po’ più complicata rispetto a quelli che le combinazioni le hanno quasi sempre a loro vantaggio), sto guardando Inter-Juve ed essendo le ultime partite di un Campionato già vinto, con la mente ormai rivolta alla finale Champions da giocare, la squadra bianconera è scesa in campo con parecchie riserve, un po’ demotivata da subire il gioco dell’Inter (!) e pensavo: per il Napoli, sabato prossimo sarebbe stato il momento migliore per affrontarla, visto che a noi i 3 punti servirebbero molto più che a loro, ecc. ecc. Ma… “sarebbe stato” senza la sfighetta di cui sopra. Invece: “non sarà”! Perchè proprio sabato prossimo hanno deciso che sarà ufficialmente consegnato sul campo il trofeo per la vittoria del Campionato e, quindi, sarà una grande festa! Tutti i titolari in campo, pienone allo stadio esaltato e (purtroppo, ma è realtà) sbeffeggiante contro Napoli e i napoletani, voglia di concludere l’ultima in casa battendo la squadra che più odiano (diciamo: sportivamente, va!)… Come dicono a Napoli: “E comm’ t sbaglje???”
P.S.(1): se è vero che Benitez non resta, non c’è in giro un allenatore come all’epoca Arrigo Sacchi, con il suo leggendario e consacrato “culo”, che ci porti un po’ di…fortuna (che nel calcio serve sempre)?
P.S.(2): mentre scrivevo è finita la partita che seguivo in sottofondo e nel secondo tempo si è vista solo la Juve, che ha vinto 2 a 1. Ed erano demotivati, con le riserve, col pensiero alla finale…
Pietro Introno
Pietro Introno
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