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Il Sarri pensiero del 2015: il ritiro, gli striscioni per la mamma di Ciro, il suo futuro a Empoli

Il Sarri pensiero del 2015: il ritiro, gli striscioni per la mamma di Ciro, il suo futuro a Empoli

Questo è una selezione del 2015 di Maurizio Sarri. Situazioni e frasi. 

La salute dei giocatori
“In Italia giocare a maggio alle 15 è una follia. Non abbiamo perso per questo, perché era una follia anche per gli avversari. Mi meraviglio però della Federazione che non si prende cura della salute dei giocatori. Adesso il calcio è tutto business, è mi sembra tutto molto falso. Non penso che ci sia molta gente in casa a guardare le gare delle 15 con questo clima. La gara di oggi non mi è piaciuta”. (17 maggio, Hellas Verona-Empoli 2-1)

Viva il ritiro
“Sta a me ridare forza a questo gruppo e per questo ho deciso di portare la squadra in ritiro perché non mi va di finire in malo modo una stagione così bella”. (17 maggio, Hellas Verona-Empoli 2-1)

I numeri e la rabbia
“Mi ha fatto arrabbiare il 4-2, il 4-1 credo rispecchiasse meglio l’andamento della partita. Abbiamo fatto una prestazione di grande livello, già domenica a Bergamo avevamo dimostrato di essere in condizione”. (30 aprile, Empoli-Napoli 4-2) 

Il vestito non fa l’allenatore
“Mi sembra strano che una persona che lavora sul campo venga criticata perché va in campo con la tuta. Mi sembra molto più naturale andarci così, che con un vestito. Poi se la società lo impone è un altro discorso, ma se questo deve incidere sulla scelta dell’allenatore mi pare strano. Se fossi una società, un allenatore lo sceglierei per quello che fa sul campo”. (30 aprile, sull’interessamento del Milano e i dubbi di Berlusconi)

Figli e giocatori
“L’episodio negli spogliatoi? Non ho visto, ma i ragazzi mi hanno dato tutti la stessa versione, come se mi avessero colpito un figlio, un grande dolore”. (26 aprile, lo scontro tra Denis e Tonelli dopo Atalanta-Empoli 2-2)

La mamma di Ciro e gli striscioni di Roma
“Quegli striscioni si commentano da soli, non gli darei neppure troppa importanza”: così il tecnico dell’Empoli Maurizio Sarri, ospite del Processo del Lunedì su Raisport, commenta la vicenda che ha visto coinvolta la mamma di Ciro Esposito. A Sarri “dispiacerebbe che questo portasse a qualche pena collettiva perché le responsabilità sono individuali, senza quindi dover chiudere la curva della Roma, perché penso che la stragrande maggioranza di chi occupa quella curva è fatta di persone perbene. Sarei per pene severe nei confronti degli autori”. (15 aprile)

La cultura del lavoro a Empoli e quella del risultato
“I corteggiamenti? Non li sto vedendo né sentendo. Ho ancora due anni di contratto e quindi è naturale che sia ancora qui l’anno prossimo e, aggiungo, ci rimarrei anche volentieri perché qui c’è cultura del lavoro, c’è la cultura dei giovani e non solo quella dell’ultimo risultato. Il sogno? Fare un’esperienza in Inghilterra. Ma tanto non mi chiamano…”. (6 aprile)

Il più amato sui social
Prima in campionato, la Juventus è anche al primo posto nel gradimento sui social davanti a Empoli e Cagliari. Emerge dal rapporto di Sociometrica ed Expert System analizzato attraverso l’analisi semantica di 325mila testi (twitter, facebook e altri social media) che riguardano il calcio e i suoi principali protagonisti. Il protagonista del calcio che ottiene il massimo gradimento (con il valore 92 su 100) è l’allenatore dell’Empoli, Maurizio Sarri. Precede Pioli, al secondo posto con 90 punti, e Mihajlovic”. (25 marzo)

Pregiudizi e piccole piazze
“Alla fine potrei restare tutta la vita ad Empoli ed essere felice perché qui sto benissimo. Può darsi che su di me ci siano forti pregiudizi e che la gente dica che posso allenare solo in piccole piazze. A noi tocca cambiare certi modi di pensare. Direi che Sangiovannese, Pescara, Alessandria e ovviamente Empoli sono le quattro maglie per cui farò il tifo per tutta la vita”. (18 marzo)

Niente risposte
“Il Milan? Parliamo di esperienze che non ho mai fatto quindi non so cosa rispondere. Se mi presenterei in tuta ad Arcore da Berlusconi? L’allenatore fa un lavoro di campo e in campo si va in tuta: se invece rappresento la mia società in altre occasioni mi metto il vestito. Secondo me è un’ipocrisia andare in campo con l’abito elegante”. (14 marzo)

Un po’ mazzarriano
Stavolta il suo Empoli ha vinto concretizzando le azioni che sempre la sua squadra riesce a produrre e Maurizio Sarri lo fa notare fra le righe: “La nostra prestazione è stata in linea con le altre prestazioni fatte in casa quest’anno, siamo stati bravi a sbloccare la gara nonostante il Chievo chiudesse bene tutti gli spazi. E poi per forza di cose dopo il gol di Rugani la gara si è messa in discesa, ma è una partita in linea con le altre fatte in casa”. (22 febbraio, Empoli-Chievo 3-0)

Gli arbitri
Ammonizione con diffida del giudice sportivo per Maurizio Sarri allenatore dell’Empoli, per avere, al 20′ del secondo tempo di Roma-Empoli, contestato platealmente una decisione arbitrale. (2 febbraio, dopo Roma-Empoli 1-1)

La Coppa non mi interessa
“Mi dispiace per i ragazzi che avevano fatto una bella prestazione. A me la Coppa Italia non mi interessa, non mi piace perché è un torneo poco sportivo, dove certe squadre entrano al quinto o sesto turno…, ma per come è andata sono dispiaciuto per i miei giocatori”. (20 gennaio, eliminazione dalla coppa Italia con la Roma).
Fabrizio d’Esposito

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