Il campionato delle tv comincia con Ilaria D’Amico vestita di giallo. Avendo nella scorsa stagione la signora spesso scelto abiti bianchi e neri, scatta la meraviglia dell’abbonato Sky. Poi un’inquadratura dallo Juventus Stadium fa chiarezza. È gialla anche la maglia di Buffon.
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Non avendolo visto in studio di pomeriggio e non avendolo visto in studio nel prepartita di sera, stavano già partendo i trenini e le ola. Poi in collegamento da Reggio Emilia spunta Massimo Mauro.
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Dopo la partita, con le scatole già bell girate, Sarri passa negli studi Sky e Mediaset a ripetere che non gli va giù il fatto che la prossima settimana perderà sedici giocatori che vanno in nazionale. “Questo calendario internazionale va rivisto e anche profondamente”. Un po’ come quei ragazzi che aprono un blog e scrivono che non condividono la posizione del New York Times sulla Siria.
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Lo chiameremo Effetto Mauro. Elogia Paolo Cannavaro, colonna del Sassuolo rivelazione della stagione scorsa, e quello fa l’auto-assist ad Hamsik per il gol. Non pago, l’uomo che diede del disonesto a Benitez dice che il Napoli è “una squadra convinta di quello che deve fare, con l’intensità diversa da quella che l’anno scorso metteva contro le provinciali”. Grossi gesti e scongiuri di Reina quando gli dicono che Mauro ha pronunciato la frase: “Finalmente il Napoli ha un portiere”.
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“Credo che il Napoli non abbia tanto equilibrio. Insigne non può fare il trequartista, meglio Hamsik che lo fa da anni”. Zvonimir Boban a Sky rimette le lancette indietro.
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“Napoli non è Empoli” (Ilaria D’Amico, Sky).
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“L’approccio del Napoli alla partita è stato straordinario, un quarto d’ora in cui sembrava di rivedere il primo Milan di Sacchi” (Sebastiano Vernazza, Gazzetta dello sport di lunedì). Meglio quello del primo maggio.
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Di Marzio sposa la rivoluzione proletaria sarrita. Quando esce Higuain, elogia l’allenatore che “non guarda in faccia a nessuno”. Quando lo toglieva Benitez, era una follia privarsi di un punto di riferimento come lui.
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“Napoli non è Empoli” (Boban, Sky)
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Alla Domenica sportiva Trapattoni dà consigli tattici a Sarri. “Fatti portare il caffè nello spogliatoio che fa bene”.
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“Albiol era obbligato a respingere centralmente, poi il pallone parte col tempo giusto e Floro Flores da due passi non può sbagliare. Non me la sento di dare colpe alla difesa, ma grossi meriti al Sassuolo che meglio di così non può giocare”. Massimo Mauro in una versione inedita da pinguino di Madagascar. Carino e coccoloso.
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Paolo De Paola, ex direttore del Corriere dello sport, trova la spiegazione del ko. “Colpa dell’eredità di Benitez” scrive su Twitter. Certo, e come dimenticare le responsabilità di Vinicio, che ha fatto qualche errore di impostazione.
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“Napoli non è Empoli” (Massimo Mauro, Sky)
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“Una nottataccia pulp come il titolo dell’ultimo romanzo del suo adorato Bukowski. Certo, qui il racconto è tutto da scrivere, di capitoli ne mancano ancora 37” (Carlos Passerini, Corriere della Sera, lunedì). È una minaccia?
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“Perché non provare il 4-3-3?” Zazzaroni apre “Il bello del calcio” su Canale 21 e lo spettatore pensa che sia la replica di una puntata di un anno fa.
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“C’è da sperare che il nuovo Napoli non sia quello che ha perso contro il Sassuolo perché somiglia preoccupantemente molto al vecchio” (Francesco De Luca, il Mattino di lunedì). Con qualche vittoria in meno per ora.
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“Sarri non è partito bene nemmeno con l’Empoli nello scorso campionato, questa è una piccola consolazione. (Alberto Cerruti a Radio anch’io, Radio Rai). Non bisogna fare drammi, effettivamente anche col Sorrento ebbe qualche difficoltà.
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“Non ho visto un Napoli disastroso (Alessio Tacchinardi, Mediaset). No. Infatti. Non s’è visto proprio.
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Mentre Fabio Fazio prepara il nuovo Lascia o raddoppia, Enrico Varriale apre il nuovo Processo del lunedì autocelebrandosi, con un vecchio filmato in cui Aldo Biscardi gli dà la linea. Centralini intasati a Canale 8 per rivedere Umberto Smaila.
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“De Laurentiis non venderà Mertens perché il 4-3-3 è dietro l’angolo: o con un altro allenatore oppure l’anno prossimo”. (Monica Scozzafava la tocca piano in collegamento al Processo, dopo una partita).
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“Sarri si deve sprovincializzare. Empoli non è Napoli”. Umberto Chiariello, a Campania sport, Canale 21.
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“Questo Napoli deve giocare con il 4-3-3, o al massimo con il 4-2-3-1”. Gli ascoltatori di Radio Marte non credono a quel che sentono, dalla voce di Enrico Fedele.
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Intanto, al Processo, Varriale batte il suo primato personale dell’uso di “in qualche modo”.
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Zazzaroni già mette il broncio a a Canale 21. “Se Sarri dice di non interessarsi al mercato vuol dire che non è adatto ad allenare una grande squadra”. Poi chiude la puntata senza chiarirci se Napoli è o non è Empoli.
Nando Deguti