10 gol fatti in due partite, 0 subiti. Questa settimana il Napoli ci ha fatto divertire come poche volte.
Contro la Lazio segnano quelli che non avevano segnato con il Bruges, due gol di Higuain, Insigne, Allan e Gabbiadini. In due partite hanno segnato tutti gli attaccanti e pure due centrocampisti, Sarri dice che il modulo non c’entra, ma che è questione di idea di calcio. Beh, a noi quest’idea di calcio che si annichiliscono gli avversari a suon di gol piace assai.
Come giovedì scorso, è difficile trovare il giocatore del Napoli che ha sudato di più la maglia. All’uscita dal campo erano tutti visibilmente felici ma distrutti. Tuttavia, pure in una serata perfetta come questa, alcune menzioni d’onore vanno concesse.
Al terzo posto: Jose Maria Callejon.
Rispetto a giovedì si gioca un po’ meno dalla sua parte, complice anche un Insigne in stato di grazia che tocca una miriade di palloni. Lo spagnolo corre comunque, taglia e copre, ma il gesto che gli vale il terzo posto è una fantastica quanto inutile corsa al 92°. Involato verso la porta avversaria, con un’energia che non ti aspetti sul 5 a 0, viene fermato non dal difensore centrale della Lazio (che per la verità stasera non è riuscito a fermare quasi nessuno), ma da un impietoso fischio arbitrale che sancisce la fine dell’incontro. Calleti si ferma incredulo, ride, applaude e manda anche a scaricare Damato. Insaziabile.
Al secondo posto: Lorenzo Insigne.
Come Callejon, sta diventando un habitué di questa rubrica. Contro la Lazio è davvero incontenibile, corre avanti e indietro, prova (forse troppe volte) la conclusione, sfiora almeno tre gol, uno lo realizza e regala una gran palla ad Allan per il suo gol. “Non ho problemi di modulo” dichiara ai microfoni di Mediaset tra primo e secondo tempo e, aggiungiamo noi, in questo momento nemmeno di energie.
Mr. Maglietta Sudata: Gonzalo Higuain.
Il Pipita ha un conto aperto con la Lazio. La squadra alla quale ha segnato più gol in Italia (addirittura 10 in campionato) è anche quella contro la quale ha sbagliato il rigore che valeva la champions l’anno scorso. “Non ho mai ripensato a quel rigore” ha detto. Non ci crediamo nemmeno se lo ripete altre 1000 volte; anzi, visto quanto ha corso e come ha giocato, è meglio se ci ripenserà spesso in futuro.La fuga di 40 metri che gli è valsa il secondo gol vale da sola il premio di questa settimana, se ci aggiungiamo la castagna del primo gol ed i balletti che ci ha regalato per esultanza il Pipita vince per distacco. Alla fine pareva addirittura sorridente, o forse erano gli spasmi per la fatica.
La Maglia Asciutta, questa settimana, eccezionalmente non verrà assegnata.
Fino all’89° Reina stava per bissare l’affermazione di giovedì con il Bruges, ma poi si è prodotto in una grande uscita che ha lasciato la rete inviolata per la seconda partita di seguito. Da segnalare anche l’esultanza con la quale ha sottolineato il suo gesto: come se avesse segnato un gol.
Altro candidato per il premio era Gabbiadini, entrato sul 4-0 quando mancavano 25 minuti, ma anche Manolo di rimanere (all’) asciutto non ne vuole sapere e dopo aver turlupinato per la centesima volta della partita il povero Hoedt, insacca dopo uno scatto di 20 metri.
Noi non ci offendiamo se il premio dovesse rimanere senza pretendenti anche per le prossime partite, stiano tranquilli tutti gli azzurri.
Fabio Avallone