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Al gol di Higuain, Bizzarri ha prenotato la visita dall’ortopedico e la tifosa del Chievo ha smesso di gridare

Al gol di Higuain, Bizzarri ha prenotato la visita dall’ortopedico e la tifosa del Chievo ha smesso di gridare
Il mio Chievo – Napoli 0-1
– Ci eravamo lasciati con un filotto di grandi vittorie e grandi prestazioni. Italia o Europa, titolarissimi o riserve, non si sono notate differenze.
– Ecco che ieri si è presentata la vera prova del 9: il Chievo dagli spazi stretti.
– Prova del 9 perché, seppur negli ultimi due anni abbiamo vinto a Verona, nel corso del tempo, quando si parla di bestia nera, la prima squadra che viene in mente ad un tifoso azzurro è quella con la maglia color banana e i bollini blu.
– Prova del 9 perché è squadra che si chiude con tutti gli effettivi e quest’anno, dalla metamorfosi di Brugge in poi, avevamo incontrato solo il Carpi con caratteristiche similari, non riuscendo ad incidere come avremmo voluto con uno scialbo 0-0.
– Prova del 9 perché il Chievo è il Chievo.
– Non si può scrivere un articolo sul Chievo dagli spazi stretti, senza menzionare almeno una volta Fideleff.
– Proveniente dal Nord-Est, area in cui l’amore per il Sud è ben noto, il Chievo dagli spazi stretti, bestia nera, è seconda solo alla cugina maggiore in fatto di simpatia e di banane.
– Se poi ci aggiungiamo Pepe, Pinzi, Meggiorini, Gobbi e Paloschi, più Sardo e Pellissier dalla panchina, più il fantasma di Moscardelli, uomini che al Napoli hanno lasciato bei ricordi in passato, la simpatia è pressoché giustificata.
– Se a questo aggiungiamo una signora che per 90 minuti più recupero si è fatta sentire con una voce molto simile a quella di Sandra Milo urlando “Chievo Chievo Chievo”, allora dalla simpatia si è passato al vero amore.
– Come si dice a Verona, s’è sciuoveto ‘o jallenaro.
– Sarri ha schierato ancora una volta la formazione delle certezze.
– Il Napoli, a differenza di Carpi, ha sfiorato il gol in varie occasioni: clamorosi due pali di Higuain; un diagonale di Calle ben respinto da Bizzarri e un tiro schiacciato di Insigne da favorevole posizione.
– Il Chievo, ammassato nella propria area, ha avuto una nitida occasione in contropiede con Castro che nella situazione, a tu per tu con Reina, ha fortunatamente dimenticato di essere Castro e ha voluto credere di essere Neymar: pallonetto rasoterra che non era un tiro, né un passaggio, né niente.
– Il Napoli è sempre stato in controllo ma il gol non è arrivato. Il Chievo dagli spazi stretti si è difeso come ha potuto e ha sguinzagliato la voce irritante della signora di cui sopra che per i primi 45′ minuti, come dicono a Peschiera del Garda, nun ha levato acqua ‘a terra.
– Nell’intervallo, per evitare un improvviso collasso a causa del Gran Premio di Formula 1, l’argomento di discussione si è inevitabilmente spostato sullo scontro tra Valentino e Marquez del mattino. Come prevedibile, si sono create due fazioni contrapposte.
– Per me, Valentino ha sbagliato. Doveva dargli il resto anche nei box.
– Marquez, nell’occasione, ricordando storiche provocazioni e scorrettezze, è stato ribattezzato Marchiellini. 
– La notizia straordinaria della ripresa è che per la prima volta da quando è cominciata la stagione è riuscito l’iniziale schema Maggio: Hysaj è riuscito a spizzare per Calle.
– L’arbitro Massa, definito l’ammonitore, ha lasciato molto correre e scalciare nel primo tempo. Nella ripresa non ha perdonato Kulì e Meggiorini: ammoniti.
– La signora che imitava la Milo ha proseguito il cacofonico coretto “Chievo Chievo Chievo” provocando nel Minao manie omicide e desiderio di un tappo, magari con la forma e il colore della maglia clivense.
– Da uno scambio con Hamsik è nato il cross di Ghoulam che ha portato alla rete risolutrice di Higuain.
– Bizzarri stamattina ha prenotato una visita dall’ortopedico.
– Dopo la rete, il Napoli è più volte andato vicino il raddoppio, ma ha un po’ perso il controllo e l’equilibrio.
– Due diagonali secchi di Allan e Mertens avrebbero meritato miglior fortuna, mentre invece hanno solo sfiorato il palo.
– Cesar ha falciato Allan da dietro ma Massa l’ammonitore ha dimenticato il motivo per il quale è così soprannominato.
– Cesar, per non essere da meno alla simpatia menzionata prima, si è preparato con un barbuto look molto simile a Moscardelli. Amatissimo dalle nostre parti.
– A proposito di simpatie, sono usciti Pepe, che senza Fernandez non ha inciso e Pinzi. Pinzi addirittura senza il consueto cartellino giallo e questo renderebbe la gara ai limiti della regolarità.
– A proposito di simpatie, è entrato Pellissier, mentre alla signora non è mai sopraggiunta raucedine. Come si dice a Treviso: c’ha abbuffato come Inler.
– Il Napoli ha cercato di colpire con fiammate in contropiede, mentre i veneti hanno iniziato a pressare e buttare palloni in area di rigore, cercando di trovare la via della rete in mischia o con qualche deviazione.
– In una di queste, Higuain ha toccato il pallone con una mano. L’ammonitore non ha sanzionato. Nel caso non l’aveste visto, Sky lo ha riproposto in 16 diverse angolazioni.
– Nel mentre, Reina è impazzito e ha regalato il pallone agli avversari che sono arrivati alla conclusione con una rovesciata alta di Inglese. Come si dice finemente a Southampton, ce simm’cacato sotto.
– Nel finale si è un po’ sofferto, ma il Chievo in realtà non ha mai impensierito Reina.
– Il Napoli non è stato fluido e brillante come nelle precedenti gare, e in alcune situazioni finali ha un po’ perso le distanze, complice certamente l’atteggiamento feroce del Chievo dagli spazi stretti. Ma ha vinto meritatamente e legittimato con almeno 7 occasioni da rete.
Spiegatelo a Maran che si è lamentato dell’arbitro nella partita sbagliata.
– La prova del 9 è stata superata grazie alla prova del nostro 9. Gonzalone non segnava in trasferta da quasi un anno. Ad ogni rete un paragone: un po’ di Cavani, un po’ di Careca, un po’ di Giordano. Sta di fatto che l’argentino non si ferma più e i paragoni più disparati fanno di lui forse non il più forte, ma il più completo.
– A proposito, ho sentito che l’ex della cassiera segue il Napoli e non disdegnerebbe un ritorno. Se volesse venire a fare la spalla del Gonzalone nostro, come fa per Ibra in Francia, non ci dispiacerebbe. 
– Intanto la signora, come dicono a Sirmione, non ha più alluccato come una janara.
– Se il Chievo avesse avuto la costanza della tifosa janara, oggi sarebbe a punteggio pieno.
– Unico neo: dovevamo chiuderla. Ma si dice che vincere 1-0 è da grandi squadre.
– La Roma si è staccata ed è sola in testa. Folto gruppetto al secondo posto: la Lazio si è ripresa; non vorrei invece mai trascorrere l’ultima settimana della Fiorentina.
Paulo Sousa ad ogni sconfitta sembra perdere un paio di chili e un paio di anni.
– Non vorrei mai trascorrere gli ultimi 3 anni del Milan e non vorrei mai essere interista. Dopo il pareggio col Palermo, ho letto commenti ultra positivi. Se i tifosi sono felici della prestazione di sabato, meritano di finire ottavi.
– Voglio concludere con Caressa. Non sapevo che avesse tanti estimatori tra i tifosi napoletani. Sono stato bacchettato perché l’ho definito juventino. Anche ieri, con l’amico Mauro, hanno avuto dolci parole nei confronti del Napoli e hanno fatto gli avvocati sul presunto fallo di mano di Higuain. Ecco, è dichiarato tifoso romanista, lo so, ma è pur sempre il direttore di SkyJuve24 e quando ci propina questa “operazione simpatia”, proprio non mi sento bene. Mi sento come se Tagliavento ci concedesse un rigore inesistente. Per cui, caro Fabio, ribadisco, continuate a parteggiare per Marchiellini e Bonucci. A proposito di simpatia, eh.
– Ecco, l’operazione simpatia proprio no. Sì invece alla prova del 9. Continuiamo così.
Forza Napoli Sempre
La 10 non si tocca.
Gianluigi Trapani
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