Napoli in formato super quello che ha sconfitto la capolista (dopo averla salutata) al San Paolo.
Partita tiratissima in cui la Viola ha a lungo tenuto il campo meglio del Napoli (alla fine il possesso palla dirà più 4% Fiorentina) e che ha visto prevalere gli azzurri grazie al carattere e ai colpi dei due fuoriclasse Insigne e Higuain.
Sotto il profilo dell’impegno entrambe le squadre sono partite fortissime, pressing a tutto campo e ritmi indiavolati hanno divertito ed esaltato il pubblico, anche se inevitabilmente a discapito della precisione. Nel secondo tempo la fatica si è fatta un po’ sentire, le squadre si sono allungate e si è vista qualche occasione in più.
Ma veniamo all’ambito premio Maglietta Sudata per quest’incontro.
Al terzo posto: Kalidou Koulibaly
Il ragazzo oramai è carico a molla, Sarri lo punzecchia di continuo, ma sempre dopo avergli fatto i complimenti. Contro la Fiorentina è stato più attento del solito, ha sovrastato gli avversari, si è beccato un’ammonizione e si è fatto notare con una scivolata sulla tre quarti che agli avversari deve aver dato la stessa impressione che dà un Tir che ti invade la carreggiata. Qualcuno gli dà delle responsabilità sul gol subito, secondo me in quell’occasione quello fuori posizione era Albiol.
Al secondo posto: Gonzalo Higuain.
Il Pipita tocca pochissimi palloni, specialmente nel primo tempo. Ma corre e pressa come non mai. Quando si tratta di riportare il Napoli in vantaggio, poi, Gonzalone si fa trovare pronto. Prima lancia un missile da fuori area che il portiere riesce a respingere a stento e poi, dopo aver fatto a sportellate sulla trequarti con Ilicic, chiude un triangolo con Mertens e segna il 2-1. Alla fine ci scappa pure la dedica alla mamma e a tutte le mamme del mondo (in Argentina era la festa della mamma).
Al primo posto: Marek Hamsik.
Alla fine dell’incontro le statistiche dicono che ha macinato 12 km. Marekiaro torna dalla pausa nazionale galvanizzato da una doppietta e dalla qualificazione e sfodera una prestazione maiuscola. Negli occhi, più dell’assist perfetto per Insigne in occasione del gol del vantaggio, rimane un recupero qualche minuto dopo per bloccare un contropiede della Fiorentina. 25 metri a tutta velocità, scivolata stile Bruce Harper della New Team e urlo per caricare lo stadio. Tornano alla mente le immagini di un Milan-Napoli in cui Gattuso urlava in faccia allo slovacco e ci sentiamo di dire che ora il ragazzo è cresciuto, conosce i propri mezzi e sente la fascia di capitano. Avanti così.
Maglia asciutta: Raul Albiol
Ma come, direte, il Napoli non ha mai preso così pochi gol nella sua storia recente e questo qui mette sotto accusa il centrale inamovibile? Ebbene sì. In una gara in cui tutti andavano a mille, lo spagnolo andava al piccolo trotto. Dalla sua scarsa vena agonistica derivano un paio di situazioni pericolose nel primo tempo. Senza troppa convinzione va di testa su una palla d’oro e sbaglia un gol facile facile. Sul pareggio della Fiorentina era a farsi un giro a centrocampo. Ci aspettiamo di più da lui.
Fabio Avallone