Bruges-Napoli 0-1, i turpi voti di Europa League
GABRIEL s.v. – Solitamente usato come posacenere da Maurizio Sarri cerca di combattere la noia tentando dribbling degni del miglior Montervino e facendo le smorfie a Rafael.
MAGGIO 6.5 – Appena si rende conto che Higuain non è in campo si lascia cadere in area sperando nel rigore. Guadagna una misera ammonizione.
CHIRICHES 8 – Secondo per capigliatura al solo Pandev, che per questo motivo ha lasciato il Napoli, ha la sfortuna di segnare l’unico gol della sua carriera senza nemmeno la mamma ad applaudirlo.
KOULIBALY 6.5 – Si annoia e dal 18′ comincia a prendere a pallonate Meunier.
STRINIC 7 – Purtroppo gioca poco a causa del suo capello biondo che ricorda troppo una pagina buia del calcio partenopeo conosciuta anche con il nome di Sam Dalla Bona.
CHALOBAH 6.5 – Quando, durante il riscaldamento, Sarri chiede a Giuntoli chi fosse quel ragazzo di colore imbucato nella rifinitura davvero in pochi pensavano potesse scendere in campo dal primo minuto. (Dall’81’ ALLAN s.v. messo in campo solo perché perde la sfida dei cerchietti di fumo con Sarri in panchina).
VALDIFIORI 6 – Appena approdato a Napoli disse: “Giocherò tutte le partite con un pubblico stupendo”. Ne gioca una sola ed è nel deserto dei tartari.
DAVID LOPEZ 7 – Sta al calcio come i gatti stanno ai cetrioli, ma suda la maglia come Giuliano Ferrara alla maratona di New York.
HAMISK 6 – Scende in campo con la stessa voglia che ha De Laurentiis di spendere al mercato di riparazione di gennaio. (Dal 69′ HISAJ 6.5 gioca circa trenta minuti che avrebbe volentieti speso in panchina continuando a giocare a Candy Crush).
EL KADDOURI 6.5 – Il più amato da Salvini parte bene, poi viene distratto da un agente dall’intelligence belga che lo segue passo passo travestito da Denswil.
CALLEJON 5.5 – Sottotono giustificato dal fatto che a confronto il giovedí a Castelvolturno sembra una finale di Champions. Passa il secondo tempo cercando di pronunciare Boli Bolingoli-Mbombo. (Dal 77′ GHOULAM 6.5 Pur di fare i sui 600 km di media a partita, nonostante scenda in campo al 77′, passa il primo tempo correndo per tutti i gradoni del Breydel Stadium).
SARRI 7 – Nel silenzio assordante pari solo a quello che si ode nel cervello di Barbara D’Urso, si riesce a sentire ogni parola rivolta ai suoi e sicuramente non si tratta di dolce stil novo. Al 56′ chiede al quarto uomo: “Visto che non c’è nessuno posso fumare dentro?”